La paura fa 19

di Carmine Marano

Da quasi un anno dall’inizio della pandemia, con le nostre abitudini, certezze stravolte e i rapporti umani radicalmente modificati o meglio quasi azzerati, voglio esprimere le mie sensazioni maturate in questo clima di permanente stato di emergenza.

Il sentimento prevalente in gran parte della popolazione è la paura, intesa, sotto ogni forma, fino ad arrivare ad aver timore persino di se stessi. Ogni piccola cosa diventa una ossessione: il prendersi il Virus, il pensiero principale è quello del bollettino diffuso quotidianamente e quando si abbassano i numeri dei contagiati, aumentano sistematicamente i numeri dei decessi e viceversa, per tenere sotto pressione la nostra mente.

Da quando è comparso il Covid 19 è come se fosse scomparso il cervello, non riusciamo più a ragionare ne a essere lineari e logici, ci si dimentica di tutte le cose che c’erano pre Covid e la nostra vita giornaliera è diventata una continua lotta per evitare il contagio (si fa uso della mascherina in modo ormai maniacale, conosco persone che la indossano persino per dormire).

Si cerca di evitare anche le persone, magari, familiari o parenti, la vita sociale azzerata, i rapporti con congiunti limitati, i nostri bambini e ragazzi che non possono fare la vita di sempre, soprattutto con le scuole chiuse. Io allora ho cercato di collegare il mio cervello in fase preCovid e mi sono ricordato cosa succedeva nella nostra vita quotidiana: si moriva ogni giorno, negli ospedali era difficile trovare posto, se andavi al Pronto Soccorso, dovevi aspettare il tuo turno anche per una giornata intera, le terapie intensive erano comunque utilizzate spesso e il numero dei decessi negli ospedali sempre abbastanza numeroso.

L’influenza stagionale riguardava milioni di persone anche se veniva fatto il vaccino, nel mio paese, ha detta degli esperti, almeno il 50% della popolazione ne veniva colpito, poi pensando, pensando, mi sono chiesto, come mai nessun virologo e i nostri governanti non si preoccupavano della nostra salute e nessuno parlava di contagiati e morti? Oggi invece sono così attenti alla nostra integrità fisica che ci hanno chiusi in una “bolla di vetro”, però c’è da evidenziare che tutti quelli con le patologie anche gravi, non vengono assistiti e curati, mettendo a rischio la vita di migliaia di persone perchè esiste ormai solo il Covid.  Mi chiedo la tutela della salute di tutti viene rispettata? La libertà, il lavoro, tutte cose previste e scritte nella nostra Costituzione sono rispettate??

La pandemia unitamente alle nostre istituzioni hanno creato terrorismo psicologico che è altrettanto grave nel causare danni. Il Vaccino ora pronto per essere somministrato, fermerà, tutti lo sperano il Covid19, ma non potrà fare nulla, sul disastro annunciato, della nostra società e della nostra vita.  Concludo con una riflessione: mettiamo caso veniamo invasi da un nemico, noi per paura di morire ed essere feriti, alziamo subito bandiera bianca?

Ci consegniamo tutti al nemico senza combattere?

Ecco allora che è nostro dovere, stare attenti ok, ma vincere la paura, dominare il terrore della morte, ricominciare a vivere con tutte le nostre forze.  Il Covid19 non può e non deve spegnere la nostra mente! Approfitto per fare gli auguri di Buon Anno, a Giulio e a tutti i lettori di  Palazzo Tenta 39.

Carmine Marano

(da Fuori dalla Rete, Dicembre 2020, anno XIV, n. 6)

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