Il Capo dell’ufficio tecnico, Nicola Russo, getta la spugna: “Diffidato a non fare, costretto a dimettermi”. Tempi più lunghi per la riattivazione delle seggiovie. De Luca aveva ipotizzato il commissariamento rispetto a ritardi.
Tredici milioni di euro per riattivare gli impianti di risalita e tornare a fare del Laceno un punto di riferimento turistico nel Mezzogiorno.
L’impegno della Regione Campania si scontra con politiche e burocrazia. Il caso è esploso a dicembre con le dimissioni dell’ingegnere Nicola Russo, dirigente capo dell’Ufficio Lavori Pubblici e Patrimonio.
Una casella rimasta vacante in Comune. Sviluppo del territorio bloccato da anni. I tempi ora sembrano, inevitabilmente, destinati ad allungarsi. Russo motiva così il suo andare via:
«Sono stato costretto ad andar via da Bagnoli da una parte dell’Amministrazione comunale perché voleva che l’appalto delle seggiovie fosse gestito da un altro funzionario. Io mi sono prodigato per fare tutti gli atti richiesti dalla Regione Campania e finalizzati anche al decreto di impegno di spesa che c’è stato.
Il mio ultimo atto sulle seggiovie è stata la determina di impegno spesa di tutte le somme sul bilancio pluriennale. E l’ho fatto con grande senso di responsabilità, anche se una parte dell’Amministrazione aveva inoltrato una Pec dove diffidava il sottoscritto dall’assumere qualsiasi atto sulle seggiovie.
È un peccato per Bagnoli Irpino, perché le seggiovie sono il volano dell’economia».
A questo punto ingegnere potrebbe anche intervenire la Regione Campania con un commissariamento? D’altronde De Luca lo aveva prerannunciato.
«Io ritengo che sia l’unica soluzione. Allo stato non c’è ancora la nomina di un nuovo Responsabile. Non c’è neppure il bando. Il nuovo responsabile si deve prima calare in tutti quegli atti. Le assicuro che si tratta di un “mare” di atti. E che il conosco benissimo. Un altro funzionario, pur più capace di me, dovrebbe studiare tutti gli atti prima di partire con il Bando. Quindi si prevede, ottimisticamente, che il Bando possa partire verso giugno-luglio 2021. Ma forse andiamo anche più in là».
Ottavio GIordano (Primativvù)