Guerra

di Gino Di Capua

Fino ad oggi, è stato il COVID-19 a girare la clessidra e a tenere le redini delle nostre vite. Ora che s’incominciava a pensare a questo virus come ad un passato recente, ecco che la Russia con alla testa Putin, un pazzo criminale, a capo di uno dei più grandi arsenali nucleari al mondo, invadere uno Stato libero e indipendente,  l’Ucraina!

“GUERRA IN EUROPA” titolano tutti i giornali del mondo!

Come possiamo dare un senso a tutto ciò che ci sta accadendo? Dare un significato a questa guerra  liberticida! Se prima vivere isolati era una necessità, per cercare di non propagare uno sconosciuto virus,  oggi vivere nascosti nei metrò e nei rifugi antiatomici per gli ucraini è mostruoso!  Questo li protegge dalle bombe russe, ma li attacca, neurologicamente e psicologicamente.

La fine della pandemia doveva essere portatrice di profonde trasformazioni verso un mondo più responsabile e più giusto; dovevamo riuscire a dare un senso, un significato a tutto ciò che ci è accaduto, perché non sia stato solo una sofferenza assurda, dalle gravi conseguenze socio-economiche, che dovranno affrontare le comunità internazionali e tutta l’umanità, comprese le generazioni future.

Si era chiesto ai parlamenti, in quanto istituzioni rappresentative dei popoli, di promuovere e proteggere meglio la salute pubblica, diminuire drasticamente, se non eliminare del tutto, l’enorme spesa militare e investire nella lotta contro le malattie, la fame…e non meno importante, il raggiungimento della “AGENDA DI SVILUPPO 2030”: un programma d’azione sottoscritto nel settembre 2015 dai governi dei 193 Paesi membri dell’ONU. Un magnifico programma per guidare il mondo sulla strada da percorrere nell’arco di 15 anni.

I Paesi, infatti, si sono impegnati a conseguire entro il 2030, un insieme di questioni importanti per lo sviluppo di questo nostro amato pianeta: LOTTA ALLA POVERTÀ, ELIMINAZIONE DELLA FAME, PACE PLANETARIA, CONTRASTO AL CAMBIAMENTO CLIMATICO… per citarne solo alcuni.  Obiettivi che riguardano tutti i Paesi e tutti gli individui, senza che nessuno venga lasciato indietro lungo il cammino necessario per assicurare un’equa distribuzione dei beni ai popoli.

Purtroppo, ancora oggi, bisogna arrendersi all’evidenza di un conflitto  armato che annullano gli sforzi per una pace planetaria. LA MAI GIUSTA GUERRA e la sua perpetua e incivile corsa agli armamenti, aumenta l’instabilità nel mondo e mobilita somme colossali che sarebbero molto più utili a soddisfare aspirazioni infinitamente più umane e urgenti: l’accesso per tutti a una vita più dignitosa, in un mondo pacifico, dove la persona e l’ambiente sono protetti.

Nella ristretta cerchia dei Paesi con armi nucleari, Russia e Stati Uniti, con alcune migliaia di “testate” ciascuno, la fanno da “padroni”, detenendo il 90% dell’armamento mondiale. Basta immaginare che l’attuale “BOMBA H” in loro possesso, ha una potenza da cento a mille volte l’atomica che distrusse Hiroshima e Nagasaki, per avere un’idea di ciò che questi “balordi” hanno messo sulle nostre teste, pronte ad essere sganciate.  Testate nucleare che secondo loro servono a dissuadere l’ardore di Paesi che potrebbero essere candidati al suicidio collettivo.

Ci viene detto che questo è il modo migliore per far riflettere i seguaci della forza, terroristi compresi. CHE GENI !! Ma probabilmente non hanno capito che queste armi si annullano tra di loro, a meno che non si voglia annullare la vita sulla terra. Il DISARMO, dunque, sarebbe l’unica scelta logica oggi. E non solo il disarmo nucleare.  Ci sono ancora troppe aziende produttrici di armi che parlano di “industria della difesa”, ma che in realtà è più giusto chiamare “Industria della Guerra e del Terrore”. Convertire le produzioni in attività non belliche è possibile, se esiste la volontà politica: i bisogni civili sono enormi.

