Alcuni anni fà già evidenziai il problema dei cani da guardia ai greggi e al randagismo che impediva nel paese della ” Podolica” di passeggiare, correre o andare in bicicletta senza la paura di essere aggrediti.
Oggi leggo con stupore, per la tempistica, per la voglia, per l’esigenza di passeggiare dopo una clausura forzata, che il problema viene riproposto.
Se non si è colpiti in prima persona il problema non esiste?? Non me ne voglia nessuno ma è la prerogativa in genere del bagnolese.
Bisogna aspettare la tragedia per prendere provvedimenti?? Purtroppo in passato già è successo che persone anziane o bambini siano state aggredite e anche gravemente da cani da guardia. Ma il problema è rimasto. Allora che fare??
Secondo il mio parere, il problema non sono i cani ma da chi li gestisce, dei padroni che non li controllano. A Laceno i cani da guardia fanno il loro dovere proteggono il gregge, proteggono il territorio ma gli animali stanno nella piana i cani dovrebbero stare nelle loro vicinanze, no sulla strada? Ma chi li dovrebbe controllare dove sta??
Il problema comunque non è presente solo a Laceno, in località Crisci o località Fontigliano o località Acqualegia il pericolo è dietro l’angolo…anzi dietro l’albero.
A volte diventa pericoloso anche tornare a casa per chi abita ai margini del paese, via del cimitero giusto per fare un esempio.
La soluzione del problema?? Certamente evitando di parlare di soppressione dei cani, ci vuole maggiore controllo da parte dei tutori della legge comunali e non, in un passato recente si parlava di microchips obbligatori per risalire ai proprietari, bisogna responzabilizzarli con le buone o con salatissime multe.
Una cosa è certa una soluzione va trovata da parte degli amministratori non possono far finta di niente, la pratica delle attività motorie all’aria aperta in questo paese fortunatamente sono aumentate negli anni, facciamo in modo di incrementarle sempre di più nella massima serenità e sicurezza. Solo la civiltà del popolo, il rispetto delle regole fa grande un paese… impegnamoci tutti affinchè il nostro lo diventi.
Michele Frasca