Il circolo socio-culturale “Palazzo Tenta 39” nasce nell’autunno del 2007 per iniziativa di un gruppo di cittadini bagnolesi. La fase costituente si svolge nello storico Palazzo della Tenta (da cui il nome del Circolo) in Corso Garibaldi al n. civico 39. Si tratta di un edificio dalle profonde radici e dai tanti significati simbolici, oggi sede della biblioteca e della Pro Loco, e nel recente passato anche della pinacoteca comunale.
Il Palazzo è sorto intorno al 1300 come sede del Delegato Reale, essendo stato Bagnoli dichiarato demanio regio; fu successivamente riattato dai Cavaniglia nel 1500 per impiantarvi una tintoria per l’industria tessile, attività artigianale all’epoca molto fiorente nel paese (rinomata ed apprezzata in tutta la provincia la “pezza bagnolese”). Fu acquistato successivamente dal Comune (1606) e da allora ne divenne la sede municipale fino all’anno 1997.
Il Circolo, a-partitico ed a-confessionale, si propone come luogo di riflessione, di elaborazione culturale e di proposta al fine di confermare e rafforzare le idee e le esperienze che hanno segnato positivamente la storia delle comunità dell’Irpinia poste in relazione a quelle nazionali ed internazionali.
Un laboratorio dove possano nascere e si possano raccogliere idee, proposte e svilupparsi analisi e progetti. Un circolo dove progettare il futuro delle Aree Interne
Oggi cercheremo di capire meglio cos’è e cosa fa, parlando con il Presidente dell’Associazione, Giulio Tammaro.
Salve Presidente, prima di tutto grazie per la disponibilità e per aver trovato il tempo per questa intervista. Io partirei dalle origini.
Come nasce la vostra associazione, quando e perchè?
L’associazione “Palazzo Tenta 39” nasce nell’autunno del 2007 per iniziativa di un gruppo di cittadini bagnolesi e prende il nome dallo storico Palazzo della Tenta, oggi sede della Pro Loco e della Biblioteca comunale. Il numero 39 indica il civico del palazzo in cui è avvenuta l’assemblea fondativa del Circolo.
Lo spirito di Palazzo Tenta 39 è racchiusa in questa frase: “ … Persone animate dal desiderio di voler mettere in discussione i propri convincimenti dal (libero e civile) confronto con le altrui certezze “.
Il mio percorso invece è iniziato con la nascita dell’associazione anche non essendo uno dei soci fondatori. Allora scrivevo per il giornalino parrocchiale e attraverso le pagine de “La Parrocchia” accolsi con favore la nascita di questo nuovo circolo culturale. Alcuni giorni dopo l’uscita del giornalino ricevetti una telefonata da Mimmo Nigro, all’epoca presidente del circolo, che oltre a congratularsi per il mio articolo mi invitava a partecipare alla nascente associazione. È iniziata così la mia avventura a Palazzo Tenta 39… con un articolo di giornale.
Quali sono le principali attività e a chi sono rivolte?
Le attività dell’associazione spaziano da quelle specificatamente culturali, con l’organizzazione di conferenze e convegni di approfondimento tematico, al patrocinio di mostre e rassegne varie, fino alle attività sociali e ricreative. Negli anni poi è cresciuto moltissimo il nostro ruolo nel campo dell’informazione attraverso il sito web ed il giornalino.
Il nostro bacino d’utenza è innanzitutto rappresentato dagli aderenti al Circolo, che ogni anno ci sostengono in questo progetto, e poi da tutta la comunità locale (e non solo), provando a coinvolgere attivamente le persone nelle nostre iniziative, facendoli sentire parte attiva, attori e protagonisti della nostra collettività, del nostro tempo.
Quali sono state le iniziative che avete portato avanti negli anni e quali quelle di cui siete più orgogliosi?
