E’ molto importante il cibo, non visto come mangiare tanto, o mangiare solo cose buone e particolari, ma l’armonia del cibo, l’eleganza del cibo, è dato da come si lavora la terra. Da come si mangia un’ insalata nella sua semplicità di sapori. Un tempo si diceva che chi non aveva voglia di studiare , doveva andare a zappare la terra.
Primo comandamento: Non c’è agricoltura senza cultura. Il contadino ha il compito di formarsi per poter conoscere e comprendere a fondo il proprio lavoro. Il coltivare è la concretizzazione dei saperi.
Secondo comandamento: Il contadino è al centro. Il contadino è il primo ambasciatore di una nuova cultura dell’alimentazione. L’agricoltura infatti deve essere sostenibile ed intelligente cosi da arricchire l’intera filiera : dalle radici al piatto.
Terzo comandamento: La terra va accudita, non sfruttata ma nutrita. La fertilità del suolo va protetta e incrementata. non bisogna privare il terreno delle sostanze nutritive. Al contrario queste vanno mantenute nel tempo o arricchite.
Quarto comandamento: La biodiversità va tutelata. La biodiversità è una ricchezza. Insieme di tutti gli organismi viventi, nelle loro diverse forme e dei rispettivi ecosistemi, Va protetta in quanto rappresenta la varietà della vita presenta sul pianeta.
Quinto comandamento: Le inutili guerre contro i batteri vanno abolite. I cibi di cui l’uomo si nutre nascono dalla terra. Per questo motivo va protetto quel microcosmo dei batteri utili che abita nel suolo. Isolati quelli cattivi, la maggior parte sono buoni ed hanno un effetto benefico sulla catena alimentare che va dal suolo all’intestino umano.
Sesto comandamento: Le sostanze chimiche vanno eliminate. La terra e i suoi frutti non devono essere contaminate da troppi farmaci e da fertilizzanti, pesticidi e insetticidi chimici. Questi altrimenti recano danno alla terra stessa ma anche, attraverso il cibo all’uomo.
Settimo comandamento: Il letame va salvaguardato. Il letame contiene importanti sostanze organiche, tra cui batteri buoni e microrganismi. Questi contribuiscono alla salvaguardia della fertilità del suolo.
Ottavo comandamento: La stagionalità va rispettata. Ogni prodotto agricolo è frutto di un microclima diverso ed unico. Questo non può essere globalizzato. I tempi vanno rispettati.
Nono comandamento: Il consumatore è co-produttore. Ogni produttore è il consumatore finale dei suoi prodotti. Ogni consumatore influenza, con i suoi acquisti, le produzioni alimentari, sia in termini di qualità, sia in termini di quantità.
Decimo comandamento: Il benessere umano è l’obiettivo a cui tendere. L’obiettivo dell’agricoltore è dare vita ad un prodotto funzionale, che possa distinguersi per le sue proprietà nutrizionali, un prodotto, quindi, nutraceutico. Questi contengono infatti sostanze regolatrici su alcune funzioni vitali in grado di recare benefici a chi li consuma.
Cari amici questa e la cura giusta consigliata per poter vivere sei volte venti anni.
Geom. Rocco Russo
(da Fuori dalla Rete Marzo 2025, anno XIX, n. 1)