Lifeline

di Luciano Arciuolo

Nel Maggio del 1939 la nave “Saint Louis” partì da Amburgo (nel Nord della Germania) per portare lontano dalle persecuzioni naziste un migliaio circa di ebrei. La nave viaggiò alla volta di Cuba ma, quando arrivò nelle vicinanze dell’isola caraibica, le autorità locali le negarono lo sbarco. All’epoca nessuno voleva accogliere gli ebrei in fuga.

Anche le autorità statunitensi negarono il permesso di sbarcare e lo stesso diniego la “Saint Louis” ricevette dal Canada.

Così essa tornò indietro, verso quella Europa che per gli ebrei era sinonimo di discriminazioni, retate, sparizioni, morte. E, quaranta giorni dopo, approdò ad Anversa, in Belgio, che, all’epoca, era ancora un paese libero.

Alla fine gli ebrei fuggitivi furono accolti da Francia, Olanda e Belgio. Ma quasi un terzo di essi, a causa delle successive vicende belliche, morirono comunque nei campi di concentramento nazisti.

Il viaggio a vuoto della “Saint Louis” fu il prologo della grande tragedia che, pochi mesi dopo, si sarebbe abbattuta sull’Europa e sul mondo: la seconda guerra mondiale e il suo bilancio terribile di decine di milioni di morti. Anche allora il mondo era alle prese con i postumi di una grave crisi economica; anche allora si individuava un nemico esterno (gli ebrei) cui attribuire la colpa delle condizioni di vita. Tutto come oggi.

Ebbene: questa storia, per quanto lontana e dimenticata, ricorda molto quella della “Lifeline” e delle altre navi, con circa mille migranti africani a bordo, che nessuno vuole.

Il primo problema in tutto ciò, però, è che nel frattempo sono passati quasi ottanta anni; c’è stata una guerra mondiale (appunto); il mondo ha assistito inerme, e quindi complice, a tante altre barbarie.

Il secondo problema è che nessuno ha imparato niente da quella storia e da quelle che sono venute dopo (ammesso che qualcuno, tra i responsabili politici europei e italiani, quella storia, e quella più generale e con la esse maiuscola, l’abbia mai letta, tra un comizio delirante e l’altro, tra un rutto fascio-leghista e l’altro, tra un tweet 5 Stelle e l’altro).

P. S. Da un mese siamo costretti a parlare solo di migranti e, francamente, non se ne può più. E’ una scelta precisa del governo e del fascista Ministro dell’Interno. Dove sono finiti il superamento della legge Fornero, il reddito di cittadinanza, la Flat Tax? Davvero i migranti sono l’unico problema italiano? O, più semplicemente, si vogliono far dimenticare le promesse elettorali, nascondendo che esse, di fatto, sono irrealizzabili e che gli italiani sono stati presi in giro?

Luciano Arciuolo


ebreiLifilineluciano arciuolomigrantiSaint Louis