Teresa Di Capua: “ Seggiovie, si riparte nell’inverno 2019”
IlMattino (Giulio D’Andrea) – Le seggiovie del Laceno, dunque, resteranno chiuse anche quest’anno. «Tuttavia, ci sono buone possibilità di rivederle funzionanti per la stagione invernale 2019-2020. Non possiamo dare certezze assolute sui tempi ma è corretto parlare di buone possibilità».
Lo ha annunciato la sindaca Teresa Di Capua in conferenza stampa al castello Cavaniglia di Bagnoli. «Dopo la sentenza del Tar che ha certificato di fatto la possibilità per il Comune di attingere ai finanziamenti, ora entriamo nella fase operativa».
Road map. Oggi il tavolo con i gestori per stabilire i tempi per il rilascio degli impianti. Poi il complesso iter per fare arrivare i fondi dalla Regione Campania.
Qui Di Capua ha specificato: Abbiamo una strategia precisa sullo sviluppo economico del nostro territorio. Un ripensamento radicale per condividere obiettivi con soggetti pubblici e privati. Lo faremo con i mezzi necessari. Attingendo alle risorse di finanza pubblica e con altri strumenti. Esistono i fondi assicurati dalla Regione – ha spiegato la fascia tricolore -. C’è a disposizione un progetto definitivo aggiornato al 2017e già presentato nel percorso dell’Area pilota.
Questo progetto mira al rifacimento degli impianti e alla creazione di nuove strutture ricettive nel comprensorio.
Risorse economiche necessarie? 15 milioni di euro . Più o meno la somma già persa qualche anno addietro per i noti problemi di carattere amministrativo sulle seggiovie (la concessione delle aree a soggetti privati non consentiva l’arrivo di soldi pubblici). Ed è la somma che questa volta si spera di prendere subito per intervenire sui vecchi impianti di risalita e sulle infrastrutture collegate.
«Sono risorse che giungeranno da vari canali di finanziamenti, alternativi o complementari rispetto a quelli già individuati in Regione. Bisogna definire tempi e modalità di rilascio delle aree e con la Regione c’è sintonia».
Arrivano anche il vicegovernatore Fulvio Bonavitacola e la presidente del Consiglio regionale Rosetta D’Amelio. Il primo fa sapere: «Il sindaco me ne ha parlato più volte. Il polo turistico di Bagnoli-Laceno va ripreso. C’è un po’ di vissuto che va semplificato e azzerato, parlo delle vecchie concessioni e di aspetti amministrativi. Ma mi sembra che adesso si possa partire. Stiamo lavorando con i tecnici competenti per fare presto».
Insieme al discorso del turismo invernale si è parlato anche degli ulteriori attrattori col vicesindaco Rino Ferrante. Le grotte e la piana del Laceno. La prospettiva di far convivere bene i turisti con gli allevatori, vecchio problema della località.
Da Bagnoli fanno sapere che il Laceno non chiuderà, anzi …
Orticalab.it (Maria Fioretti) – L’anteprima della mostra-mercato dedicata al Nero di Bagnoli è stata l’occasione per affrontare il sempreverde tema dello sviluppo turistico per l’area del Laceno che da oggi abbandona le linee guida teoriche per entrare in una fase concreta ed operativa.
Forte della recente sentenza del Tar – che fa chiarezza sulla reale proprietà degli spazi, delle strutture e delle aree ad oggi occupate dal gestore e obbliga la famiglia Giannoni a lasciare gli spazi dando ragione al Comune – l’Amministrazione di Teresa Di Capua può viaggiare spedita verso il raggiungimento degli obiettivi preannunciati in campagna elettorale: «Questa decisione ci permette ora di andare avanti, ancora più decisi, nel nostro progetto di sviluppo dell’intera area del Laceno – ha spiegato la Sindaca – nel nostro piano per il rilancio turistico della stazione sciistica con l’ammodernamento degli impianti di risalita».
La strategia sullo sviluppo economico e sociale di Bagnoli e del Laceno sembra essere abbastanza precisa: «La necessità di ammodernare la stazione sciistica è improcrastinabile e comincerà con la sostituzione degli impianti esistenti e con la riqualificazione dell’intera area del comprensorio interessato dalle seggiovie, con la previsione di nuove strutture ricettive. Ma non solo questo, abbiamo a disposizione anche altri due progetti altrettanto importanti per il nostro territorio. Il primo è incentrato sulla riqualificazione ambientale della piana del Laceno, con particolare riferimento all’area circostante il lago: un progetto di ingegneria ambientale che rappresenta anche la soluzione definitiva alla convivenza fra le attività turistiche e l’attività di allevamento presenti sull’altopiano, allo stesso tempo sarà portato avanti il secondo progetto, quello relativo alle Grotte del Caliendo, che costituiscono una straordinaria attrattiva da valorizzare e da portare alla definitiva scoperta. Le idee, insomma, sono tante e ne abbiamo raccolte già diverse, da cittadini e associazioni con cui abbiamo lavorato in sinergia in questi primi mesi di attività amministrativa».
