Anche quest’anno Tobia, Maurizio, Lorenzo e il fratello Antonio non si sono fermati alle intemperie, al gelo o alla crisi e alle emergenze sanitarie.
Un cacciatore di tartufo infatti segue i suoni della natura viva, non della voce delle persone o degli echi dei media.
Non è questione di sesto senso ma piuttosto di averne cinque buoni e acuti quando si è nei boschi di alta montagna. Il beegle di Lorenzo fa il resto.
La squadra bagnolese già nei mesi scorsi si è avvicinata ai guinnes ritrovando non solo per dimensioni, tartufi eccezionali anche fuori stagione.
I quattro ultimamente sono stati impegnati inoltre in escursioni atte alla salvaguardia dei margini di alcuni torrenti da Laceno fino ai paesi a valle.
Antonio Cortese