– Non agitare ciò che è calmo ma calma piuttosto ciò che è agitato –
Prima di rispondere alle “famose” dieci domande postemi dall’Associazione PT39, a cui la sottoscritta in realtà non si è mai sottratta – nonostante furbescamente qualcuno insinui il contrario – concedetemi una breve premessa, anche per chiarire sterili malintesi costruiti ad arte. Da parte mia la disponibilità al confronto con Palazzo Tenta c’è sempre stata, anche quando accettai di incontrare i componenti del Direttivo recandomi in sede per un incontro, a cui però non tutti parteciparono.
Ho ricevuto l’intervista nello scorso mese di febbraio e fin da subito ho dato la mia disponibilità al Presidente. Non avevo e non ho oggi nulla da nascondere o da temere. Semplice.
Il 27 febbraio, mentre ci accingevamo a pianificare la gestione dell’emergenza sanitaria del COVID-19, gli ho scritto di non essere riuscita a completare le risposte e, quindi, di non potergli garantire i tempi utili per la stampa, mantenendo comunque ferma la mia disponibilità.
Nei successivi mesi di marzo e aprile credo che sia superfluo sottolineare e ricordare ciò che tutti abbiamo vissuto e che pare incredibilmente essere sfuggito a qualcuno. Ho dovuto affrontare in prima persona, quale Autorità Sanitaria Locale, un’emergenza sanitaria imprevedibile e senza eguali nella storia mondiale recente. Forse qualcuno, mentre leggeva i comunicati serali della sottoscritta, non si sarà reso conto dell’estrema difficoltà, talmente preso a intentare sui social frivole polemicucce fuori luogo in un periodo così delicato. Pazienza!
Mi dovrei scusare forse con la mia comunità se ho scelto di dedicarmi dapprima assiduamente alla gestione del COVID-19 e di rimandare poi a tempi più tranquilli la risposta a questa “famosa” intervista. Più urgente della pandemia sarebbe la voglia di qualcuno di mettere in cattiva luce la sottoscritta!
Ma adesso, ad emergenza allentata, avverto la necessità di intervenire. Voglio e devo ribadire piccoli ma fondamentali concetti avendo assistito nelle scorse settimane sul sito e sui profili social di “Palazzo Tenta 39” ad uno spettacolo poco elegante e certamente poco consono ad un’associazione che tiene da sempre a definirsi solo come un circolo socio-culturale e non come un’associazione di taglio politico e a scopo propagandistico (si veda lo statuto).
Chiarisco, non mi sto riferendo all’Associazione nel complesso, bensì a parte del suo Direttivo che sembrerebbe tenerla quasi in ostaggio per fini particolari.
Senza voler entrare in vicende meramente interne e legate a rapporti sicuramente poco cordiali e sinceri tra gli stessi associati e ponendomi ora come un semplice lettore ed osservatore esterno, da qualche tempo la modalità di conduzione e direzione dell’associazione su certi temi sembrerebbe essere poco democratica, se non addirittura paradossale, in spregio di tutte le regole statutarie volte alla discussione, al dialogo, alla partecipazione e alla condivisione dell’azione tra tutti i membri associati.
Tra l’altro, l’intestazione dello stesso sito non è dato sapere se sia a nome di un collettivo o di una sola persona.
I tempi dei regimi accentratori sono fortunatamente finiti da un pezzo, ma – peccato – da qualche parte qui resisterebbe ancora qualche residuo storico!
In un’era di forte crisi dei partiti politici, qualcuno all’interno del Circolo PT39 si sarebbe ritagliato negli anni un ruolo sempre più preponderante sulla scena pseudo-politica del nostro paese avocandosi, di volta in volta, a seconda delle proprie personali simpatie e/o antipatie amministrative, il ruolo di severo censore, ovvero, di accanito propagandista, compiendo di conseguenza un’attività di informazione o disinformazione a seconda dei casi, dando una lettura corretta e imparziale o all’opposto, fuorviante e distorta di atti pubblici e sentenze a seconda dei soggetti coinvolti (ricordo che tempo fa su queste pagine si è data addirittura una lettura distorta di una sentenza senza averla nemmeno letta e solo per compiacere il proprio istinto a costo di danneggiare gli interessi di una comunità).