E reperire i finanziamenti per questo generale ripensamento dell’area non dovrebbe rappresentare un problema: «Sarà possibile realizzare il progetto attingendo sia alle risorse previste dagli strumenti di finanza pubblica già avviati, come quelle afferenti al progetto dell’area pilota “Strategia Alta Irpinia”, sia facendo capo ad altri strumenti messi in campo dalla Regione Campania da cui abbiamo ricevuto serie garanzie sulla disponibilità dei fondi necessari per l’esecuzione degli interventi di ammodernamento previsti nel progetto definitivo aggiornato nel 2017 e già candidato in sede di progetto pilota».
Insomma l’Irpinia si riappropria di uno dei suoi attrattori turistici, l’altopiano del Laceno sarà riqualificato dopo un periodo di chiusura: «Ne faremo un modello di turismo, accoglienza, sviluppo economico e crescita sociale, modificando profondamente e migliorando questa realtà territoriale – ha concluso la Sindaca Di Capua – e proprio in questa ottica convocheremo, dopo la sagra di questi giorni, un’iniziativa pubblica per iniziare il percorso, chiamando tutti per creare un luogo di discussione che ci aiuti a fissare gli obiettivi, i problemi da risolvere e gli strumenti per superarli».
Non si può far altro che dare fiducia a quanto è stato riferito, sperando che a parlare non sia stata l’ebrezza dei grandi numeri legata all’evento del tartufo nero. Anche perché ci vorrà più di qualche giorno per gestire in maniera sensata l’intero complesso.
Questione Laceno: le dichiarazioni del sindaco di Bagnoli Iprino, avv. Teresa Di Capua
Avellinotoday.it Relativamente al Laceno, la nostra amministrazione può, finalmente, entrare ora nella fase concreta ed operativa.L’evento “Il Nero di Bagnoli” in corso in questo fine settimana e che si concluderà il prossimo weekend, segna una sorta di spartiacque nell’azione della nostra amministrazione incentrata sul Laceno.
Fino a questo momento abbiamo atteso l’esito del giudizio dinanzi al TAR che vedeva coinvolto il Comune e il gestore degli impianti di risalita. Anche se eravamo fiduciosi ed ottimisti, era comunque doveroso attendere la pronuncia dei giudici salernitani. E finalmente, notizia di questi giorni abbiamo avuto la sentenza. Sentenza, ripeto, positiva per il Comune e che fa chiarezza sulla reale proprietà degli spazi, delle strutture e delle aree ad oggi occupate dal gestore e che puntualizza in maniera definitiva gli aspetti più rilevanti di tutta la vicenda.
Questa decisione ci permette ora di andare avanti, ancora più decisi, nel nostro progetto di sviluppo dell’intera area del Laceno e nel nostro piano per il rilancio turistico della stazione sciistica con l’ammodernamento degli impianti di risalita.
La nostra priorità, già annunciata in campagna elettorale, è una strategia precisa sullo sviluppo economico e sociale del nostro territorio e questa strategia passa, giocoforza, per il Laceno.
Noi abbiamo in mente un vero e proprio ripensamento radicale dell’intera area del Laceno, che va ben oltre il solo contesto interessato dagli impianti di risalita. Per questa ragione, la questione primaria è la costruzione e la condivisione di un processo di programmazione con tutti quelli che operano, che hanno interessi e che sono appassionati al Laceno, siano essi soggetti pubblici o privati.
La nostra attenzione è diretta a definire il nuovo assetto da dare al Laceno per incentivare e far ripartire in modo decisivo il turismo, con la ricerca dei mezzi necessari per sostenerne il rilancio attraverso la definizione completa dell’iter per i finanziamenti pubblici.
E lo faremo sia attingendo sia alle risorse previste dagli strumenti di finanza pubblica già avviati, come quelle afferenti al progetto dell’Area Pilota “strategia Alta Irpinia”, sia attingendo ad altri strumenti messi in campo dalla Regione Campania, portando a termine anche quei progetti già predisposti per dare un nuovo
sostegno alle politiche di sviluppo del paese.
L’Altopiano del Laceno, sede dell’unica stazione Sciistica dell’Area,rappresenta, insomma, un importante attrattore turistico presente sul territorio che richiama la dovuta attenzione da parte della Regione, così come altrettanto significativi valori territoriali sono anche le sorgenti, il lago, le grotte del Caliendo che concorrono a definire un complesso naturalistico di straordinaria rilevanza.
La promozione e la riqualificazione del sistema di offerta turistica dell’Area non può, quindi, prescindere da interventi di valorizzazione dell’intero complesso montano dell’Altopiano del Laceno.
