Si stanno tenendo on line (con collegamenti da diverse regioni come Sardegna, Liguria, Basilicata, Campania, Lazio e Sicilia) i corsi di formazione per Operatori di Marketing culturale e di Turismo Integrato (OMCTI), promossi da Formatemp E-Work e Forma Service, i quali progetti sono curati da Fernanda Ruggiero, docente del corso e consulente di Nuovi Turismi. Le discipline sulle quali si adoperano e si misurano, con dedizione, una quindicina di giovani sono: i marchi di qualità italiani, alberghi diffusi, web marketing, progettazione turistica integrata in particolare sport natura, costituzione di società e cooperative, cineturismo, organizzazione eventi e comunicazione.
La comunicazione del territorio è dunque al centro del dibattito condotto dal giornalista Armando Lostaglio. “Essa rimane fra le priorità di una comunità” asserisce Durdica, derivando dal latino cum=con e munire=legare, mettere in comune, aggregare. È un fenomeno complesso ma che permette di trasmettere informazione in modo diretto, semplice ed efficace.
La comunicazione, sempre in continuo mutamento – è passata dalla sola stampa alle informazioni su mezzi tecnologici – è ormai parte di noi, ne veniamo a contatto quasi inconsapevolmente ma è grazie ad essa che possiamo far emergere quell’atto, chiamato sponsorizzazione, che tanto ci è caro nei confronti dei nostri borghi. La tecnologia, oggi, ci permette di coinvolgere un pubblico sempre più ampio e non prettamente legato al territorio. “Ecco che qui cresce l’importanza della valorizzazione delle nostre tradizioni e della nostra cultura, da poter trasmettere ai visitatori, suggerendo e presentando i luoghi a noi più cari con una corretta informazione nel sistema turistico-culturale” sostiene Francesca. E intanto veniamo subissati da notizie e immagini in ogni momento della giornata, siamo addirittura influenzati nelle nostre scelte quotidiane, “Ecco perché una corretta informazione resta molto importante nel settore turistico” testimonia Eufemia.
Ogni realtà dovrebbe investire maggiormente nella comunicazione al fine di promuovere al meglio le bellezze e gli attrattori del proprio territorio, facilitando così le opportunità di crescita occupazionale onde evitare lo spopolamento dei nostri borghi attirando giovani professionisti.
“Sono tante le potenzialità del mio paese (in Basilicata) nonostantel’emergenza sia tangibile sotto molti punti quali lo spopolamento, l’emigrazione, l’arrendevolezza giovanile”, esprime la corsista Mariangela, “per questo dobbiamo puntare sulla diffusione delle nostre conoscenze e competenze”.
“La necessità di comunicare per noi abitanti dell’Alta Irpinia” afferma Angelica “ è fondamentale perché siamo nel cuore dei Monti Picentini arroccati sulle montagne, isolati e poco conosciuti, dove la comunicazione interna, da parte degli abitanti più attivi socialmente, avviene quasi esclusivamente aggregandosi alle varie associazioni. Quindi una comunicazione efficace e chiara è il perno essenziale per chi intende promuovere lo sviluppo e valorizzare la ricca cultura dei nostri borghi rurali, evidenziando la conservazione delle tradizioni tipiche”. Tutto questo non è possibile se non si attua la valorizzazione del territorio attraverso un’approfondita conoscenza storica. Per comprendere a fondo i processi storici, si deve ricercare quell’identità composta nei luoghi e nei personaggi che abbiano avuto un’importanza specifica in quel contesto, in modo da individuarne l’anima e valorizzare quelli ciò che resta invisibile. “La storia è dunque la tutela del nostro immesso patrimonio culturale” sostiene Michela. Proprio per questa neccessità di conoscere e vivere personalmente la storia dei luoghi, nasce il turismo esperienziale, il modo in cui il visitatore si confronta con le comunità che visita. Il patrimonio di una destinazione non è rappresentato solo dai suoi luoghi fisici, ne fanno parte anche elementi immateriali quali la cultura e le tradizioni. La comunicazione gioca un ruolo chiave nell’attirare l’attenzione, creando un viaggio “emotivo” nell’immaginazione della persona ancora prima che questa parta, è su questo principio che si basa il web marketing turistico: “Il viaggiatore visita un luogo non solo per vedere qualcosa, bensì per vivere una nuova esperienza in tutta la sua complessità” dichiara Francesco.
Bisogna raccontare la propria destinazione con doveroso impegno; ogni luogo di interesse dev’essere fruibile nella maniera migliore e reso accessibile a un livello più metafisico. Un museo splendido rimane vuoto, se non viene fatto conoscere, la destinazione che non sa raccontarsi è destinata a essere dimenticata.
Ecco che comunicare rimane di primaria importanza, anche attraverso i social o mediante un sito web efficace, con l’identica priorità dedicata alla gestione del luogo stesso, rendendo tutti protagonisti del territorio consentendo aggregazioni giovanili in grado di stimolare l’operatività degli enti territoriali.
Durdica Bacciu, Francesca Meloni, Eufemia Telesca, Mariangela Re, Angelica Boccia, Michela Metallo Francesco Iannì.
(da Fuori dalla Rete, Novembre 2020, anno XIV, n. 5)