Beh, tempo fa utilizzai l’espressione “Palazzo che Inventa”, oggi mi verrebbe da dire più un “circolo vizioso di soli pochi o di pochi soli?”.
E certamente non è un mistero intuire che l’attuale amministrazione da me guidata non goda della simpatia di qualche “palazzinaro”. Chissà per quali inspiegabili motivi? Ambizioni politiche represse?? Personalismi?? Vecchi o nuovi risentimenti personali?? Mah!
Basti pensare che già a partire dalla campagna elettorale due anni fa qualcuno si affannava a liquidare come “aberrante” qualche candidatura della mia lista, per poi dopo qualche mese scadere nella bassezza di scrivere, a proposito dell’indennità di carica, di “reddito di cittadinanza”, di “stipendio d’oro”, di “dichiarazioni fiscali da pubblicare”, ecc. e, infine, da ultimo, dimenticando la storia del nostro paese degli ultimi trent’anni, arrivare a definire l’attuale maggioranza come “il più vergognoso ed abietto accordo di potere con i fedeli alfieri del Re di Nusco”. Frasi penose che qualificano solo chi le ha pensate e scritte.
Può essere stimolante e lusinghiero vedere oggi come il Circolo PT39 sia particolarmente vigile e attento a scandagliare puntualmente l’operato della mia amministrazione da due anni. Peccato però per la nostra comunità, che cotanta premura non gli sia sempre appartenuta anche negli anni addietro.
Leggendo sul sito del Circolo le diverse “opinioni” in merito al mio “inescusabile” ritardo nel rispondere alle dieci domande, infine voglio fare un’ultima precisazione.
Le menti intelligenti e aperte della nostra comunità – che fortunatamente sono tante – hanno ben capito in questi primi due anni del mio mandato che questo giovane Sindaco non ricorre certamente all’assistenza di badanti, né tantomeno a consigli in esclusivi salotti collinari.
Chi ha avuto modo di conoscermi a fondo in questi primi anni di mandato ha compreso perfettamente che in ogni decisione da prendere traspare una costante autonomia di giudizio, una coerenza con i propri ideali politici e soprattutto anche una convinta determinazione. Voglio, perciò, tranquillizzare gli irriducibili e pochi refrattari. Questo Sindaco non si lascia manovrare da presunte fantomatiche personalità da cui sarebbe circondata, che siano ingegneri, avvocati oppure amici di ogni sorta. Affermare il contrario è umiliante solo per chi arriva maliziosamente a farlo!
In questo modo si intende eludere la mia storia personale certamente non consumata nei salotti della politica alla ricerca di scorciatoie per raggiungere personali vantaggi e interessi particolari.
Mi spiace deludere chi si ostina a far passare, dopo due anni, ancora messaggi confusionari e approssimativi su “improbabili influenze esterne”. Possono solo restare increduli di fronte alla realtà dei fatti!
Detto questo, veniamo alle dieci domande rivolte al Sindaco dalla redazione di “PT39” (che, però, una vera testata giornalistica non è). Domande che ad una prima e veloce lettura sembrano essere più un’invettiva studiata a tavolino, basata solo su un generico sentito dire senza mai citare o riprendere un atto o un documento pubblico (un’ordinanza e/o una delibera ad esempio).
Insomma, come comuni chiacchiere da bar. Domande formulate con una certa improvvida astuzia per tentare di mettere in difficoltà l’intervistato, più che propriamente un modo di fare una sana e disinteressata informazione. E la perseveranza di pubblicarle a più riprese lo conferma. Ma vabbè!
Teresa Di Capua
– Dieci domande al Sindaco di Bagnoli Teresa Di Capua –
(a cura della Redazione PT39)
1) Quali sono le opere ed i progetti che questa amministrazione, in poco meno di due anni, può già rivendicare come sue con orgoglio? Quali, invece, le iniziative, progettualità ed idee in cantiere che pensate di poter avviare e portare a termine nei prossimi tre anni?
Sono stati due anni di intenso e costante impegno e lavoro sul piano dei lavori pubblici. Abbiamo messo in cantiere diverse progettualità dopo aver preparato i progetti, reperito i finanziamenti necessari e stanno per partire in questo momento diversi lavori nel nostro Comune.