A tale riguardo, possiamo affermare di aver ricevuto serie garanzie dalla Regione nell’ambito della strategia “Alta Irpinia”, sulla disponibilità dei fondi necessari per l’esecuzione degli interventi previsti nel progetto definitivo di ammodernamento degli impianti sciistici, progetto definitivo aggiornato nel2017 e da noi già candidato in sede di Progetto Pilota.
Un progetto che risponde alla necessità ormai improcrastinabile di ammodernare la stazione sciistica del Laceno, realizzata a metà degli anni ’70, con la sostituzione degli impianti esistenti e con la riqualificazione dell’intera area del comprensorio interessato dalle seggiovie, con la previsione di nuove strutture ricettive.
Ma non solo questo.
Abbiamo a disposizione anche altri due progetti altrettanto importanti per il nostro territorio e che sono stati da noi già portati all’attenzione. Il primo è incentrato sulla riqualificazione ambientale della piana del Laceno, con particolare riferimento all’area circostante il lago: un progetto di ingegneria ambientale che rappresenta anche la soluzione definitiva alla convivenza fra le attività turistiche e l’attività di allevamento presenti sull’altopiano. E, allo stesso modo, il secondo progetto: quello relativo alle Grotte del Caliendo, che costituiscono una straordinaria attrattiva da valorizzare e da portare alla definitiva scoperta. Grotte che, essendo inserite nell’ambito di un eccezionale sistema naturale, rappresentano non solo un’attrattiva di carattere turistico e ma anche e soprattutto un punto fi interesse di carattere scientifico di livello nazionale ed internazionale.
Le idee, insomma, sono tante e ne abbiamo raccolto già diverse, da cittadini e associazioni in questi primi mesi di attività amministrativa. La cosa che conta è ora un metodo di lavoro fondato sulla condivisione, che ci aiuti a fissare gli obiettivi, i problemi da risolvere e gli strumenti per superarli, perché il Laceno è una realtà imprescindibile di tutto il territorio dell’Alta Irpinia, che coinvolge e di cui hanno riflessi tutti i Comuni limitrofi.
È, insomma, una condizione di vita dell’intera Irpinia e non è certamente terra di conquista da colonizzare.
Faremo del Laceno il modello di un modo nuovo di fare turismo, accoglienza, sviluppo economico e crescita sociale, modificando profondamente e migliorando questa realtà territoriale.
E, proprio in tale ottica, convocheremo, dopo la sagra di questi giorni, un’iniziativa pubblica per aprire questo percorso, chiamando tutti, che sarà il luogo della discussione delle nostre idee che riguardano il Laceno.
Il sindaco Di Capua: ‘Ecco il nostro progetto per il Laceno’
Irpiniapost.it (Paolo Liloia) – Il futuro del Laceno passa dalla nuova vita delle seggiovie, ma non solo. Rifacimento degli impianti e creazione di nuove strutture ricettive da una parte, valorizzazione dell’altopiano e delle Grotte del Caliendo dall’altra. Complesso il disegno nelle intenzioni del Comune di Bagnoli Irpino svelato parzialmente questa mattina nel corso di una conferenza stampa nel castello Cavaniglia, all’interno dell’anteprima della sagra del tartufo.
A meno di 48 ore dalla sentenza del Tar di Salerno, che ha rigettato il ricorso contro lo sgombero dell’area delle seggovie presentato dalla famiglia Giannoni, il sindaco Teresa Di Capua ha annunciato: “Entriamo nella fase operativa finalmente. Fino a ora aspettavamo l’esito del ricorso che ha chiarito aspetti decisivi e fondamentali”.
La querelle giudiziaria era iniziata oltre un anno fa quando l’amministrazione comunale aveva ordinato al gestore degli impianti di lasciare gli spazi, presupposto per poter accedere a finanziamenti pubblici per l’ammodernamento delle seggiovie. I Giannoni si opposero in più sedi, fino alla sentenza di venerdì.
“Possiamo andare avanti più spediti adesso – ha detto la prima cittadina bagnolese – sull’ammodernamento degli impianti di risalita per il rilancio dell’intero territorio. Vogliamo ripensare tutta l’area con tutti quelli che hanno interesse e a cuore il futuro del Laceno. L’altopiano non deve essere solo turismo invernale, quindi puntiamo anche su altri due attrattori: la riqualificazione ambientale della piana e la valorizzazione delle Grotte del Caliendo. La convivenza tra attività turistica e allevamento è fondamentale”.
Servono almeno 15 milioni di euro che, secondo Di Capua, dovranno arrivare da più fonti di finanziamento. “A partire da quelle previste nell’ambito Area Pilota e altri strumenti di finanza pubblica. Il progetto – ha spiegato – è stato aggiornato nel 2017 e già presentato al tavolo del Progetto Pilota. Da domani avvieremo il confronto con il gestore per la liberazione delle aree, per definire i tempi”.
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