Danneggiate da ignoti alcune strutture della Caserma Forestale a Laceno.
Vandali in azione sull’ altopiano Laceno. Per opera di ignoti è stata praticamente distrutta l’autorimessa adiacente alla caserma forestale. Alla struttura, di proprietà comunale, sono state divelte le porte, rotti i vetri e tutto ciò che c’ era all’ interno: rotto, danneggiato o scaraventato fuori.
A subire danni, con i vetri praticamente in frantumi, anche una della finestre della caserma forestale, presa a sassate. Divelte e smantellate inoltre la sentieristica verticale, le staccionate e le panchine in legno dei due belvedere che affacciano sulla piana del Laceno.
Non va meglio all’ex albergo al lago. La struttura, oggetto di lavori, e chiusa al pubblico, è stata anch’essa presa di mira dai vandali che hanno forzato il cancello provvisorio che delimita il cantiere e sradicato le assi che chiudono l’ingresso.
Gli episodi, davvero deprecabili, sono stati notati da diversi cittadini che hanno approfittato della bella giornata per una passeggiata in montagna. Non è la prima volta che persone inqualificabili compiono gesti del genere. Negli ultimi anni si sono registrati analoghi atti vandalici al Campeggio Zauli e al Picnic Bike Area nella piana dei vaccari.
Nonostante le continue denunce questo fenomeno non accenna a diminuire.
Agli episodi di vandalismo va aggiunta la cattiva abitudine di tante persone di sporcare e deturpare l’altopiano, isole ecologiche invase da ingombranti e tracce di rifiuti di ogni genere presenti pressoché ovunque.
Nonostante il continuo presidio del territorio da parte delle forze dell’ordine non si riesce ad arginare questo triste fenomeno.
A giocare un ruolo fondamentale in tutta questa vicenda è la scarsa manutenzione e l’abbandono in cui versano diverse strutture pubbliche sul Laceno. Si continua a spendere denaro pubblico per opere che poi vengono abbandonate al loro destino. Questo non giustifica gli episodi di vandalismo, ma una maggiore attenzione per le tante strutture presenti sul Laceno non guasterebbe.
Giulio Tammaro