Senza dimenticare la questione Seggiovie di cui parlerò poco dopo, mi riferisco qui ai lavori di riqualificazione e sistemazione della pavimentazione a Via Tobia Patroni, a Via Anisio e di sistemazione dei marciapiedi a Via Antonio Gramsci. Sono tutti progetti pensati e predisposti in questi mesi ed è stata effettuata dagli uffici la consegna dei cantieri. Sono ora in corso i lavori di realizzazione ed efficientamento energetico della pubblica illuminazione a P.zza Matteotti e al Parco giochi a Via Giustino Fortunato (qui sono in corso anche i lavori di sistemazione del parco).
Seguiranno a breve, dopo aver espletato le procedure di affidamento, i lavori di riqualificazione di Piazza Matteotti (ove verrà collocata anche una colonnina per la ricarica elettrica delle autovetture, dopo aver installato già la casetta dell’acqua), i lavori di realizzazione della pubblica illuminazione alla Contrada San Donato, i lavori di realizzazione della sede del Centro Operativo Comunale a Via Abiosi, i lavori di sistemazione dei bagni e realizzazione di docce pubbliche al Centro Polifunzionale a Laceno, nonché i lavori di messa in sicurezza dell’edificio scolastico di San Rocco. Diversi sono anche gli interventi di manutenzione straordinaria già previsti e programmati per l’acquedotto comunale.
Con un finanziamento regionale ottenuto solo dopo pochi mesi dal nostro insediamento, abbiamo allestito poi la Pinacoteca Comunale all’interno del Castello Cavaniglia.
Siamo riusciti a far partire, di intesa con la Regione, i lavori di adeguamento dell’impianto di depurazione alla località Cerrete e seguiranno i lavori di realizzazione di una nuova rete fognaria a Laceno.
Dopo diversi incontri con gli uffici Provinciali abbiamo ottenuto, dopo quasi dieci anni, la sistemazione della pavimentazione stradale della Strada Provinciale ex SS 368 nel tratto urbano da Via Roma a Via Gramsci e abbiamo registrato l’impegno ad intervenire con una certa sollecitudine sulla manutenzione straordinaria della strada Provinciale Bagnoli-Nusco e sulla Bagnoli-Acerno.
Nel campo delle politiche giovanili abbiamo, invece, ripristinato il Forum dei Giovani che era stato cancellato nel recente passato e abbiamo portato a termine la sistemazione e manutenzione del campetto da tennis a Via Pescatori.
Tutte queste opere portano il timbro secco della mia squadra, in quanto sono tutti progetti nati e portati a finanziamento sotto il mio mandato in questi primi due anni.
Aderendo all’iniziativa del MISE stiamo portando a termine anche l’installazione di tre punti hot-spot per il Wifi nelle zone del nostro centro storico e, al contempo, abbiamo presentato la candidatura del nostro Comune al Bando Europeo Wifi4-Eu per realizzare una rete Wifi a Laceno. Abbiamo già autorizzato la società Vodafone all’installazione di un nuovo ripetitore per rete fissa e mobile a Laceno al fine di potenziare la copertura del segnale.
Come obiettivo strategico per lo sviluppo del nostro territorio per i prossimi tre anni ci siamo, invece, prefissati di portare a compimento l’iter di adozione e approvazione del nuovo PUC. Abbiamo già approvato il progetto di piano preliminare e nominato le figure tecniche necessarie e propedeutiche per il PUC definitivo.
Ulteriori obiettivi che ci siamo posti sono portare a finanziamento, nell’ambito dei Programmi Diretti Europei, il progetto di realizzazione di un’oasi naturalistica circostante il lago e il piano di riqualificazione della piana del Laceno; così come, con l’impegno degli uffici comunali, accedere al Credito Sportivo per la realizzazione del campo da calcio in erba sintetica nel nostro vecchio campo “V. Gatti”. Infine, vorremmo intercettare finanziamenti regionali, nazionali e/o europei per il restauro e ripristino del vecchio Convento di San Domenico.
2) Laceno è abbandonato a se stesso e pare che anche questa amministrazione non riesca a cambiarne il destino. Il quadro è il seguente: operatori turistici divisi tra loro, allevatori e pastori refrattari ad ogni tipo di collaborazione, continui e allarmanti tagli abusivi dei faggi, discariche a cielo aperto, assenza di investimenti privati, avventori in fuga dall’altopiano. Come pensate di venirne a capo?
