Vedere un orto in campagna è sempre piu’ comune.I vantaggi sono tantissimi e non solo per il nostro portafoglio.
L’orticultura puo’ essere praticata a vario livello e con intensità culturali diverse.Ogni contadino che si rispetti ha un proprio orto, anche solo con poche piante. L’orto è stato da sempre fonte di approvvigionamento della famiglia contadina, sopratutto quando si praticava un’agricoltura di sussistenza piuttosto che imprenditoriale. Nel dopoguerra in poi i vari agricoltori italiani si sono specializzati nella coltivazione di una o poche colture con il fine di industrializzare la produzione e quindi la vendita, ricavandone cosi un reddito più o meno cospicuo e costante.
Esistono vari livelli di orticultura: Gli orti urbani, gli orti sociali, gli orti collettivi, gli orti didattici.
Nell’agricoltura non professionale, categoria in cui rientra l’orto urbano, il prodotto è destinato all’autoconsumo, viene praticata in appezzamenti di terreno di piccole o piccolissime dimensioni meno di cento metri quadri e gli ortaggi vengono spesso coltivati insieme ad alberi da frutto.La funzione produttiva dell’orto, si suddivide in tre principali caratteristiche, integrare il reddito, disponibilità di alimenti freschi di cui si conosce il processo produttivo, valorizzazione, mantenimento e conservazione di ortaggi tipici del territorio.
L’orto assume una funzione ricreativa un vero e proprio hobby, con benefici per il corpo (attività fisica all’aria aperta ) e per la mente è rilassante (ve lo dice uno che tutti i giorni lavora nell’orto).
L’orto assume anche una funzione ecologica-ambientale in quanto migliora il microclima attraverso il processo evapo-traspirativo, e riciclaggio dei rifiuti organici che vengono usati come ammentanti del terreno orticolo.
L’orto assume anche funzioni sociali creando occasioni di incontro e di scambio, l’orto può diventare veicolo di aggregazione sociale, confronto fra generazioni e culture diverse. Funzione didattica, orto per bambini, imparare la manualità sono orti allestiti per iniziativa degli istituti scolastici (materne incluse) e destinati all’attività diretta dei bambini. Attraverso questa attività, i bambini imparano a conoscere la natura ed i suoi ritmi (trasformazione del seme,ciclo delle stagioni ecc.ecc.), imparano a riconoscere le specie di uso comune e comprendono l’importanza dei cibi. Si abituano a lavorare in gruppo, sviluppano nuove abilità e attitudini, si assumono dei compiti e delle responsabilità e svolgono attività fisiche stando all’aria aperta.
MIO NONNO RIPETEVA SPESSO CHE LAVORARE LA TERRA E’ IL MESTIERE PIU’NOBILE, PERCHE’ E L’UNICO CASO IN CUI BISOGNA SPESSO INGINOCCHIARSI, RIPETO INGINOCCHIARSI, SENZA MAI PERDERE L’ONORE, RIPETO PERDERE L’ONORE………RIPETO L’ONOREEEEEE.
Coltivare l’orto può dare una seconda opportunità,può essere il modo e l’occasione per riprendere in mano la propria vita. L’orto diventa una strumento per migliorare la vita di ognuno di noi, e grazie alla sua semplicità e la chiave di volta per la cura delle persone e della comunità.
L’orto è lo scenario ideale in cui guarire i disagi del corpo e dell’anima. L’orto è importante per comprendere, sin da piccoli, l’origine del cibo, il modo per produrlo da se, aumentando la sicurezza alimentare e creando un ambiente e una comunità piu sana.
Un tempo si diceva che l’agricoltura fosse un mestiere faticoso e poco nobile, si usava dire “la terra è bassa”. Oggi la situazione e imprevedibilmente ribaltata, un fazzoletto di terra da coltivare è diventato una specie di status symbol.
Fate e fare l’orto come strumento di educazione alimentare. Fare l’orto come strumento di educazione fisica. Fare l’orto come strumento di educazione ambientale, fare l’orto per conoscere le stagioni, fare l’orto per imparare la matematica. Dedicarsi all’orto ci avvicina alla natura,e a tutelare le nostre tradizioni.
L’orto? UNA QUESTIONE DI FILOSOFIA E DI POLITICA.”Dio FU IL PRIMO A PIANTARE UN ORTO.”
Un saluto da un amante della terra …….terra
geometra ROCCO RUSSO