Sciare oppure no: il dibattito non riguarda il Laceno
Il dibattito sullo sci e le vacanze a Natale? No, non riguarda Bagnoli Irpino e l’altopiano Laceno. Non riguarda l’Irpinia, nonostante la prima neve sia già caduta.
Siamo alla vigilia dell’ennesimo inverno senza seggiovie e a Bagnoli resta sempre il mix tra speranza e disillusione. “Ovviamente quando ieri abbiamo ascoltato in tv lo scontro su se sia giusto o meno riaprire gli impianti sciistici, ho pensato subito che la nostra località fosse decisamente tagliata fuori dall’argomento”, dice Giulio Tammaro, presidente dell’associazione Palazzo Tenta 39.
“C’è il virus, ma pure senza virus gli appassionati di sci non potranno salire sulle montagne”, aggiunge. In questi anni il Laceno ha provato a sopravvivere anche senza impianti, sia d’inverno che d’estate. Quest’anno il bilancio dell’agosto 2020 non è poi così malvagio, visto che lassù hanno fatto di tutto per attirare visitatori anche in virtù di un distanziamento naturale, fisiologico, che l’altopiano è in grado di garantire. E allora camminate, escursioni, pic-nic. E introiti per i ristoranti.
“Adesso si fa dura -continua Tammaro- in questi anni Laceno ha accolto visitatori pur in mancanza delle seggiovie. E anche con la neve, forse soprattutto con la neve. Non sono mancate le famiglie da Napoli e Salerno che hanno portato i bambini a giocare nella coltre bianca. Ora probabilmente i nostri ristoranti rimarranno con i locali vuoti e sarà una nuova mazzata per l’economia”.
Però negli ultimi giorni sono arrivate anche buone notizie, come l’atto regionale che ripartisce in tre tranche i 12 milioni previsti per gli impianti. Il Comune sta preparando gli atti per far partire la gara. “Si ma conoscendo i tempi non penso che si potrà tornare a sciare prima di quattro anni. E’ un mio punto di vista, ma abbastanza realistico”. Riflette sempre il presidente di Palazzo Tenta 39. “Restiamo in attesa e guardiamo a quello che accade nel resto d’Italia. Il comparto turistico è in crisi a prescindere dal Covid, molti impianti chiudono. Qui siamo in attesa dei dettagli del progetto, dobbiamo pure capire se verranno realizzate le opere preliminari per l’innevamento artificiale, che sappiamo essere fondamentale in una località come la nostra”.
Anche Ernesto Di Mauro presidente dell’associazione Giovane Sinistra, ha accolto il dibattito nazionale sulle località sciistiche con un sorriso amaro. “Certo il pensiero è andato subito al Laceno. Però finalmente una storia ventennale di burocrazia pare si avvia a conclusione. Almeno si spera che non ci siano intralci. Va dato atto all’amministrazione di aver finalizzato qualcosa che arriva dal passato”, dice Di Mauro. La gara per i nuovi impianti partirà nei primi mesi del 2021, così ha assicurato il sindaco Teresa Di Capua. E se tutto andrà benissimo si tornerà a sciare nel 2023-2024.
E nel frattempo? “Innanzitutto speriamo il coronavirus sia presto un ricordo, così alberghi e ristoranti del Laceno potranno rifiatare. Nel frattempo -osserva Di Mauro – bisognerà avviare un discorso complessivo sul turismo. E’ dal 2012 che non abbiamo nevicate rilevanti in Irpinia. Questo significa che bisogna puntare sul turismo estivo in maniera massiccia. E le seggiovie serviranno anche a quello, visto che i panorami del Laceno conservano il fascino per tutte le stagioni”.
Poi Di Mauro chiude: “Diciamo che fino ad ora la vicenda del finanziamento ci ha logorati e ha forse impedito di ragionare in maniera serena sul futuro turistico del Laceno. Occorre iniziare subito a pensare ad un offerta turistica variegata, appena possibile”.
Giulio D’Andrea
(Il Mattino del 25.11.2020)