Nessuno qui ha la bacchetta magica né può fantasticare che in così breve tempo si possano risolvere criticità annose del nostro Laceno. La domanda contiene in sé problematiche che si trascinano purtroppo da decenni. Da parte nostra c’è il massimo impegno, la massima determinazione per creare le condizioni di maggiore sviluppo dell’altopiano. Non a chiacchiere, ma con passaggi concreti.
Questa amministrazione, fin da subito, si è attivata nel coinvolgere le varie categorie produttive e commerciali che lavorano duramente sull’Altopiano per instaurare un dialogo costruttivo e trovare una soluzione di convivenza tra gli operatori turistici da una parte e allevatori e pastori dall’altra.
Rappresentano le due anime di questo paese e non si può pretendere di escludere l’una o l’altra dal Laceno. È ovvio, però, che servono regole mirate e provvedimenti ben rigidi, volti a disciplinare con una certa solerzia aspetti da troppi anni dimenticati.
Sul piano dei rifiuti abbiamo, invece, realizzato nuovi punti di raccolta dei rifiuti e, in accordo con IrpiniAmbiente, siamo intenzionati a migliorare il servizio di conferimento dei rifiuti da parte delle attività turistiche e commerciali con un puntuale porta a porta e con un apposito regolamento comunale.
Relativamente ai tagli abusivi vanno condannati certi atti delinquenziali e per questo vanno intensificati i controlli delle Forze dell’ordine sul nostro vasto territorio montano.
Su questo tema così cruciale mi viene da sorridere nel veder porre oggi così tanta particolare attenzione, mentre in anni passati azioni decise di contrasto a questi fenomeni criminali venivano, al contrario, addirittura criticate e strumentalizzate da qualcuno da queste stesse pagine, cavalcando l’onda di un basso populismo.
3) Il rapporto con la (le) minoranza (e) non pare idilliaco. Non si è intravisto finora uno spiraglio di collaborazione, un tavolo dove poter avviare con loro un sano e costruttivo confronto. È solo colpa della loro prevenuta ostilità o manca anche da parte vostra la capacità di saperli coinvolgere?
Già dalla campagna elettorale di due anni fa noi siamo sempre stati e siamo tuttora ben disponibili al dialogo e al confronto con le minoranze e con chiunque ce lo chieda. Ad oggi, però non abbiamo registrato da parte loro alcuna proposta costruttiva nell’interesse generale.
Abbiamo ritenuto di coinvolgere le minoranze in diversi momenti durante il periodo dell’emergenza sanitaria data la particolarità della situazione, così come abbiamo voluto coinvolgerle nella vendita delle magliette rose per il Drive Rosa che si avrà il 1 agosto a Laceno.
Certe occasioni di volontariato e di beneficenza non devono essere strumentalizzate, né devono avere colori e connotati politici. Voglio sperare che loro avrebbero fatto altrettanto a parti invertite.
4) E veniamo alle questioni più dibattute e di più stretta attualità. La manifestazione” Natale al Borgo” a detta di molti non è stato un grande successo. Pur con l’attenuante delle avverse condizioni climatiche, turisti in giro se ne sono visti davvero poco. Si è parlato di un budget di spesa di circa 35mila euro. Lei è soddisfatta di quanto fatto? Potrebbe rendere pubbliche il dettaglio delle spese?
Posto che ormai la nostra sagra della castagna e del tartufo nero è diventata una realtà consolidata e apprezzata dai più, abbiamo pensato di continuare la promozione e la valorizzazione dei nostri prodotti anche nel periodo natalizio con il “Natale al Borgo”, organizzando diverse attività per i più piccoli, diversi laboratori di cucina e spettacoli musicali. Il tutto è rientrato nel programma di eventi per la promozione turistica finanziato interamente dalla Regione Campania.
Come primo anno, nonostante le poche favorevoli condizioni climatiche abbiamo voluto provarci e ci siamo riusciti. Ovviamente c’è sempre da migliorare per il futuro! Ma certamente sono molto soddisfatta dal momento che questa manifestazione è stata pianificata e programmata ottimizzando le spese per la sagra di ottobre.
