La mostra realizzata presso il museo archeologico di Calatia – Maddaloni sarà visibile fino al 28 febbraio.
“L’antica arte dell’icona nel contemporaneo” è il titolo della mostra pittorica di arte sacra allestita dall’artista, di origini bagnolesi, Tommaso Nicastro, presso il museo archeologico di Calatia nel comune di Maddaloni (Caserta).
Le opere realizzate con tecniche antiche ma in chiave contemporanea saranno visibili fino al prossimo 28 febbraio. È possibile visitare la mostra tutti i giorni ad esclusione del martedì dalle ore 9:00 alle ore 20:00. La mostra sarà anche oggetto di itinerari didattici da parte di diversi licei artistici.
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L’Antica Arte dell’Icona nel contemporaneo
L’iconografia oggi in Occidente, ed in particolare in Italia, è stata riscoperta dal Concilio Vaticano II che ha compreso e recuperato la tradizione di una Chiesa indivisa, nel primo millennio della storia cristiana fino allo Scisma d’Oriente, ma anche per effetto della diaspora dei profughi russi, venuti in Europa, soprattutto in Francia, in due grandi ondate negli anni Trenta e Cinquanta. Questi profughi trovarono in Europa un terreno fertile dove poter tramandare, per paradosso, la propria cultura più genuina che in patria non potevano esprimere a causa della repressione bolscevica e stalinista. Questo ha consentito una riscoperta dell’icona sia come mezzo di preghiera, che come opera d’arte in diversi paesi Occidentali.
In Italia, in particolare, negli ultimi quarant’anni sono sorte varie scuole d’iconografia inizialmente guidate da maestri bizantini di scuola russa, che successivamente ha consentito a molti artisti-iconografi italiani, di creare delle vere e proprie botteghe per la pittura d’icone, con uno stile originale, tenendo conto dei canoni della tradizione bizantina.
Oggi le icone stanno ritornando nelle chiese, non solo come arte decorativa ma soprattutto per il loro carattere mistico, e nel contempo suscitano una forte attrazione anche per molti non credenti, probabilmente per la genuinità della loro arte, a tal proposito nel medioevo il monaco Teofilo diceva che “un’arte raffinata, già provoca una trascendenza spirituale”.
È grazie a queste botteghe che ho potuto sperimentare l’ antica tecnica delle icone, ormai già da quindici anni, ed è diventato il mio principale linguaggio artistico.
Cerco di approfondire attraverso lo studio, della storia dell’arte, dei canoni bizantini, e contemporaneamente le sperimentazioni tecniche, il disegno (principale fondamento), la tempera all’uovo, l’affresco e l’encausto, per poter esprimere nel contemporaneo uno stile legato alla tradizione.
Tommaso Nicastro