In questi giorni di lavoro incessante, di telefonate, di messaggi, di idee, di collaborazioni e di progetti, non posso che pensare e ripensare ad uno dei “miei” grandi sogni turistici per le nostre località montane e in particolar modo per il comprensorio turistico del Laceno.
Abbiamo assistito, sicuramente grazie alla neve, ma anche grazie alla promozione trasversale avvenuta su vari fronti, ad un assalto dell’altopiano da ogni parte della Regione e da regioni limitrofe, dimostrandoci (qualora ne avessimo avuto ancora bisogno) che il Laceno è e deve essere uno, se non “IL” polo turistico montano estivo-invernale dell’Irpinia e della Regione Campania.
L’altopiano è un bene prezioso, il suo abbraccio una garanzia anche logistica, il suo “riempimento” giunto ormai alla saturazione durante i grandi periodi di affluenza. Ma a cosa abbiamo assistito grazie a questo boom? Ad un effetto a catene, a cascata che si è riversato sui paesi limitrofi di Montella, Nusco e Cassano Irpino, con pernotti che sono avvenuti fino a 25 km dal Laceno e ristoranti pieni (per l’attrattore Laceno) anche nei suddetti centri.
La valle, la valle del Calore, a mio avviso, con i giusti attori, le giuste collaborazioni, potrebbe diventare il collante, il concetto sul quale puntare per diversificare, smistare, gestire il flusso turistico invernale e potrebbe diventare il punto di partenza per una destagionalizzazione e un ampliamento dell’offerta.
Le distanze? Perchè preoccuparsene? Vediamo le vallate dell’Alto Adige, come la mia adorata Val Gardena, dove (ad esempio) con l’attrattore Alpe di Siusi, registriamo pernotti a Selva, Santa Cristina, Ortisei, Laion e persino a Bolzano ad oltre 30 km!
L’organizzazione il fulcro! La collaborazione e i consorzi il mezzo, la professionalità il motore e l’aiuto del pubblico misto al privato la forza. Non siamo differenti da chi ha fatto del turismo il salto di qualità! Non dobbiamo sottovalutarci, ma dobbiamo lottare e combattere affinché coloro che vogliono essere i protagonisti del cambiamento, possano andare avanti, contro ad ogni difficoltà, critica o impedimento.
Angelo Mattia Rocco