Dopo la sentenza del Consiglio di Stato l’ultimatum del sindaco: “La società lasci le aree entro il 13 marzo”.
«I beni proprietà comunale occupati senza alcun valido titolo giuridico devono essere rilasciati entro e non oltre la data del 13 marzo 2018». L’Amministrazione Comunale di Bagnoli Irpino si riappropria del suo patrimonio riguardo le stazioni sciistiche, grazie alla decisione del Consiglio di Stato.
«Il Laceno – si legge in una nota del Comune – rappresenta un asset strategico per rilanciare lo sviluppo turistico, alberghiero, ricettivo ed economico di tutta l’Irpinia e l’Amministrazione Comunale continuerà ad operare al solo fine di garantire e tutelare gli interessi della propria comunità territoriale. Siamo fra i 25 Comuni aderenti al Progetto Pilota Alta Irpinia che prevede, fra gli interventi prioritari dal punto di vista turistico, la valorizzazione del complesso del Laceno. Per tale ragione, oltre alla valorizzazione dell’area del Lago e delle grotte del Caliendo, non si può prescindere dall’ ammodernamento totale degli impianti sciistici».
Questo il testo di una nota dell’amministrazione guidata da Filippo Nigro. «La decisione assunta dal Consiglio di Stato riconosce, in sostanza, che la Società ex concessionaria non ha alcun diritto di occupare strutture, terreni ed impianti di proprietà della comunità Bagnolese. Occupa senza alcun valido titolo giuridico beni di proprietà Comunale che deve rilasciare entro e non oltre la data del 13 marzo 2018».
Un ultimatum che Filippo Nigro presenta ai gestori delle seggiovie del Laceno, i quali avevano presentato ricorso al Consiglio di Stato per opporsi alla delibera del Comune di Bagnoli Irpino, anno 2009, in cui si chiedeva di non prolungare per altri 29 anni la concessione.
«Del tutto pretestuoso – afferma Nigro – ed infondate, infine, appaiono le rivendicazioni economiche alle quali si intendono subordinare e condizionare il rilascio dei beni comunali. Anche sotto tale profilo, nessun diritto compete alla Società Giannoni, la quale, peraltro, nel corso dei decenni non ha riconosciuto al Comune alcun vantaggio economico per i beni concessi, sfruttati ed utilizzati per conseguire utili esclusivamente privatistici. Nessun indennizzo spetta alla ex concessionaria per l’esecuzione dell’ordine di rilascio impartito dal Comune; la Società, all’opposto, come previsto dall’originaria concessione è tenuta a rilasciare in favore del Comune tutti i beni in sua detenzione in buono stato manutentivo».
Toni netti, e conclude: «L’Amministrazione Comunale vigilerà attentamente sul rispetto di tali prescrizioni ed agirà senza indugio ove gli impianti consegnati non siano in perfetto stato di conservazione e funzionamento. In futuro il comprensorio sciistico del Laceno non sarà utilizzato per fini e interessi privati ma sarà valorizzato e sviluppato ad esclusivo vantaggio dell’intera Comunità Bagnolese ed Irpina».