Intervista ad Antonio Di Capua, Presidente dell’associazione politica Giovane Sinistra

A cura della redazione di Pt39

Se nasci in una famiglia dove tuo nonno per farti addormentare, da piccolo ti cantava “Bandiera rossa”, inevitabilmente la passione per la politica ti scorre nel sangue.  Antonio questa passione l’ha sempre coltivata, complice anche la figura paterna, un nonno che gli ha trasmesso i suoi valori, quelli  dell’ uguaglianza sociale, della solidarietà e del rispetto per l’ambiente insieme alle sue passioni per la montagna e per il proprio paese. Oggi Antonio porta avanti una tradizione che possiamo considerare di famiglia e lo fa con orgoglio. Alle ultime amministrative ha deciso di impegnarsi per il proprio paese e nonostante la sconfitta, la sua è stata una bella affermazione risultando il primo degli eletti della lista Bagnoli Fenix. Oggi complice le dimissioni di Ernesto Di Mauro, dai suoi compagni gli è stata affidata la guida della Giovane Sinistra, una realtà politica unica nel suo genere nel panorama politico nazionale. Tutte le anime della sinistra in un’unica associazione, perché a prescindere dalla sigla i valori sono gli stessi e Antonio siamo sicuri li porterà avanti con la passione e l’impegno che lo hanno sempre contraddistinto. Auguri ad Antonio per questa nuova avventura e buona lettura.


Sei molto giovane eppure sei già attivamente impegnato nel mondo politico. Quando hai maturato questa scelta di impegnarti con la politica? Ha influito sulla tua scelta il fatto di essere nato in una famiglia dove da sempre si mangia pane e politica e dove tuo nonno Antonio è stato un dirigente locale del PCI-PDS?

Ho sempre avuto una grande passione per la politica, che va di pari passo con l’amore per la mia terra e il mio paese, ma ho maturato la scelta di impegnarmi in politica quando, 4 anni fa, insieme ad un gruppo di giovani amici abbiamo deciso di dar vita ad un progetto che univa tutte le sfaccettature della sinistra, in quel momento più divisa che mai. Inevitabilmente il fatto che mio nonno sia stato sostenitore e dirigente del Partito Comunista ha influito sulle mie idee e sulle mie scelte di vita, basti pensare che la mia ninna nanna e quella di mia sorella era Bandiera Rossa. 

La Giovane Sinistra, a seguito delle dimissioni di Ernesto Di Mauro, ha deciso di affidarle la guida dell’associazione, come si è arrivati alla sua nomina?

A seguito delle dimissioni di Ernesto Di Mauro dovute a motivi lavorativi che lo hanno portato a vivere lontano almeno momentaneamente, il direttivo dell’Associazione, rieletto pochi mesi prima, ha deciso di eleggere un nuovo presidente e all’unanimità è stato indicato il mio nome. Con immenso orgoglio ho deciso di accettare la carica che i miei compagni mi hanno affidato.

Facciamo un passo indietro e proviamo a tracciare un bilancio di questi primi quattro anni di attività della Giovane Sinistra.

In questi quattro anni l’associazione ha avuto molti alti e bassi, dovuti anche alla Pandemia, ma sono molti i risultati che abbiamo portato a casa. Possiamo vantarci di numerose proposte:

  • Ristabilire il Forum dei Giovani che l’attuale sindaco, nel suo mandato precedente, non aveva rinnovato;
  • La creazione delle apposite casette dell’acqua;
  • giornate ecologiche;
  • Convegni tematici, tra cui il più importante con tema lo spopolamento dell’Irpinia;
  • Partecipazione attiva a due campagne elettorali, europee e regionali.
  • L’aspetto più importante di questi quattro anni è l’aver dato vita ad un punto di ritrovo dove si può ritornare a parlare di politica, di bene comune, di confronto (a volte anche duro ma necessario e costruttivo).

Quali saranno i temi su cui si baserà l’azione politica dei prossimi mesi, quali sono le iniziative in cantiere per il prossimo futuro?

I temi sostanzialmente sono sempre gli stessi: uguaglianza sociale, solidarietà, integrazione, ecologia, ambiente, sostenibilità. E’ su questi temi che da sempre e per sempre si baseranno le nostre azioni politiche. Vorremmo, inoltre, aprire le porte dell’Associazione il più possibile alla comunità e a tutti coloro che abbiano i nostri stessi valori, con la finalità di renderla un luogo di aggregazione in cui masticare politica come un tempo. Per il prossimo futuro siamo concentrati principalmente sul nostro lavoro all’opposizione e con il gruppo Bagnoli Fenix abbiamo presentato nell’ultimo consiglio comunale le linee programmatiche in cui esponiamo i nostri progetti per quanto riguarda il turismo, le politiche sociali, ambiente e territorio. Con la speranza che l’emergenza sanitaria stia arrivando ad una fine e si possano finalmente portare a termine molti dei nostri progetti.

