Il primo passo verso il nuovo si farà dismettendo il vecchio. Il simbolico «passaggio di consegne» tra il passato e il futuro del Laceno è partito mercoledì e procederà fino all’inverno del 2023. Gli impianti di risalita del polo sciistico bagnolese vedranno la luce in questi mesi e, tra novembre e dicembre del prossimo anno, potrebbero, finalmente, essere collaudati. Il sindaco di Bagnoli Irpino, Filippo Nigro, conferma la road map per la rinascita dell’intera zona. E’ evidente, infatti, che rimettere a nuovo la struttura possa essere il primo passo verso una nuova vita turistica e sportiva dell’Alta Irpinia. Ma non c’è solo questo. Anzi c’è molto altro. «Ci candidiamo a diventare un punto di riferimento per l’intero Sud Italia – rilancia Nigro -. E’ chiaro che un progetto tanto innovativo ci permette di sognare in grande».
Effettivamente il cambiamento alle porte potrebbe essere epocale: «Il lavoro che sta cominciando ci consentirà di destagionalizzare il nostro turismo. Laceno non sarà attrattivo solo d’inverno. Dal prossimo anno i turisti avranno una ragione in più per raggiungerci anche d’estate».
Gli impianti realizzati dalla “Doppelmayr”, infatti, permetteranno ai turisti di sciare in inverno e di caricare le mountain bike in estate: «Le piste da sci diventeranno ciclabili allargando il nostro campo d’azione». E sarà proprio il ciclismo l’altro strumento di rilancio per il Laceno. L’ufficialità arriverà solo il prossimo 17 ottobre alla presentazione delle Tappe ma, oramai, è noto a tutti che il prossimo «Giro D’Italia» transiterà proprio per gli storici tornanti bagnolesi. Una vetrina straordinaria che porterà in Irpinia turisti, appassionati di ciclismo ma anche la stampa internazionale.
L’Alta Irpina potrà, dunque, mostrarsi con il suo volto migliore tra sport, enogastronomia ed accoglienza: «Contiamo molto su questo aspetto – spiega il sindaco – che può darci una grande visibilità e far conoscere, ancor prima della riapertura, i nostri impianti sciistici». Insomma, le prospettive per il prossimo anno sembrano essere allettanti, al netto della generale crisi economica.
Solo questo potrebbe essere l’elemento di squilibrio di un quadro apparentemente perfetto. La speranza, innanzitutto, è che entro il prossimo anno possa rientrare l’emergenza, intanto la vera garanzia è in progetto innovativo proposto dalla “Doppelmayr”. Se in tutta Italia gli impianti sciistici, ancor prima di aprire, fanno i conti con la crisi per un settore estremamente energivoro a Laceno questo problema potrebbe non essere così impattante: «L’azienda, all’avanguardia nel campo internazionale, – dice Nigro – sta costruendo una struttura a basso consumo di energia e a scarso impatto ambientale. Su questo punto non si transige».
E’ evidente il perché. Quel che va maggiormente tutelato è un ecosistema che fa del Laceno un punto di riferimento dal punto di vista naturalistico ed gastronomico. Il tartufo nero di Bagnoli ne è un esempio. E’ un’eccellenza ed è un traino per il turismo. La sagra, che quest’anno tornerà negli ultimi due week end di ottobre, dopo due anni di assenza è l’esaltazione di un prodotto amato in Irpina e ricercato all’estero. Le aspettative sono grandi: «Abbiamo lavorato a fondo con la Pro Loco – chiosa Nigro – c’è grande attesa. Vogliamo concedere il meglio ai nostri visitatori. La nostra formula non cambierà e, a proposito di crisi, non credo che ci saranno rincari. Semmai ce ne fossero saranno comunque minimi»
Flavio Coppola
https://www.orticalab.it/La-stazione-sciistica-il-Giro-D-Italia