Leggendo le poesie dei ragazzi della terza media, mi son venute tante idee per la testa per le nostre montagne.
Primo abitare la montagna, vivere la montagna, significa non farla abitare solo ai turisti. Campeggi all’aria aperta permanenti, festival musicali, teatri letteratura tesi di laurea, attività culturali.
La montagna deve essere un luogo politico. Incoraggiando promozioni artistiche contemporanee e contribuendo ad un positivo sviluppo del territorio. La montagna come esempio di sinergia fra un insieme di differenti realtà operanti sul territorio, siano esse enti pubblici, associazioni no-profit, società private, liberi professionisti, semplici cittadini sensibili a tematiche quali salute e territorio.
La montagna deve essere un luogo dove sviluppo di una copertura di internet attraverso ponti radio, alimentati da fondi rinnovabili. Visione a distanza attraverso web-turismo di scorci paesaggistici ed anelli di passeggiate. Webcam di allerta incendi boschivi. Punti automatici di rilevamento passaggio animali selvatici il censimento della fauna ed osservazioni naturalistiche non invasive. Punti di richiesta soccorso escursionisti in zone senza adeguata copertura telefonica cellulare. Connessione per consulti medici virtuali di pronto soccorso.
La montagna deve essere un esempio di economia sostenibile e questo può realizzarsi grazie al rispetto delle regole, della legalità, del principio della trasparenza, del confronto reciproco e della collaborazione tra tutti i soggetti solo così si può creare un’economia forte e di qualità.
Le nostre montagne sono la nostra ricchezza, per questo dobbiamo tutelarla riuscendo ad integrarci con assoluto rispetto, per riuscire a fare questo bisogna agire su più fronti, sul fronte amministrativo, politico, progettuale, di promozione di marketing e di vendita dei nostri prodotti cosi da diventare un forte territorio.
La montagna come finalità all’allestimento di piccole biblioteche diffuse sui sentieri delle nostre montagne in modo che si possono coniugare le passeggiate al piacere della lettura di un libro.
La montagna, il bosco, il prato, possono esseri vissuti come un salotto naturale nel quale concederci di leggere un libro o sfogliare una rivista.
Basta cercare la cassetta dei libri liberi in montagna, aprirla scegliere un libro e immergersi nella lettura accompagnati dal fruscio dell’aria e dell’erba, dal cinguettio degli uccelli e al rumore dell’acqua. La montagna si sa, cambia le persone, le trasforma, una passeggiata tra i boschi di faggi e castagni sicuramente crea tranquillità interiore, aumentando la sensazione di sintonia con la natura. La lettura può completare questa trasformazione regalandoci emozioni straordinarie. La cassetta dei libri serve a dare la possibilità a chi ama la lettura di trovare in un luogo strano qualcosa da colpire il cuore. Saluti e buon anno.
Rocco Russo
(da Fuori dalla Rete, Gennaio 2022, anno XVI, n. 1)