Quale sarà invece l’azione politica della Giovane Sinistra nei confronti dell’attuale amministrazione?

Saremo attenti e scrupolosi all’operato della maggioranza: studieremo gli atti, non ci faremo trovare impreparati e, laddove necessario, contrasteremo azioni politiche poco chiare e trasparenti. Presenteremo nuove idee e proposte che svilupperemo nelle assemblee che organizziamo puntualmente.

Siete un bell’esempio di impegno politico e sociale, e questo nonostante si dica che i giovani sono ormai disinteressati o troppo delusi. Cosa diresti a quei giovani che si sentono lasciati indietro per convincerli a diventare parte attiva dell’impegno civile?

Il disinteresse non è solo dei giovani ma generale. La maggior parte delle persone guarda a quello che succede intorno a sé come se non gli riguardasse. Negli ultimi anni si è perso il senso di comunità e di collettività, colpevole sicuramente la cattiva politica, ma ha influito anche una mentalità retrograda e arrivista che punta all’interesse personale a discapito degli altri.  Ai giovani soprattutto dico di non lasciarsi trasportare dalla massa ma di essere attivi nell’ambito che più li rappresenta, che sia quello politico, sociale o sportivo. Ognuno di noi può dare nel proprio piccolo un contributo per risollevare gli animi di una comunità sempre più stanca.

Alle ultime amministrative la Giovane Sinistra ha partecipato attivamente alla competizione elettorale con tre candidature, fra cui la sua, fra le file della lista Bagnoli Fenix. Nonostante la sconfitta, l’associazione ha raggiunto un buon risultato in termini elettorali eleggendola in consiglio comunale. Cosa è mancato per conquistare la vittoria?

Sono molto soddisfatto del risultato ottenuto dalla Giovane Sinistra in termini elettorali, dovuto all’impegno di tutti. Noi siamo al servizio del Paese, nell’interesse esclusivo dello stesso, ed abbiamo basato la nostra campagna elettorale sui contenuti, sulle proposte, sullo sviluppo del territorio.

Ognuno di noi ha la propria personale analisi del voto e, a mio avviso, quello che è mancato non è stato né l’impegno, né la determinazione, né la voglia di mettersi in gioco e di impegnarsi per il paese, bensì ci è mancato l’atteggiamento disonesto tipico dei democristiani. E questa continuerà ad essere la differenza tra noi e loro.

La lista Bagnoli Fenix nasce dalla condivisione di idee, di uomini e donne provenienti da identità politiche totalmente diverse, eppure nonostante la sconfitta il gruppo sembra ancora molto unito. Da questo gruppo può nascere qualcosa di nuovo per il paese oppure a tenervi uniti è soltanto il fatto di essere all’opposizione?

Questa lista è nata con la consapevolezza di avere visioni politiche diverse ma con un obiettivo comune: lavorare per l’interesse collettivo, giorno per giorno, con indipendenza e trasparenza. Dal primo giorno ogni decisione è stata presa insieme, rendendoci un gruppo sempre più unito che ha fatto delle differenze il proprio punto di forza.

Il nostro impegno non si è fermato davanti alla sconfitta, perché, al contrario di quello che si è pensato e detto, non vi era nessun accordo politico ma solo tanta voglia di rialzare il nostro paese. Da questo gruppo può nascere qualcosa di nuovo per il paese? Si. Questo è solo l’inizio di un gruppo che si vuole impegnare insieme e vuole farlo negli anni a venire.

Parlando sempre di giovani e di politiche giovanili, come valuti l’attenzione della politica verso la tua fascia d’età?

Se è vero che molti giovani non sono interessati alla politica, è anche vero che la politica non sembra essere molto interessata ai giovani. Questi ultimi sono il futuro del nostro paese ed è nostro dovere dare loro il modo e i mezzi necessari per esprimersi al meglio. Ad oggi, è da esempio il lavoro che sta svolgendo il Forum dei Giovani, con molte attività prevalentemente indirizzate ai ragazzi. Da questo bisogna partire per fare sempre meglio e coinvolgere ogni fascia di età con attività annuali sul territorio in sinergia con tutte le associazioni locali e territoriali; inoltre bisogna fornire corsi pratici, anche di avvicinamento ai mestieri, seguendo l’esempio di imprenditori e artigiani locali.

La redazione di Pt39

(da Fuori dalla Rete, Marzo 2022, anno XVI, n. 2)

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