Dal 29 giugno servirà la Chiesa guidando la parrocchia della Basilica papale di San Pietro in Vaticano.
Padre Agnello Stoia è stato nominato parroco della basilica papale di San Pietro in Vaticano. Il religioso 54enne nato a Pagani e cresciuto a Nocera Inferiore, dal 29 giugno servirà la Chiesa nella parrocchia forse più importante, ma anche più invisibile, del mondo. Il figlio di san Francesco d’Assisi è stato, infatti, chiamato a guidare la comunità di San Pietro.
Un incarico importante che lo vedrà lavorare gomito a gomito anche con il Vicario generale del Papa per la Città del Vaticano, ovvero un altro figlio di san Francesco, il cardinale Mauro Gambetti. Padre Agnello fino a qualche giorno fa ha curato le anime della parrocchia dei Santi Apostoli nel centro storico di Roma.
Padre Agnello Stoia
La sua vocazione è maturata all’ombra del convento di Sant’Antonio a Nocera Inferiore, dove ha mosso i primi passi e dove è tornato la settimana scorsa per il Capitolo provinciale. Si è formato ed ha vestito l’abito dei Frati minori conventuali. Ha girato l’Italia, e non solo. Il suo cuore è a Montella, nel convento di San Francesco a Folloni, dove è stato 19 anni e dove ieri è ritornato per festeggiare i “90 anni di Nannina una delle veterane della Piana di Folloni e di san Francesco”, prima di rituffarsi nella vita romana e iniziare il suo ministero in San Pietro.
“E’ stata una giornata molto lunga ed intensa. Risvegliarsi stamattina a Roma dopo un lungo viaggio da Nocera, dopo il Capitolo provinciale, e stasera dormire nel profondo silenzio del convento di Montella: un ping-pong tra la Campania e il Lazio nello spazio di poche ore e di tanti Km”, spiega sul suo profilo Facebook.
Nel post racconta del pranzo a Roma con alcuni amici poveri, preparato dalle mamme di alcuni ragazzi del catechismo. La partecipazione all’insediamento di “fra Mauro del suo titolo cardinalizio del Santissimo Nome di Maria al foro Trajano. Per amicizia nei confronti di fra Mauro, certo, e del Rettore del Santuario mariano, padre Romano Matrone. E poi sono anche il Priore dell’Arciconfraternita del Santissimo Nome. Tanti motivi per non mancare”.
Ieri matina l’ultima Messa “come parroco dei Santi XII Apostoli, dopo circa otto anni di ministero pastorale” per annunciare che “dal 29 giugno prossimo sarò parroco della Basilica di san Pietro in Vaticano”. Un momento che l’ha visto circondato da tanti suoi confratelli e dai parrocchiani a “cui abbiamo dato un biscotto a forma di agnello”.
Nel pomeriggio il ritorno a Montella: “Vado a dormire sereno e sazio di quanto bene il Signore ha fatto scorrere. Soprattutto per il bene passato attraverso il cuore e le mani di chi ha operato nel silenzio perché tutto si svolgesse nel migliore dei modi”.