Fatto. Silvio Berlusconi ha frodato il fisco italiano per 368 milioni dollari. Il che vuol dire che ha messo su una vera e propria truffa per non pagare quanto dovuto allo Stato. Alla faccia dei cittadini onesti che si spaccano la schiena ogni giorno lavorando.
Fatto. Negli anni ’70 codesto signore si teneva in casa un boss mafioso, Vittorio Mangano, venuto dritto dritto dalla Sicilia, per motivi mai del tutto chiariti dall’interessato. Mangano, nel frattempo, veniva condannato per associazione mafiosa e traffico di droga.
Fatto. I più stretti collaboratori di questo signore sono stati inquisiti per cose di poco conto, quali associazione mafiosa (Dell’Utri)e corruzione di giudici (Previti, uno dei suoi avvocati). Dimmi con chi vai e ti dirò chi sei.
Fatto. Nel luglio 1994 il I governo Berlusconi emanò il decreto Biondi, col quale uscivano di galera molti degli inquisiti e condannati di Tangentopoli. Decreto ritirato solo a seguito di proteste nelle piazze di tutta Italia.
Fatto. Buona parte dell’attività politica di codesto signore è stata indirizzata alla redazione di norme, leggi e regolamenti che, “casualmente”, andavano a eliminare reati di cui erano accusati lui o i suoi collaboratori, oppure favorivano aziende proprie o dei suoi “amici”.
Fatto. Da inquisito per falso in bilancio, nel 2002 eliminò il reato di falso in bilancio.
Fatto. Ha sdoganato i partiti neofascisti nella politica italiana e consentito ad una formazione xenofoba, razzista e secessionista come la Lega di acquisire sempre maggior peso e potere.
Fatto. Ha distrutto l’immagine internazionale dell’Italia. Dalle corna nelle foto ufficiali con gli altri capi di Stato al celebre “La segnalerò per il ruolo di kapò” rivolto al tedesco Schultz al Parlamento Europeo, per concludere con il bunga bunga degli ultimi anni di Governo.
Fatto. Ha dato del coglione agli elettori di sinistra e definito la magistratura italiana una “metastasi”.
Fatto. Tanto celebrato agli inizi come “uomo nuovo”, diverso e lontano dalla politica della Prima Repubblica, ne era invece completamente ammanicato, godendo di leggi ad personam (Legge Mammì) e sostenendo, a sua volta, quella classe dirigente corrotta che finirà nella bufera di Mani Pulite.
Fatto. Ha ordinato il licenziamento di giornalisti e comici per lui scomodi in RAI, in quello che dovrebbe un servizio pubblico imparziale, democratico e pluralista.
Lo Stato italiano ritiene doveroso tributare funerali ufficiali e lutto nazionale a colui che lo ha truffato, sbeffeggiato, infangato, disonorato e danneggiato, negando i fatti e la realtà e dipingendo quest’uomo come un Padre della Patria. Tutto ciò è stomachevole, esattamente come lo è qualsiasi tipo di analisi del personaggio che prescinda da queste verità. Non può esistere rispetto per qualcuno che ha dileggiato in maniera tanto smaccata tutti i cittadini italiani, definendo “eroe” un mafioso come Mangano e trattando le leggi come cosa sua, modificabili a suo piacimento.
E ancora più vergognosi sono coloro che hanno vissuto questo trentennio, conoscono questi fatti, ma fingono che non esistano, parlando, in questi giorni, di quanto fosse simpatico Berlusconi, di quanto fosse generoso e di quanto fosse bravo a fare impresa. Il suo operato ha danneggiato irrimediabilmente questo Paese.
Quindi, italiani, potete anche continuare con questo assoluto delirio da parce sepulto, ma la vostra ipocrisia e la vostra compiacenza necrofile non cancelleranno la realtà dei fatti.
Giampiero Mastandrea