2° conferenza meteo – climatica domenica 11 novembre
Di seguito pubblichiamo l’intervento di Michele Gatta in occasione della Conferenza Meteoclimatica “Uno sguardo al cielo con un occhio al futuro”.
Anticamente la navigazione era affidata ad alcuni punti fissi di riferimento, costieri e visibili, come porti e fari. Nelle traversate in alto mare si faceva riferimento alla posizione del sole e delle stelle. I greci e i romani cercavano il nord facendo riferimento alle stesso gruppo di stelle che tuttora noi guardiamo alzando gli occhi al cielo: erano infatti le sette stelle dell’Orsa Maggiore( o Grande Carro) ad indicare il nord e di conseguenza la rotta da seguire, con il loro lento movimento attorno alla Stella Polare. Quando però il cielo era coperto e la costa lontana, i marinari dovevano far ricorso all’unico aiuto possibile in simili condizione: la conoscenza dei venti che consentivano di seguire le rotte desiderate. L’autore che per primo cita i venti assegnando a loro un nome, fu Omero. Quattro venti associati ai quattro punti cardinali: Nord, Est, Sud e Ovest. La più semplice rosa dei venti è proprio a quattro punte, corrispondenti agli altrettanti punti cardinali. L’immagine della rosa dei venti si è però diffusa con il prosperare delle attività marittime delle Repubbliche marinare, a partire dal Ducato di Amalfi. Gli otto venti principali del mediterraneo, elencati in senso orario sono: nord (tramontana ) – nord/est (grecale) – est (levante) – sud/est (scirocco) – sud (ostro o austro) – sud/ovest (libeccio) – ovest (ponente) – nord/ovest (maestrale). Per comprendere il significato dei nomi, si deve risalire al fatto che nelle prime rappresentazioni cartografiche del mediterraneo la rosa dei venti venisse raffigurata al centro del mar Ionio o vicino all’isola di Malta. In questo modo diventava il punto di riferimento per indicare la direzione di provenienza dei venti, ovvero delle navi che viaggiavano sospinte da venti provenienti dalla loro poppa. Di conseguenza, le navi che giungevano da Nord/Est, arrivavano all’incirca dalla Grecia da cui si origina il nome Grecale, e dalla Turchia. Si caratterizza come forte vento, freddo e secco tipico della stagione invernale; da Sud/Est invece le navi arrivavano dalla Siria, da cui il nome Scirocco. Il libeccio vento proveniente dalla Libia. Da Nord/Ovest giungevano le navi partite da Roma, definita la “Magistra” da cui deriva il nome Maestrale, essendo la via maestra quella proveniente da Roma. L’origine dei nomi dei venti provenienti dai quattro punti cardinali principali, vede far risalire il nome Levante, vento debole, fresco e umido da est, appunto dal levar del sole. Il Ponente, vento fresco da ovest, dal calar del sole. L’Ostro (o Austro o Mezzogiorno) vento caldo e umido da sud, dall’emisfero australe. La Tramontana, vento freddo del nord, deve l’origine del suo nome da “ultramontes”, riferito cioè al fatto che soffia dal cuore delle Alpi.
In conclusione del mio intervento, voglio ringraziare tutte le classi della scuola media, i professori, in particolare la prof.ssa Maria Varricchio e il preside professore Luciano Arciuolo.
Michele Gatta
(da Fuori dalla Rete, Dicembre 2018, anno XII, n. 6)