Infatti – e a chi vuole ergersi ad attento osservatore e studioso non può certo sfuggire – nell’organizzazione della sagra del mese di ottobre il Comune nei due anni della nostra amministrazione ha realizzato risparmi di spesa considerevoli. Se in passato la sagra costava alle casse comunali circa 60.000/80.000 euro all’anno, nel primo anno della nostra amministrazione la sagra è costata al Comune solo circa 35.000 euro (di cui 25.000 di finanziamento regionale e 10.000 di bilancio comunale) e nel 2019 addirittura è andato, per la prima volta, in attivo realizzando persino un’entrata al netto di circa 5.000 euro. Per il dettaglio delle spese, gli uffici preposti stanno ultimando le determine di liquidazione. Invito tutti a consultare l’Albo pretorio del Comune.
5) Tre convocazioni di giunta andate deserte e un manifesto-appello di tre consiglieri di maggioranza che oltre a rivelarci con una certa ingenuità che “… i panni sporchi, di solito, si lavano in famiglia” denunciano anche pubblicamente “che l’attività amministrativa è ferma da un bel po’ di tempo”. Lei, nella recente lettera ai bagnolesi, ha rivendicato trasparenza e correttezza, ma di fatto però non ha chiarito nulla su ciò che realmente è accaduto negli ultimi mesi nella sua maggioranza. Adesso che è tornato un po’ di sereno (almeno così sembra), se la sente di essere sincera fino in fondo e di dire tutta la verità ai suoi concittadini?
Se altri in passato hanno sottaciuto tensioni e prese di posizioni contrastanti all’interno di compagini amministrative perché essere trasparenti sempre e comunque non è da tutti, io ho voluto, invece, portare a conoscenza della cittadinanza del momento di provvisoria difficoltà creatosi all’interno della maggioranza. Anche in questo ci vuole coraggio e ritengo di averne dimostrato.
Come è stato già spiegato e motivato da tutta la maggioranza nel consiglio comunale dello scorso 14 febbraio, come in tutte le grandi famiglie, anche nelle compagini amministrative possono registrarsi diversità di vedute, di metodi e di intenti. L’importante è alla fine aver chiarito e risolto le criticità per poter andare avanti nell’interesse esclusivo della collettività. Tutto qui.
Resterà deluso chi pensa di scovare chissà che cosa, quali arcani dietro le tre giunte andate deserte a gennaio.
6) In paese un po’ tutti sono convinti che l’oggetto del contendere, la ragione di cotanta divisione, vada ricercata nella gestione del “progetto seggiovie”, ovvero a quali tecnici e professionisti affidare i lauti incarichi se e quando arriveranno i soldi della Regione. È cosi?
Mi spiace per la redazione del Circolo, ma questa domanda è dichiaratamente tendenziosa e subdola. Con “gestione del progetto seggiovie” vorrei – ahimè – capire che cosa si intende. Solo una limitata onestà intellettuale può portare a pubblicare una tale domanda, paventando dissidi interni alla maggioranza legati ad una spartizione di incarichi. Pura follia!
Questa domanda ha una sola e naturale risposta.
C’è un solo modo per “affidare a tecnici e professionisti i lauti incarichi se e quando arriveranno i soldi dalla Regione”. L’unico possibile e lecito in Italia: quello previsto per le procedure di gara aperta regolate dal codice degli appalti. Non ne conosco altri!
Dietro questa domanda si nasconde tutta la vera contraddizione. Anziché sensibilizzare e favorire l’informazione su questo fondamentale progetto e sul buon risultato raggiunto dalla mia squadra in così poco tempo di amministrazione, si tenta da parte di qualcuno solo di alimentare tensioni nella nostra comunità, divulgando notizie false ed inesatte e cercando di confondere i lettori di queste pagine.
Basti pensare che quando è stata pubblicata la delibera di finanziamento della Regione Campania lo scorso 16 ottobre (e ne approfitto a tal proposito per ringraziare la redazione di PT39?!?), non mi risulta che una così importante e storica notizia per il nostro paese sia stata salutata da queste pagine con lo stesso fervore, con la stessa passione che qualcuno ha, invece, messo in campo in altre modeste occasioni. Permettetemi una battuta. Non siete un organo di stampa, d’accordo, ma se lo foste, sareste di un fanatismo di parte alla stregua di un Emilio Fede qualche decennio fa.
