Negli anni ‘80 la famiglia Bertocchi ebbe una fantastica intuizione: poter sciare anche senza neve. Nacque così il Neveplast. Inizialmente non ebbe molto successo ma con l’aumento della domanda sugli sport outdoor e con i cambiamenti climatici, all’inizio degli anni 2000 , la tendenza si invertì .
Negli USA sono decine le stazioni invernali che danno la possibilità agli appassionati di sciare tutto l’anno e alcuni atleti hanno cominciato ad allenarsi anche su questo nuovo e rivoluzionario “Tappeto”.
Proprio per questo abbiamo deciso di sperimentare questa nuova possibilità .
Dal 12 di luglio sarà disponibile presso il nostro Resort una “Pista Scuola” dedicata ai più piccini , l’unica in Abruzzo .
In questo modo i bambini e le bambine potranno approcciare uno sport, normalmente ostico per le basse temperature , in modo sicuro e divertente con l’ausilio di un maestro di sci o di snowboard .
Articolo segnalato da Luca De Marco (dalla pagina fb Pescocostanzo Vallefura)
ANNOTAZIONE SU FACEBOOK DEL PROF. NELLO PARENTI
Questo articolo mi dà lo spunto per un ricordo personale. Una foto in cui ci siamo io, i miei fratelli Luigi e Gildo e mio nipote Antonello, figlio di mia cugina Lisetta; alle nostre spalle le prime piste da sci in plastica.
Era l’anno 1968, mio padre era Sindaco di Bagnoli e stava avviando con l’Ing. Giannoni la stazione sciistica invernale del Laceno. In quel periodo andammo con tutta la famiglia in vacanza a Torino per una settimana, a spese nostre naturalmente, o meglio, ospiti di mia cugina Lisetta che lì insegnava e lì abita tuttora. In una settimana vedemmo i posti più belli di Torino, salimmo sulla Mole, visitammo il Palazzo Reale, Superga, il Valentino, Venaria ed altro. Una mattina mio padre ci portò a visitare la Fiera della Montagna (e chissà perché mio padre accetto l’invito della nipote proprio in coincidenza con questa manifestazione!!!) dove veniva esposto quanto di più moderno vi fosse, per i tempi, nel campo degli impianti e delle attrezzature sportive invernali. Mio padre raccolse informazioni sulle piste in plastica, che aveva intenzione di introdurre a Laceno come attività estiva; c’è da dire che, a quei tempi, la tecnologia delle materie plastiche non era molto avanzata, il principale difetto che veniva riscontrato dagli sciatori, che si esibivano e sperimentavano la pista, era una limitazione della velocità nella discesa, ovvero la plastica non aveva la stessa scorrevolezza della neve o del ghiaccio per cui gli sciatori si sentivano frenati. In ogni caso , anche se ancora in fare sperimentale, l’idea era buona per sfruttare anche d’estate gli impianti che Giannone stava realizzando a Laceno. Purtroppo però il mandato di mio padre finì nel 1970 e non se ne fece più niente.