Apriamo questa edizione di “Fuori dalla Rete” con un intervista doppia a due “icone” del Laceno: Giuseppe Di Capua e Tobia Conte. Entrambi trascorrono le loro giornate dietro al bancone del bar a servire i clienti e ad ascoltare le loro storie. Il bar – ristorante Il Caliendo è l’anima dei residence, una delle ultime strutture ricettive a resistere all’interno del complesso residenziale del Laceno. Il bar, meta di tanti turisti, è gestito da Tobia, che fra un caffè ed un altro, dispensa informazioni con il suo consueto stile: sempre gentile e sorridente con tutti, la battuta pronta e gli immancabili aneddoti calcistici, ricordi di una vista trascorsa a correre sui campi della provincia. Il calcio, appunto, e il Laceno. Oggi fra i tanti clienti affezionati de Il Caliendo ci sono anche tante vecchie glorie dell’Avellino calcio, a cui il Laceno è rimasto nel cuore. Come lo è per Tobia, che auspica sempre un centro sportivo sul altopiano per poter riportare le squadre di calcio in ritiro. Nel frattempo, insieme al cugino Michele e agli zii Salvatore e Incoronata, continua ad essere un presidio, un “istituzione” per l’altopiano, sa meglio di chiunque altro, quali sono i pregi e i difetti della nostra località turistica, e noi gli abbiamo chiesto di raccontarceli con l’auspicio che le sue osservazioni possano essere prese come spunto per migliorare una località che è croce e delizia di Bagnoli.
Il bar – Ristorante Il Caliendo è una delle strutture ricettive storiche presenti sull’altopiano. Ci racconti un po’ la storia di questo bar simbolo del Laceno.
Il Caliendo nasce nel lontano 1987, nella piazzetta residence. Un complesso di circa 300 mini appartamenti privati. Nasce per volontà di mio zio Salvatore, una causa, in cui io stesso mi sono immerso per dare il mio contributo.
Oggi il bar – Ristorante Il Caliendo è un punto di riferimento sul Laceno. È una delle poche “luci” rimaste accese nei Residence. Turisti e bagnolesi scelgono questa struttura ricettiva come luogo di incontro e socializzazione. Allo stesso siete promotori di tante iniziative realizzate nel complesso residenziale. Qual è il segreto di questo successo?
Dal 1987, ci siamo impegnati per rendere la piazzetta residence un punto d’incontro e socializzazione per il Laceno. Ricordo negli anni diverse manifestazioni. Fiore all’occhiello la sagra del boscaiolo che riscosse molto successo. Con la nascita dell’associazione People Love Laceno sono stati creati diversi attrattori culturali e ludici. Il Museo Laceno Natura e Storia racconta duecento anni di storia di Bagnoli e del Laceno, visitato costantemente. La nostra biblioteca può vantare oltre 3000 volumi ed il nostro bel campetto di calcetto è utilizzato per i tornei estivi. Le iniziative non sono concluse. L’impegno di tutto ciò è per il Laceno. Abbiamo volontà di tenerlo vivo e di stimolare i nostri fruitori.
La gestione del bar la porta a vivere il Laceno tutti i giorni. Ce lo può raccontare?
Questa è una bella domanda. Pare che il turista oltre al caffè e cornetto vorrebbe dialogare con l’operatore. Facendo domande tipo:
- Quando iniziano i lavori per le seggiovie?
- Un bancomat a Laceno per prelevare?
- La guardia medica?
- La ricezione telefonica? (ultimamente migliorate con il potenziamento dei ripetitori)
- Si organizza qualcosa in questi giorni?
Nel mio piccolo cerco di essere costruttivo e disponibile per il Laceno. Durante il periodo invernale ci sono due clienti speciali che si ritrovano in settimana. L’amico escursionista Angelo Mattia Rocco e Michele Gatta due “Giganti della meteorologia” che spesso discutono sulle previsioni meteo attirando molti turisti con le loro analisi.
Il Laceno vive di stagionalità. In che modo dovrebbero agire le istituzioni per il rilanciare il turismo sull’altopiano?
Il Laceno vive di stagionalità. A mio avviso, le istituzioni per colmare i vuoti dovrebbero coinvolgere i privati stimolandoli a creare di più. In parte si sta già facendo. Esempio lampante il motoraduno del 3 3 la gara di mountain-bike il 10 del mese di luglio. I nostri turisti si muovono in base a questi eventi soprattutto chi ha proprietà in zona.
L’iter per la realizzazione dei nuovi impianti di risalita è in dirittura d’arrivo a breve il Laceno avrà una nuova seggiovia, da operatore del settore secondo lei quest’opera è importante per il rilancio turistico dell’altopiano o serve altro?
Sicuramente con l’ultimazione della seggiovia, Laceno può essere protagonista per il turismo campano. Non solo un punto di arrivo ma di partenza. Consiglierei un centro sportivo nella zona del campo “Zauli” per stimolare le squadre dilettantistiche a svolgere i loro ritiri qui da noi. Laceno deve investire nello sport lo sci ne è un esempio. Sfrutterei i fondi del PNRR.
Tra Laceno e Bagnoli credo che ci sia una spaccatura da trent’anni. Sembrano due località diverse. Il mio auspicio è che ci sia una politica comune e unidirezionale. I governanti attuali sembrano molto stimolati a far bene. Noi siamo sempre pronti al dialogo e non allo scontro.
Coronavirus e turismo. Quella che sta per arrivare è la terza estate in cui dovremo convivere con il virus. Che estate si prospetta per Laceno?
Voglio ricordare che, a mio parere, l’inverno 2021/’22 ci sono state presenze record. Neanche con gli impianti aperti, in passato, c’è stata tanta affluenza. Un grosso merito va dato a Rino Genovese che con la troupe del TG3 è stato sempre presente per pubblicizzare la località. Altro grosso merito va dato alle associazioni escursionistiche che hanno fatto conoscere il posto. Il Coronavirus ha dato una promozione alla rovescia in positivo, “ironia della sorte”. Venendo all’estate di due anni fa, dato la mancanza di vaccini, c’è stata una preferenza della montagna a discapito del mare. Almeno in un contesto campano. Siccome i nostri “meteorologi locali” prevedono un estate 2022 rovente, Laceno sarà una meta ambita per il suo refrigerio.
Intervista a cura della Redazione
(da Fuori dalla Rete, Giugno 2022, anno XVI, n. 3)