Occorrono dei progetti internazionali per portare le risorse finanziarie dal militare al civile. Una “nuova normalità” può e deve nascere, e mettere le persone al primo posto per costruire un mondo migliore. Questo mondo non ha bisogno di armi, ma di cultura, di sanitá, di scuola, di educazione… e perché no, di pane, di acqua. È cosí che si raggiunge la pace e la vera civiltà, prima e meglio.  La comunità internazionale deve sforzarsi di eliminare le disuguaglianze. Insieme si può rimodellare il panorama della sicurezza e contribuire a creare una nuova e migliore “società”!

La guerra ingaggiata dalla Russia contro l’Ucraina deve indurre il mondo a capire che il denaro speso in arsenali nucleari e altre spese militari potrebbe essere speso meglio per scopi umanitari, come nel sociale, nell’assistenza sanitaria… Questa GUERRA evidenzia la necessità di soluzioni globali.  È il momento di considerare una migliore alternativa al futuro del nostro pianeta.  Le Nazioni Unite sono state create allo scopo di eliminare la guerra come strumento di politica estera.  Ma alcuni decenni più tardi, il nostro mondo è di nuovo in guerra e pericoloso come non lo è mai stato.

Il disarmo previene e pone fine alla violenza. E questa è la politica fedele ai valori e ai principi della convivenza pacifica. Bisogna portare la finanza a convertire gli investimenti su altri settori. Il verde, ma anche il recupero ambientale, il trattamento dei rifiuti, la sanità, la formazione e la cultura diffusa, piani di sviluppo demografico sostenibile, la gestione efficiente e razionale delle risorse, la giustizia sociale che bilanci il merito con i bisogni, il diritto alla identità e specificità di popoli e etnie. Complesso?… Ma non impossibile!  Anzi, è davanti a noi tutti, una scelta inevitabile: non possiamo continuare a sperperare risorse per preparare la guerra, la distruzione e forse l’annientamento dell’umanità. Questa è follia.
Se non facciamo scelte radicali di cambiamento il nostro destino è segnato, specie per le generazioni future. E non si potrà tornare indietro!

Finalmente, dopo alcuni rinvii a causa della pandemia, il 22 gennaio 2021, a Ginevra, è stato compiuto un primo passo, segnando l’entrata in vigore del “Trattato sulla proibizione delle armi nucleari”: il primo strumento di diritto internazionale umanitario volto a porre rimedio alle catastrofiche conseguenze umanitarie dell’uso e della sperimentazione delle armi nucleari.  Il Trattato dà forza alla profonda convinzione, condivisa dagli Stati e dalla società civile, che qualsiasi uso di armi nucleari è inaccettabile, qualunque ne sia la giustificazione.

Questa data segna una storica vittoria per l’umanità, una vittoria sperata da tutti coloro che da decenni fanno campagna, e che è stata senza dubbio una delle buone notizie del 2021.

Le armi nucleari sono sempre state immorali: ora sono illegali. Un risultato che corona anni di sforzi della società civile.  Il Trattato rappresenta il primo strumento legale che vieta esplicitamente lo sviluppo, i test, la produzione, l’acquisizione, la minaccia di usare armi nucleari.  I paesi che lo hanno firmato non possono compiere alcun tipo di violazione in tal senso nella propria giurisdizione. E chissà, incominciare a sperare che  in un prossimo futuro, avviare i popoli ad abitare un mondo più equo, più sano, più bello, non resti un’utopia. E solo dopo, perché no…cercare di sapere se su Marte c’è vita.

Se tutto questo non lo vogliamo capire, o non ne siamo capaci, allora ben venga quel meteorite…

Gino Di Capua

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