Nascite praticamente dimezzate in soli 23 anni in Irpinia. Fotografia impietosa, quella che arriva dal dossier Istat relativo al periodo 1999-2021.
Perdono tutti in Campania, ma nessuno con un calo così vistoso come quello della provincia di Avellino. Da 4.262 a 2.601 nuovi nati: un ventennio all’insegna di un declino costante e inesorabile fatta eccezione per la risalita del 2004. La denatalità resta uno dei due fattori principali alla base del fenomeno dello spopolamento. L’altro fa riferimento all’emigrazione.
E su questo fronte anche l’ultimo dato – il bilancio demografico 2023 fermo a maggio – ci restituisce plasticamente la drammaticità degli effetti dello spopolamento in tutte le aree interne o cosiddette marginali del Paese, come l’Irpinia. La nostra provincia era partita con 397.889 abitanti il primo gennaio. Il 31 maggio la quota è scesa a 396.633, vale a dire popolazione assottigliata di altre 1.256 unità.