L’ex Lanificio Gatti a Roma è un gioiello tutto da scoprire

L’ex Lanificio Gatti a Roma è un gioiello tutto da scoprire

In via Prenestina 940 a Roma, uno tra i più importanti e geniali progettisti italiani dell’era moderna, Pier Luigi Nervi, costruiva, su commissione del commendatore Giuseppe Gatti, uno stabilimento industriale, il Lanificio Gatti.

A guardarlo l’attuale complesso commerciale che oggi ospita Decathlon, un importante negozio sportivo, non sembra possedere le caratteristiche tipiche delle grandi costruzioni mozzafiato a quanti le ammirano. Non ha le volte immense, non ha i pilastri che, alti e slanciati, si irraggiano nel solaio del soffitto per diramare i propri fasci, non ha le grandi aree dove poter godere e sentire la presenza del divino e dove poter ammirare le performance sportive. Nell’aula Paolo VI e nel Palazzetto dello Sport, si avverte in pieno la presenza del genio che ha progettato l’opera: l’ing. Pier Luigi Nervi. Ma cosa centrano l’aula Paolo VI e il Palazzetto dello Sport con l’ex Lanificio Gatti?

Tutto, perché sono proprio Pierluigi Nervi e Carlo Cestelli Guidi che nel 1951 progettano e realizzano l’importante complesso industriale che, ancora oggi,  custodisce nel sotterraneo la prima applicazione del celebre “solaio a nervature isostatiche”: il famoso modo di costruire (l’aula Paolo VI, più nota come “Aula Nervi”  ne è il massimo esempio) che ha reso Nervi celebre nel mondo.

Il delizioso disegno tracciato dalle nervature che si diramano a fungo dai pilastri non ha solo funzioni decorative (qui la genialità), il ricamo corrisponde al naturale andamento della linee di forza (le cosiddette linee isostatiche di flessione, come direbbero i tecnici) quando vengono sottoposte ad una certa sollecitazione. Nervi, uno tra i primi al mondo, rivoluzionò il concetto dell’architettura e della scienza delle costruzioni, arrivando a progettare l’edificio, qualsiasi edificio, come un organismo unitario; il suo approccio sperimentale lo portò a soluzioni rivoluzionarie  specialmente riguardo a materiali e tecniche costruttive (inventò e brevettò nel 1939 il cemento armato prefabbricato, che ancora oggi si utilizza). L’ex lanificio Gatti, è un vero gioiello.

Oggi i suoi pilastri, le sue nervature, il suo essere opera di un grande dell’architettura e dell’ingegneria mondiale  aspettano solo di mostrarsi al pubblico.  Grazie alla sinergia fra il V Municipio di Roma e la proprietà dello stabile, il solaio dell’ex Lanificio Gatti nei mesi scorsi è stato mostrato per la prima volta agli studenti universitari. Chissà che in futuro tutti possano ammirare quest’ opera realizzata da un genio riconosciuto a livello mondiale. GT

(da Fuori dalla Rete Marzo 2025, anno XIX, n. 1)

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