Voglio ribadire e rivendicare, ancora una volta in merito a questo argomento, l’impegno mio personale e della mia squadra messo in campo fin da subito dall’insediamento. In poco meno di due anni siamo riusciti ad approvare un progetto fermo da tempo, siamo riusciti a portarlo alla cantierabilità con tutti i pareri e nulla osta necessari e – aspetto primario non di poco conto – siamo riusciti, in stretta collaborazione con la Regione Campania, a reperire l’intera copertura finanziaria a questo intervento con la citata delibera regionale n. 491. In questo momento stiamo completando la procedura di finanziamento e presto – nonostante qualche “simpatica” e “sotterranea” azione di disturbo – arriveremo alla firma della Convenzione.
Noi vogliamo far parlare i fatti che ci stanno dando ragione! Il resto è solo misero chiacchiericcio e polemiche di basso profilo.
7) Per essere veramente trasparenti e corretti e per evitare i pettegolezzi dei soliti maliziosi, se la sente di rendere pubblici periodicamente (semestralmente, annualmente), su di un foglio excel, gli incarichi diretti affidati a ditte e professionisti? Sappiamo che il cittadino attento potrebbe trovare da sé queste informazioni dal sito del Comune ed in particolare dall’albo pretorio, ma non tutti hanno però la pazienza ed il tempo di leggere tutte le pubblicazioni. Una tabella sintetica e riassuntiva (nominativo, importo e commessa) sarebbe di immediato impatto. Siamo certi che i suoi concittadini apprezzerebbero moltissimo questa “rivoluzionaria” novità, ancor di più se si riuscisse a farla anche per gli anni passati.
Ho sempre ribadito che la trasparenza è il filo conduttore della mia attività amministrativa. Colgo, quindi, con estremo piacere questo invito da parte della redazione, anche se mi fa sorridere nuovamente. In oltre dieci anni di attività dell’associazione questa richiesta è stata mai formulata ai nostri predecessori? Ora si pretende una “tabella sintetica e riassuntiva con incarichi e commesse” giocando a fare l’ANAC. Sul tema PT39 sembrerebbe svolgere il ruolo di protagonista interessato nel provocare uno stato di disinformazione e di morbose strumentalizzazioni.
Per quanto mi riguarda, ho già dato istruzioni e richiesto ai nostri uffici comunali di preparare un documento – che verrà pubblicato appena pronto – contenente l’elenco di tutti gli incarichi tecnici e legali conferiti dal nostro Comune negli ultimi dodici anni, indicando il relativo nominativo, importo liquidato e prestazione. Probabilmente non mi conoscete abbastanza.
Con questa, sì, rivoluzionaria evidenza mi auguro verranno messe finalmente a tacere illazioni e strumentalizzazioni che si susseguono da mesi, se non da anni. I bagnolesi avranno un quadro chiaro e lineare della gestione della cosa pubblica da parte degli amministratori che si sono susseguiti negli anni. Ai posteri, dunque, l’ardua sentenza!
8) A proposito del finanziamento dei 12milioni di euro promessi dal Governatore De Luca, dopo le sconcertanti e contraddittorie dichiarazioni sia di Bonavitacola che dello stesso De Luca, a molti è sembrato che la svolta positiva l’abbia impressa il Presidente del Progetto Pilota e sindaco di Nusco Ciriaco De Mita. È un’interpretazione sbagliata?
È certamente anche questa una costruzione distorta ed insinuante. Da qualcuno evidentemente non sono state ben intese le semplici e divertenti battute rilasciate tempo fa alla stampa dai nostri rappresentanti ai vertici regionali. Nei mesi scorsi si è creata piuttosto una vera convergenza di vedute tra le diverse parti politiche del centrosinistra locale e regionale.
Come ho commentato e dichiarato ad ottobre alla pubblicazione della notizia, ripeto ancora che tutti i nostri esponenti hanno messo in campo le loro forze sui tavoli di discussione regionali mettendo in primo piano, al centro, le potenzialità del nostro territorio inteso come volano nello sviluppo delle aree interne. Il resto sono solo interpretazioni banali che non hanno davvero a cuore le sorti di questo territorio.
9) Un anno fa ha chiesto ed ottenuto l’indennità di carica/funzione per lei ed il suo vice. Ed anche in quella occasione le polemiche in paese non sono mancate. Pare che la copertura finanziaria di questi “emolumenti” sia stata trovata nell’aumento dell’addizionale comunale IRPEF (portata al massimo consentito dalla legge). Le sembra giusto?
