Il fenomeno del randagismo visto dall’alunna Renèe Luna Marano

L'elaborato

Ad oggi in Italia ci sono 815 milioni di cani e 1900 milioni di gatti randagi. Il randagismo, ogni anno aumenta del 10% qui in Italia. L’abbandono degli animali, in particolare dei cani è una grande piaga nella società italiana, invece di andare avanti e diventare man mano una società civile e rispettosa, noi italiani regrediamo e pensiamo solo a noi stessi. Pochi sanno però che abbandonare o maltrattare un animale è un reato punibile dalla legge.Nell’articolo 727, il codice penale prevede che chiunque abbandoni o maltratti un animale è punito fino ad un anno di carcere o con sanzioni fino ai 10000€.

l randagismo è ancora troppo diffuso ed è sempre in aumento, evidentemente quasi nessuno conosce queste leggi, quindi per applicarle c’è bisogno del nostro aiuto.

La nostra scuola è stata invitata ad una conferenza che trattava di questo tema il 2 marzo nella Sala Consiliare del nostro Comune, perché noi giovani siamo il futuro e dobbiamo migliorare questo mondo, o almeno, dobbiamo provarci. La prima persona ad esporci il problema è stata la Dottoressa Roberta Squeglia, veterinaria ed esperta; ci ha prima parlato dell’importanza della cura dell’animale e poi del problema vero e proprio. Ha anche detto che ci sono molte associazioni che si occupano di questo, ma altrettante sono le persone che non se ne interessano. A prendere poi la parola è stata Carmelina Napolillo, una volontaria del nostro paese che ha salvato circa 400 cani dalla strada e gli ha dato una casa e tanto amore. Cani per il salvataggio in acqua, cani di soccorso alpino, la pet terapy, i cani ci salvano la vita ogni giorno e il nostro ringraziamento è buttarli in mezzo ad una strada?

La parola “randagio” deriva da “randa”, cioè ‘orlo, bordo’ e non solo un bordo inteso come strada, gli animali randagi rischiano la vita ogni giorno, camminano sull’orlo, sul filo del rasoio, questo per me significa essere un animale randagio. Come ha detto la Sig.ra Napolillo, non possiamo e non dobbiamo voltarci dall’altra parte. I cani solo i migliori amici dell’uomo, ma l’uomo, è il migliore amico del cane?

La conferenza secondo me è stata di notevole interesse, soprattutto per sensibilizzare noi adolescenti che saremo gli adulti di domani. Io spero che il mondo cambi, gli animali sono esseri viventi come noi e non meritano una vita così. Fermiamo tutto ciò, perché l’oceano è formato da tante gocce, ognuno di noi può fare qualcosa, perché anche un piccolo gesto può cambiare il mondo.

Renèe Luna Marano (III A, I.C Michele Lenzi)

(da Fuori dalla Rete, Marzo 2019, anno XIII, n. 1)

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