Laceno Trekking ad un anno dalla fondazione

Arch. Nello Nicastro

Il turismo escursionistico, oggi, sta diventando una pratica cultural-ricreativo-sportiva sempre più diffusa, al punto che un sempre crescente numero di turisti sono attratti dalla possibilità di percorrere i sentieri e di associare ad un’attività fisica salutare la scoperta di paesaggi, l’incontro con la natura, con l’etnografia, con la cultura dei luoghi. Tale fenomeno e la domanda sempre più crescente da parte dei frequentatori della montagna ci hanno indotto a considerare la fondazione della nuova associazione. Ognuno dei soci fondatori già aveva alle spalle esperienze maturate in altre associazioni o enti e comunque dediti all’escursionismo in genere già da tempo, non solo nel territorio del Parco dei monti Picentini, ma anche in tanti comprensori campani e soprattutto in costiera amalfitana.

 La passione per la montagna e la voglia di conoscere nuovi orizzonti ci ha proiettato verso una crescita sostanziale sia a livello di esperienza che di professionalità. Crescita che ci ha condotto alla fondazione di “Laceno Trekking” attualmente affiliata al CSEN (Centro Sportivo educativo Nazionale) riconosciuta dal CONI. “Laceno Trekking”, come da Statuto, organizza escursioni e promuovere eventi culturali finalizzati alla tutela e la valorizzazione del patrimonio naturale, culturale, storico, artistico, e religioso, nonché degli usi, dei costumi e delle tradizioni popolari del nostro territorio.

Di sostegno al turismo, con la propria attività mira a favorire un migliore utilizzo del tempo libero e una fruizione ecosostenibile dell’ambiente; ad organizzare e promuovere attività sportive, didattiche e culturali, e attività formative nelle scuole e quant’altro sia utile a favorire la consapevolezza ambientale-naturalistica e la crescita tecnico-sportiva in età scolare.

Il nostro intento quindi è quello di far conoscere il territorio affinché si possano apprezzare sempre più la bellezza e la maestosità della montagna e della natura in generale, promuovendo nel contempo la cultura del benessere e dell’aggregazione.

Negli ultimi anni, lo abbiamo visto, letto e ascoltato da più parti: la montagna “va di moda”. E’ innegabile, infatti, che ci sia stato un aumento dell’interesse generale per tutto quello che riguarda la montagna.

“Andar per monti”, oggi, non è più soltanto una moda, ma diventa sempre più una necessità di stare bene con sé stessi e con il proprio corpo, rilassarsi per combattere i disagi psicologici legati allo stress della vita quotidiana e professionale condotta in città o nelle realtà più degradate. E’ un modo per scoprire piccoli angoli di mondo più o meno conosciuti, curiosare e riscoprire il piacere di muoversi lentamente, a piedi, e silenziosamente, per osservare e sentire cose che normalmente sfuggono alla percezione.

Recuperare il contatto con l’ambiente, ascoltare i rumori del bosco ed il soffio del vento. Vedere con occhi nuovi, saper cogliere i particolari ed i segni lasciati dall’uomo, all’insegna di nuove esperienze sensoriali e di un turismo sostenibile legato alla fruizione dell’ambiente naturale.

Il primo anno di attività della nostra associazione si è concluso in modo più che positivo con l’organizzazione di tantissime escursioni, e l’affiliazione di moltissimi soci, rivolgendo particolare attenzione al mondo scolastico e riscuotendo l’apprezzamento di tutti.

L’associazione nell’ambito delle sue attività, tra l’altro ha ripercorso tutti i sentieri esistenti sul territorio comunale sia montano che urbano, compreso quelli già segnalati dal CAI (Club Alpino Italiano), nonché sentieri storici mai segnalati, estendendosi anche ai comuni confinanti, procedendo al rilevamento degli stessi tramite GPS e al loro posizionamento su cartografia. Si sta conducendo la ricerca di sentieri di cui si è persa traccia al fine di ampliare la rete sentieristica, con l’intento di produrre una nuova e più ricca Carta dei sentieri del comprensorio “Laceno” redatta secondo le linee guida tecniche usate per la redazione delle moderne carte escursionistiche.

Si ha in programma la posa in opera della segnaletica orizzontale e verticale su tutti i sentieri rilevati, secondo gli standard dimensionali e dei colori previsti dalla L.R.n°2 del 20 gennaio 2017, che, pur se non ancora attuata, verrà resa presto operativa nella parte relativa alle caratteristiche che devono possedere i sentieri che andranno a far parte della Rete Escursionistica Campana, senza tralasciare l’indicazione tecnica di ogni sentiero ed il posizionamento di opportune tabelle riportanti indicazioni sintetiche come: tempo di percorrenza, dislivello, difficoltà, lunghezza, presenza di sorgenti, raccordi con altri sentieri..ecc.

L’Associazione ha per obiettivo l’effettuazione di corsi di orientamento in montagna e di guida turistica, orientati soprattutto alla valorizzazione dei beni naturalistici e storico-culturali del territorio a beneficio dei giovani di Bagnoli Irpino che vogliano impegnarsi in tale attività. Si ha intenzione di gestire strutture di accoglienza per effettuare i suddetti corsi, stage per vivere attivamente la natura e la cultura dei territorio, attività outdoor di arrampicata su parete attrezzata fissa, e perché no ipotizzare la gestione di un Parco Avventura o una zipline panoramica, dove gli escursionisti e le scolaresche possano mettersi alla prova e divertirsi con attività all’aperto.

