Vi è mai capitato di stare su una poltrona e pensare al vostro paese? Ma soprattutto di pensare a cosa sta succedendo? A me si…
Genova 2018, sabato, giorno libero, come sempre e come tutti apro Facebook e noto qualcosa che riguarda il mio paese: Bagnoli irpino, di preciso Lago Laceno…
Non passa giorno che non veda un post NEGATIVO, un articolo NEGATIVO, un commento NEGATIVO e non passa giorno che nella mia testa non circoli sempre la stessa domanda. Cosa sta succedendo?
Eppure la risposta c’è ed è anche semplice, il Bagnolese (non tutti preciso) sta facendo sparire dalla cartina il nome di Lago Laceno. Un luogo che un tempo era meta di turismo, benessere, relax, in poche parole un posto meraviglioso, che oggi invece è stato abbandonato dal Bagnolese nel degrado più totale.
Mi chiedo come sia potuto accadere tutto ciò. Iniziamo a dire che quando parlo e uso il termine Bagnolese, mi riferisco ad amministrazione e cittadini allo stesso tempo. Un mix fatale che ha trasformato un luogo di grande prospettiva in un luogo abbandonato al suo destino.
Partiamo dalle amministrazioni, da quella del 1988-1989, anno in cui già vi era un menefreghismo per quel luogo; una ditta importate come la Ghizzoni ci propose di fare il lago a proprie spese in cambio di dare al comune un pagamento, ovviamente l’amministrazione rifiuta, prende il denaro e sappiamo tutti com’ è diventato adesso: “Una Pozzanghera”.
Arriviamo ad oggi, seggiovie chiuse, grotte del caliendo chiuse, un campo sportivo senza spalti, senza doccia, spogliatoi, ecc… Non vi è una farmacia, una guardia medica e inoltre, molto spesso il cellulare non prende. Ah dimenticavo, vi è per chi non lo ricordasse, una monorotaia sommersa nel verde, ma ancora oggi non ho capito a cosa possa servire.
Ed ora parlo del cittadino Bagnolese, che con la sua mentalità bigotta ha sempre fatto il minimo per campare alla giornata, spremendo il turista come un limone, fregandosene di investire e di andare a passo con i tempi.
Purtroppo diciamo sempre le stesse cose e personalmente mi sono stancato.
Bisogna cambiare, bisogna cambiare mentalità, uscire, osservare, rubare idee e portarle lì, in quel posto magico, che per voi forse è un posto semplice, ma in cui alcuni ragazzi come me che si trovano a riflettere seduti su una poltrona sognano di vivere.
Danilo Santoriello