Delle “rogazioni” ho parlato tutte le volte che se n’è presentata l’occasione, l’ultima volta nell’articolo sull’argomento “La fede, le devozioni e le epidemie” del 22 marzo u. s. . Nell’avvicinarsi delle tradizionali ricorrenze devozionali di “San Marco” con la benedizione delle sorgenti (25 aprile), della “Pietà” con la benedizione del paese (03 maggio) e delle “Apparizioni di San Michele Arcangelo” (a Bagnoli si dice semplicemente <l’Angelo>, con la benedizione delle campagne, l’ 08 maggio), desidero richiamare l’attenzione della comunità parrocchiale sul significato autentico delle stesse, oltre che invitare a viverle allo stesso modo di come abbiamo partecipato ai riti liturgici della Settimana Santa e del Triduo Pasquale, cioè collegandoci via web e unirci in preghiera all’orario stabilito.
Il momento difficile che stiamo vivendo a causa del COVID-19 impone al credente di riflettere sulle tradizioni di fede e di devozione che i nostri padri ci hanno trasmesse, di guardare e accogliere il loro esempio e testimonianza, di verificare la propria appartenenza alla Chiesa in base all’accoglienza della sua guida a vivere il culto.
Il ricordo delle Rogazioni, nel parlare comune, si manifesta sintetizzato spesso nell’ espressione “mangiare il panino con la ricotta”, cosa che avveniva realmente quando, dopo la processione penitenziale e la Santa Messa a <San Marco> o <alla Pietà> o all’Angelo>, chi con devozione aveva attivamente partecipato si rifocillava, ma era l’ultima cosa: prima si adempivano i doveri spirituali e alla fine si pensava anche alle necessità nutrizionali.
Le Rogazioni sono suppliche collettive di una comunità e la Chiesa le celebra da secoli nel Tempo Pasquale prima dell’Ascensione, mentre, le processioni penitenziali in conseguenza di epidemie, calamità naturali e simili, vengono sempre fatte quando queste accadono. In questo periodo tutta la nostra comunità, piccola cellula del mondo cristiano, in ascolto dei Pastori della Chiesa, è unita nella preghiera alle altre comunità e invoca Dio, la Madonna e i Santi protettori per la liberazione dal contagio presente. L’epidemia del COVID-19 richiama il credente a supplicare il Signore per la liberazione, anche chiedendo l’intercessione della Madonna e dei Santi.
Come celebreremo le Rogazioni 2020?
Anticamente la processione penitenziale partiva dalla Chiesa Madre per concludersi nelle chiese già dette, percorrendo strade che al massimo permettevano il passaggio di un carretto e non erano asfaltate come oggi; i nostri padri dietro a una croce percorrevano tali strade con fede, mentre noi oggi abbiamo tanta difficoltà a percorrere le stesse strade asfaltate pregando preceduti da una immagine sacra.
Della processione delle Rogazioni abbiamo il ricordo, di anno in anno più sbiadito, di quando nel 2010 fu riaperta la chiesa della Pietà e celebrammo le Rogazioni come da tradizione della Chiesa: processione penitenziale, benedizione del paese nel piazzale davanti alla chiesa e Celebrazione Eucaristica nel luogo sacro. Ma i tempi moderni non sono propizi per una celebrazione completa, per cui la processione penitenziale è esclusa.
Allora, considerando che per il “coronavirus” è proibito l’assembramento di persone, rispettando le indicazioni governative per combattere la diffusione del virus, avremo:
il 25 aprile ore 11 a San Marco: la Benedizione delle sorgenti e delle campagne con la Santa Messa;
il 03 maggio ore 11 alla Pietà: la Benedizione del paese usando il rito ecclesiale completo, uniti in preghiera come comunità.
Ovviamente se vogliamo che la preghiera di ognuno sia comunitaria, all’ora indicata bisogna ritrovarsi a pregare, anche se via web. L’8 maggio, inoltre, saremo davanti alla tv, uniti in preghiera nel Santuario di Pompei per la supplica alla Madonna o anche nel Santuario di Monte Sant’Angelo sul Gargano per supplicare San Michele di ottenerci dal Signore la stessa liberazione. Infine, ricordiamoci pure che tra pochi giorni saremo a maggio, mese particolarmente indicato per la devozione alla Madonna; davanti all’immagine della “nostra” Immacolata, preghiamo tutti insieme con la supplica che diciamo all’ <apertura> e alla <chiusura> della sua festa. Vi benedico uno per uno.
vs don stefano
FESTIVITA’ DI SAN MARCO: foto di repertorio
FESTIVITA’ DELLA PIETA’: foto d’epoca