Rientra nelle politiche della regione Campania: «sviluppare il turismo sostenibile», promovendo «la sentieristica e la viabilità minore» e valorizzandone, in particolare, le infrastrutture connesse.

Oggi a buon ragione l’escursionismo è diventato una risorsa fondamentale ed ecosostenibile per le aree che hanno il privilegio di avere montagne nelle vicinanze. Ce lo insegna tutto l’arco alpino. Lo hanno scoperto, per esempio, anche le attività ricettive della costiera amalfitana che, fino a pochi anni fa, avevano un turismo esclusivamente stagionale, da Pasqua ai primi di novembre, legato alla fruizione del mare in uno scenario naturale che ha pochi eguali al mondo. L’intuizione degli investitori amalfitani è stata di aver saputo sfruttare le altrettanto magnifiche risorse che la montagna alle spalle della costa offre, per portare all’80% sul totale delle presenze in albergo il turismo escursionistico.

Agerola, un paese una volta esclusivamente agricolo che viveva di pastorizia e sulla lavorazione dei suoi prodotti, ora ha risollevato la sua economia puntando quasi unicamente sul “Sentiero degli Dei”. Alberghi, ristoranti, negozi, salumerie, ecc., offrono pacchetti turistici legati a questo sentiero e gli escursionisti sono entusiasti persino di poter gustare “il panino degli Dei”.

Il Comune di Scala ultimamente ha concesso in comodato d’uso il vecchio rudere di Santa Maria ai Monti ad un’Associazione locale che lo sta utilizzando come rifugio e struttura ricettiva per i tantissimi escursionisti dei Monti Lattari.

L’idea di una economia circolare, cioè pensata per potersi rigenerare da sola, corrisponde a quella che è sempre stata l’economia di gran parte delle aree montane o interne, dove i cicli produttivi sono legati al rispetto delle risorse naturali e i mezzi produttivi mantenuti e riusati in continuo.

Molti paesi dell’Irpinia lo hanno compreso: Chiusano, Montella, Volturara, Ospedaletto D’Alpinolo, Summonte, ecc. hanno sposato progetti in tal senso, rilanciando sulla capacità attrattiva della montagna e sulla messa a sistema di tutte quelle potenzialità inespresse, per incrementare i flussi turistici nelle aree interne: escursionismo, reti sentieristiche, percorsi attrezzati per sport estremi, vie ferrate, zip line o Fly Line, ponti tibetani, parchi avventura ecc.

E’ un errore puntare su una economia che sfrutta un’unica risorsa, anche se pregiata. Lo sanno bene gli operatori turistici di Bagnoli Irpino che hanno vissuto una difficile congiuntura negativa negli ultimi anni quando è venuta meno la risorsa legata agli impianti sciistici.

Crediamo che lo sviluppo di una rete escursionistica locale debba, comunque, necessariamente accompagnarsi ad altre attività legate soprattutto alla storia e alla cultura del territorio di Bagnoli Irpino e non solo. La promozione dell’enogastronomia, la storia medioevale, le tradizioni, la flora e la fauna tipica, la coltura della castagna, la ricerca del tartufo, il provolone e il pecorino bagnolese, il fungo porcino, non possono restare fuori dagli obiettivi promozionale del Territorio di Bagnoli Irpino.

Sono sempre più i turisti che, oltre all’enogastronomia, scelgono di trascorrere una vacanza legata allo sport: sci, ciclismo, trekking, alpinismo, equitazione; per dare una scaletta delle priorità.

In tale contesto Bagnoli con il suo patrimonio paesaggistico, culturale, enogastronomico, storico ed artistico ha tutte la potenzialità per poter offrire accoglienza a condizione che si punti su itinerari, strutture ricettive e progetti che adottano un approccio ecologico, su un’offerta turistico/ricettiva di qualità basata sull’accoglienza.

Non eventi sporadici che si esauriscono in poche presenze all’anno, ma proposte turistiche differenziate con servizi benessere, spa, impianti sportivi indoor e outdoor che possano autoalimentare la promozione del territorio anche attraverso il passa parola tra i turisti stessi.

Un ecoturismo basato sul connubio tra turismo enogastronomico e turismo del benessere in un ambiente incontaminato come il nostro. Un turismo ecologicamente sostenibile, attento a ridurre il più possibile il proprio impatto sull’ambiente. Un turismo solidale, rispettoso della cultura e delle tradizioni dei luoghi e in grado di contribuire in modo concreto al benessere del territorio.

In tale contesto l’escursionismo può dare un contributo importante orientato al miglioramento della qualità della vita attraverso l’educazione ad una regolare attività sportiva, ed un contributo alla rinascita turistica di Laceno.

Va sempre ricordato, che un escursionista responsabile dovrebbe sempre utilizzare la Carta Escursionistica assieme alla bussola e all’altimetro per potersi orientare in montagna.

Infine, come regola generale, non bisogna mai avventurarsi da soli in montagna.

Se non si è sicuri delle proprie capacità di percorrere i sentieri autonomamente, è opportuno rivolgersi alle sezioni CAI o ad associazioni come la nostra che, in particolare, trasforma ogni escursione in vere e proprie lezioni all’aperto di botanica, di geologia, di storia locale.

Arch. Nello Nicastro


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