Per il Laceno da anni si succedono proposte e progetti. Il fatto vero è che da anni sono chiuse le seggiovie che d’estate o d’inverno trasportavano centinaia di persone l’ora. La loro chiusura che non è stata evitata intavolando un’intesa con la vecchia proprietà. Oggi c’è un pesante contenzioso che potrebbe bloccare finanche il finanziamento.
A ridosso delle elezioni si arriva con un assegno che sembra cancellare ogni problema. In realtà il tempo perduto fino ad oggi sarà difficile recuperarlo: centinaia di posti di lavoro sono andati perduti e migliaia di visitatori hanno preso altre strade. Ancora altri anni ci vorranno per costruire il nuovo impianto (che alcuni ritengono troppo grande e invasivo).
Una politica che tenesse conto davvero delle esigenze delle imprese locali avrebbe dovuto fare un passo alla volta e affiancare la nuova costruzione a quella esistente. Invece ora si fa una gara per l’impianto e non si sa ancora chi e come la gestirà. Intanto? La gente del posto: albergatori, fornitori di servizi, ristoratori, perdono clienti, rinunciano alla loro attività.
Il Laceno muore.
VIncenzo Ciampi (candidato per il Movimento 5S alle regionali 2020 in Campania)