L’indennità di funzione è una conquista di democrazia per permettere a tutti di poter partecipare alla vita pubblica e politica. A prescindere dall’estrazione sociale ed economica. In quest’epoca di bava alla bocca è facile aizzare la bassa demagogia. La realtà è che amministrare in modo serio ed effettivo richiede impegno, tempo e responsabilità.
Anche qui chi parla tenta di far passare messaggi sbagliati, incompleti e facendo propaganda populista. L’aumento dell’addizionale comunale IRPEF non ha alcun legame diretto con l’indennità.
Tale aumento è stato, purtroppo, un passaggio obbligato e richiesto dall’ufficio competente ai fini degli equilibri del bilancio comunale corrente perché – a suo dire e non potevamo non prenderne atto – sussistono “serie difficoltà nel realizzare le entrate previste. Il nostro Comune non ha grosse capacità di investimento per opere pubbliche e per lavori di manutenzione straordinaria, anzi possiamo dire che negli ultimi anni si sono praticamente azzerate. Anche sul versante della spesa corrente si trascinano da tempo difficoltà legate alla riscossione delle entrate derivanti dalla vendita delle sezioni boschive. A peggiorare la situazione concorrono sicuramente i vincoli stringenti derivanti dai saldi di finanza pubblica..”. Ecco! Finiamola di disseminare fake news.
Sicuramente, però, c’è un aspetto che trovo tremendamente ingiusto ed iniquo nei confronti della stragrande maggioranza corretta e puntuale del nostro paese. Un aspetto che poi si riversa pesantemente anche sul bilancio comunale e sul permanere degli equilibri e che in passato si è preferito ignorare (troppo comodo, troppo facile).
Oggi questa amministrazione, con coraggio e responsabilità, sta mettendo, invece, in evidenza una problematica che si trascina purtroppo da tempo: la sempre più preoccupante e crescente evasione di tributi locali da parte di una piccola fetta. Argomento già oggetto di discussione in consiglio comunale nei mesi scorsi e che esigerebbe una risposta certa e mirata nel prossimo futuro.
10) Le facciamo infine una domanda alla quale in passato lei si è sempre sottratta, augurandoci che questa volta possa però soddisfare la nostra e, soprattutto, la curiosità anche di tanti suoi elettori. Perché la consigliera Giuseppina DI Crescenzo, che più di altri aveva contribuito alla vittoria della sua lista con ben 113 voti di preferenze alle elezioni ammnistrative del giugno 2018, non ha trovato spazio nella sua Giunta? È vero che lei si è dovuta piegare a logiche “spartitorie” decise da altri?
A dire il vero non mi sono mai sottratta a questa domanda, a cui ho dato risposta a suo tempo anche nelle sedi istituzionali preposte, come in consiglio comunale (vi rivolgo, quindi, l’invito ad una maggiore frequenza alle sedute per valutare la fondatezza delle fonti).
La nomina degli assessori nella giunta comunale è una scelta puramente politica. La valutazione è rimessa al Sindaco, cui compete la scelta delle persone di cui avvalersi per l’amministrazione dell’ente, persone che potrebbero essere addirittura anche esterne al Consiglio comunale. Lo prevede la legge.
Al momento dell’insediamento alla consigliera Di Crescenzo avevo conferito tutte le deleghe da lei richiestemi e veniva nominata capogruppo della maggioranza consiliare.
Ritornare ancora dopo due anni su questo argomento mi pare alquanto monotono, mentre in passato abbiamo avuto assessori revocati solo dopo pochi mesi senza mai avere una vera e pubblica motivazione e senza attirare la stessa ossessionante attenzione di PT39. Di nuovo, dove eravate?
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Concludo dicendo che la nostra comunità ha bisogno di coesione e lungimiranza, di chiarezza e fiducia, di rispetto e collaborazione. Non le servono i teatrini di basso livello, non viviamo in un talk e non le servono rancore né invidia sociale.
La popolazione questo lo sa e apprezza lo sforzo mio e della mia amministrazione a lavorare sodo senza cedere alle contese da tastiera o da bar.
IL SINDACO
Teresa Anna Di Capua
(da Fuori dalla Rete, Giugno 2020, anno XIV, n. 3)