Con l’inizio di un nuovo Anno Liturgico il credente si prepara a rivivere la storia della nostra Salvezza attraverso i misteri della vita di Gesù e di Maria. Proprio Maria è la prima guida nel prepararci ad accogliere il Salvatore. Giovanni Battista è il secondo grande personaggio a indicarci una via pratica e reale su cosa e come fare tale preparazione. Infine ci sono i profeti che ispirati da Dio snocciolano per noi i tanti aspetti della nostra esistenza quotidiana nei quali raddrizzare i sentieri, spianare i colli, colmare le valli per essere pronti ad accogliere Gesù.
Ecco l’Avvento, tempo di attesa, di preparazione, di conversione!
Il giorno dell’Immacolata, ho esortato la mia comunità a invocare dalla nostra Mamma celeste la grazia di “accordare il culto con la vita”, di esprimere nei fatti che essere figli e devoti di Maria Immacolata vuol dire, tra l’altro, presentarci a Lei, tributarle il nostro culto e devozione non da soli, ma accompagnati dai nostri fratelli e sorelle compagni di vita, che amiamo e perdoniamo, dai quali siamo amati e perdonati, coi quali percorriamo insieme il cammino della vita con tutte le difficoltà e asperità che la vita comporta.
Questo pensiero in questo Natale e per l’anno nuovo è l’oggetto del mio augurio, il senso profondo della mia guida pastorale, del mio essere sacerdote e parroco tra voi e per voi. Il migliore grazie e augurio restituito sarà quello di un impegno condiviso a sentirci insieme figli e fratelli nella famiglia bagnolese di Maria Immacolata.
Vi benedico
vs don Stefano