I pagliacci

di Luciano Arciuolo

Adesso sono tutti contro Putin. Ma non è sempre stato così.

Qualche anno fa, quando noi dicevamo che Putin era un dittatore che faceva ammazzare i suoi oppositori, Berlusconi organizzava festini con il presidente russo, Meloni affermava che “Putin difende i valori europei (già, quelli di Hitler e Mussolini)” e Salvini girava con una maglietta con su scritto “Cedo due Mattarella in cambio di mezzo Putin”. Addirittura, fino a qualche giorno fa, il capo di Forza Italia continuava a dire del presidente della Russia “Io lo conosco: non è un guerrafondaio”.

La cosa veramente triste è che questi politici hanno occupato e aspirano ad occupare le massime cariche dello Stato italiano.

Ma fateci il piacere…

L’Italia ripudia la guerra. Questa affermazione della Costituzione deve essere la stella polare. E la diplomazia, soprattutto quella americana e inglese, aveva la possibilità di evitarla, questa guerra. Bastava affermare che l’Ucraina sarebbe restata neutrale, per togliere la pistola dalle mani del dittatore russo. Non è stato fatto perché Biden e Johnson dovevano recuperare nei sondaggi per loro negativi.

Perché a questo punto è lecita una domanda: cosa avrebbero fatto gli USA se Cuba avesse chiesto di ospitare missili russi, a pochi chilometri dal territorio americano? Esattamente la stessa cosa che ha fatto Putin, io credo.

La guerra è sempre sbagliata, diceva Gino Strada. E Putin è sempre stato un dittatore sanguinario, nonostante quello che dicevano di lui Berlusconi, Meloni e Salvini.

Ma anche gli americani non hanno mai scherzato, come sanno bene i cileni, i greci o gli argentini. Altro che difendere i “valori europei” o la “democrazia”.
Parole, parole, parole. Vuote parole. Che però hanno portato al sacrificio del popolo ucraino.

Luciano Arciuolo

(Rubrica semiseria di satira pseudo-politica)


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