Il cuore di Bagnoli batte per il “Moscati”

La solidarietà (Maria Varricchio)

La raccolta fondi per l’ospedale “Moscati” di Avellino si è chiusa ieri con uno straordinario risultato: 7000 € raccolti in una “maratona” cominciata il 27 marzo e conclusa ieri sera.

Nelle giornate di venerdì e sabato sono pervenute offerte dell’importo complessivo di € 860 che vanno ad aggiungersi ai 6140 euro già raccolti per un totale, dunque, di € 7000.

Abbiamo speso finora 1976 € per l’acquisto di dispositivi di protezione.

È pervenuta nella giornata di ieri un’offerta dalla signora Joanne Braccia di PONTEROMITO. A lei va il nostro grazie per la fiducia riposta in noi.

Rinnoviamo i ringraziamenti a “Theramed” di Annibale Patrone, alla farmacia Nigro di Castelvetere, alle ditte “Ci.Chi. ma.co.” e “Russo Angelo snc” ferramenta, al dentista Di Mauro per l’offerta di materiale di sicurezza e all’associazione “VIRIBUS UNITIS” per il generoso contributo.

Sempre nella giornata di ieri abbiamo provveduto alla distribuzione di mascherine anche agli operatori dell’ospedale Criscuoli di Sant’Angelo, ai medici di famiglia, alle forze d’ordine e al personale della polizia municipale.

I numeri, però, non bastano da soli a raccontare una storia di generosità individuale e collettiva. Non bastano ad esprimere la sensibilità e la determinazione di Ilenia Nigro, la nostra concittadina dalla cui iniziativa tutto è partito, né l’impegno sociale di Francesco Nigro che ha coordinato e reso possibile la raccolta. Ma soprattutto dietro quei numeri c’è la generosità di 150 famiglie di bagnolesi, ma anche dei ragazzi del catechismo.

Una processione laica e silenziosa di nostri concittadini che nel consegnare la busta con la loro offerta hanno messo il cuore unitamente ad un pensiero carico di gratitudine e vicinanza per quanti negli ospedali sono impegnati a salvare vite mettendo a rischio la propria. Perché Bagnoli c’è e ci sarà sempre quando bisogna donare. Anche per questo continueremo ad impegnarci qualora l’emergenza dovesse continuare.

Lo scrittore statunitense Edward Everett Hale scriveva: “Io sono soltanto uno. Ma comunque sono uno. Non posso fare tutto, ma comunque posso fare qualcosa, e il fatto che non posso fare tutto non mi fermerà dal fare quel poco che posso fare”.

7000 volte GRAZIE.

Maria Varricchio

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