Si avvicina il recupero di uno dei gioielli architettonici di Bagnoli. Un progetto di recupero del complesso monumentale di San Domenico è stato recentemente candidato dall’Amministrazione Comunale presso il Ministero della Cultura per i fondi dell’ otto per mille dell’ imposta sul reddito delle persone fisiche a diretta gestione statale Legge 20 maggio 1985 n.222 – Anno 2023.
A darne la notizia in anteprima, attraverso la sua pagina facebook, è l’architetto Gerardo Nappa, che ha redatto il progetto e che da anni si “batte” perché il complesso monumentale di San Domenico ritorni al suo antico splendore.
“L’intervento di “Restauro del chiostro e Convento del complesso monumentale di San Domenico” – esordisce l‘architetto Gerardo Nappa – non sarà un semplice restauro, ma un cantiere della sperimentazione, una scuola di arti e mestieri; un cantiere unico per le tecniche all’avanguardia applicate, per l’attenta progettazione, per le scelte che verranno introdotte nel superamento delle barriere architettoniche e per la sicurezza in genere.
Per quanto riguarda nello specifico il restauro del Complesso di San Domenico, lo stesso rientra tra la categoria “Conservazione di beni culturali”. Il bando prevedeva che i progetti finanziabili erano quelli rivolti al restauro, alla valorizzazione, alla fruibilità da parte del pubblico dei beni immobili di proprietà pubblica dello Stato e che abbiamo un vincolo posto dalla Soprintendenza, tutte caratteristiche presenti per l’importante opera di Bagnoli Irpino. Speriamo bene, sono fiducioso”.
Ottimista il Sindaco Filippo Nigro che in questi mesi ha lavorato in sinergia con l’Ufficio Tecnico del Comune di Bagnoli Irpino per preparare la documentazione necessaria per presentare il progetto. “Il complesso di S. Domenico, una delle strutture architettoniche più importanti del paese, rappresenta gran parte del nostro patrimonio culturale. Abbiamo sempre pensato che la promozione culturale del territorio favorisce la possibilità di ricadute economiche ed opportunità sociali, in quanto può contribuire ad incrementare in maniera significativa i flussi turistici. In altre parole , bisogna rimodulare in sistema l’arte e la cultura, interpretandole non solo come espressione della spiritualità umana, ma anche come attivatori di efficaci sinergie economiche. Per queste ragioni, pensiamo che il recupero del nostro patrimonio artistico e culturale sia un obiettivo da perseguire. Anche perché attorno a questi temi è legata la storia e dunque l’identità del nostro popolo. A questi fini è legata la nostra richiesta di contributo a valere sulla quota dell’otto per mille sul reddito delle persone fisiche a diretta gestione statale per il 2023: lavori di completamento delle opere di valorizzazione e restauro del chiostro e convento di S. Domenico. Opere di restauro conservativo ed estetico dei parametri decorativi ”
Giulio Tammaro