L’estate resta in cattedra. A quando un primo break?

di Michele Gatta

La situazione meteorologica vede la nostra penisola interessata da un campo di alta pressione che ha portato stabilità e molto caldo soprattutto sulle regioni settentrionali, la Sardegna e le regioni centrali tirreniche. Lo schema barico, a livello sinottico, si confermerà anche per la prossima settimana. Cambia invece la caratteristica dell’alta pressione. Avremo un maggior interessamento dell’anticiclone delle Azzorre che sostituirà, in parte, quello africano.

Le conseguenze quali saranno?

Se in questo fine settimana avremo un abbassamento delle temperature, favorite da correnti nord-orientali, dalla giornata di martedì 2 luglio le temperature avranno una nuova, ma più contenuta, ripresa. Passeremo da un clima torrido, ma secco, che ci ha interessato in questa settimana, ad un caldo – umido che porterà un pò di disagio, soprattutto nelle ore pomeridiane. Proprio per questo non escludiamo qualche instabilità pomeridiana sui rilievi dell’appennino, sebbene a macchia di leopardo.

Il nord-Italia, invece, sarà raggiunto da un flusso occidentale che porterà manifestazioni temporalesche sulle zone alpine in sconfinamento alle pianure adiacenti. Il trend meteorologico potrebbe subire, finalmente, un primo cambiamento proprio verso la fine della prima decade del mese di luglio. L’alta pressione delle Azzorre potrebbe spostarsi nel vicino Atlantico e favorire un afflusso di correnti fresche dalla penisola scandinava verso il mediterraneo centrale e l’Italia.

Potremmo trovarci in presenza di un primo break estivo?

Obiettivamente è troppo presto per dare una discreta affidabilità a tale ipotesi. Lo capiremo nei prossimi giorni quando, puntualmente, vi proporremo i consueti aggiornamenti.

Michele Gatta

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