La scuola riparte. Tra legittime preoccupazioni, aspettative e criticità riparte. Gli alunni dell’ITIS, delle Medie, delle Elementari e dell’Infanzia si riapproprieranno di spazi rimasti vuoti a lungo per l’emergenza COVID 19.
Non saranno giorni semplici, ne siamo tutti consapevoli, a causa dei necessari e complessi protocolli per il contenimento del contagio da coronavirus, ma grazie al lavoro dei Dirigenti Scolastici, del personale scolastico e dei dipendenti comunali è stato possibile riaprire la scuola in sicurezza.
Le distanze non potranno essere annullate del tutto, ma guardarsi, parlare e parlarsi senza il filtro di un computer sarà già una piccola vittoria. Le giornate dei nostri ragazzi saranno nuovamente scandite dagli impegni, dallo studio e dall’apprendimento vissuto come momento essenzialmente sociale, perché la Scuola è soprattutto comunità che cresce attraverso i rapporti umani.
La lezione più importante, però, gli alunni la impareranno fin dal primo giorno: il comportamento di ognuno ha conseguenze sulla vita e la salute degli altri. Le regole non sono formalismi, sono la sostanza del vivere civile.
Auguro ai ragazzi e alle loro famiglie un bel primo giorno con le parole di Don Milani per riassaporare la bellezza di una professione, quella del docente, troppo spesso svilita:
“E allora il maestro deve essere, per quanto può, profeta, scrutare i “segni dei tempi”, indovinare negli occhi dei ragazzi le cose belle che essi vedranno chiare domani e che noi vediamo solo in confuso”
Buon anno scolastico ragazzi, la scuola siete voi!
L’assessore alla Cultura e all’Istruzione
Maria Varricchio
(Gli assessori Maria Varricchio e Michela Di Capua all’apertura dell’anno scolastico 2020-2021)