La piccola Gioia di Montella (tre anni) era in attesa di un nuovo cuore e viveva grazie ad un piccolo cuore artificiale, impiantato per la prima volta al mondo. Originaria di Montella si era dovuta trasferire con tutta la sua famiglia a Roma, all’ospedale Bambino Gesù.
Purtroppo non ce l’ha fatta Gioia Marano, la triste notizia raccoglie sgomento in tutta l’Alta Irpinia, ma soprattutto a Montella, da dove proveniva la famiglia Marano.
Giovanni Marano e sua moglie avevano dovuto abbandonare il proprio lavoro per restare vicini alla propria piccola. Si davano il cambio tra di loro: uno restava in reparto ed uno alloggiava presso un istituto religioso.
Ma perché si trovava a Roma?Perché dalla sera di un anno fa, il 25 luglio, dal pronto soccorso di Avellino è stata diagnosticata una “miocardiopatia dilatativa”. Da Avellino il trasferimento a Napoli, ma nel polo di riferimento dei trapianti pediatrici è tutto fermo.
I trapianti sono sospesi al Monaldi di Napoli ed il Ministro della Salute di allora Giulia Grillo stava proseguendo nel lavoro di riavvio delle attività.
Poi il trasferimento a Roma in elicottero all’ospedale Bambino Gesù, dove è stato fatto il trapianto record al mondo, ma ha costretto una famiglia a trasferisci fuori regione.
La famiglia Marano di Montella si trovava in grosse difficoltà economica e dall’Irpinia sono arrivati i primi aiuti con raccolte fondi. A partire da Bagnoli Irpino, che l’estate scorsa aveva raccolto più di 3.000 Euro, ma non solo.
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Gioia Marano