Su tutte il sito internet www.pt39.it ed il giornalino “Fuori dalla Rete”. La piattaforma digitale, con i suoi circa 800 contatti giornalieri, è il nostro fiore all’occhiello. Cerchiamo di fare un’informazione che sia di qualità ed allo stesso tempo dare a tutti i bagnolesi la possibilità di far sentire la propria voce, di esprimere liberamente la propria opinione.
Nel corso degli anni la nostra piattaforma on-line e le pagine social dell’associazione sono diventate una sorta di piazza virtuale (ed i bagnolesi sono molto affezionati alla piazza, ai suoi ritmi ed alle sue regole), un punto di riferimento per tutti coloro che vogliono tenersi aggiornati su ciò che accade a Bagnoli, soprattutto per i tanti bagnolesi chi vivono fuori paese. Anche il giornalino nel corso degli anni è diventato un punto di riferimento, in ogni numero cerchiamo di approfondire argomenti di stretta attualità, attraverso editoriali ed interviste, senza tralasciare l’aspetto storico-culturale.
Personalmente sono orgoglioso di tutte le iniziative realizzate nel corso di questi anni. Penso alle tante conferenze tematiche; alle Invasioni Digitali, dove abbiamo fatto conoscere Bagnoli a tante persone provenienti da tutta la Regione; ai convegni sull’avifauna del Laceno e sul lago Laceno; alle varie edizioni del concorso “La vacca di fuoco” a cui hanno partecipato artisti provenienti da tutte le regioni del sud Italia; ai laboratori di ceramica, realizzati nell’ambito della manifestazione “Cercare la bellezza” ed il cui ricavato è stato interamente devoluto agli alunni dell’Istituto comprensivo di Bagnoli; alla serata-evento, con protagonista Tarzanetto, su Pierpaolo Pasolini; alla lectio magistralis del prof. Ugo Morelli nell’ambito della manifestazione “Paesaggi Paralleli”; alle tante presentazioni di libri di autori locali. Senza dimenticare la solidarietà, dei piccoli gesti per chi ne ha davvero bisogno.
Quanti sono attualmente i soci? Chi fa parte oggi del direttivo e con quali deleghe?
I dati relativi al 2020 non sono ancora definitivi, l’emergenza sanitaria che stiamo vivendo ci ha imposto di fermare anche la campagna tesseramento. Lo scorso anno i soci iscritti al circolo erano una sessantina. Dopo la Pro Loco Bagnoli-Laceno credo siamo l’associazione con più iscritti a Bagnoli. L’attuale composizione del Consiglio Direttivo è così rappresentata: Presidente: Giulio Tammaro; Vice Presidente: Claudia Nicastro; Segretario: Leonilda Cieri; Tesoriere: Antonella Del Genio. Altri Membri Direttivo: Michele Gatta, (responsabile del giornalino “Fuori dalla Rete”), Mimmo Nigro (responsabile del sito web) ed Eusebio Marano.
Qual è il vostro rapporto con le amministrazioni locali? Quale contributo date nella programmazione dei vari settori della nostra società?
Una premessa importante. Abbiamo constatato, dalla nascita del circolo ad oggi, che il rapporto con le tre amministrazioni che finora si sono susseguite (Chieffo-Nigro-Di Capua) non è stato mai particolarmente idilliaco, anzi in alcune circostanze è stato teso, al limite del burrascoso. Anche se abbiamo sempre provato a collaborare attivamente, nel rispetto dei ruoli, con tutte. In questo abbiamo dimostrato una certa coerenza, una linearità di comportamenti che nessuno può contestare e sconfessare.
La ragione di tutto questo va ricercata nel ruolo che ci siamo dati dalla costituzione del circolo ad oggi e che la “politica” locale stenta a comprendere, o fa finta di non capire.
Il nostro compito è (anche) quello di raccontare ciò che avviene nella nostra comunità, di rappresentare plasticamente la quotidianità del nostro borgo, una sorta di web-camera permanente sul paese, mostrando tutto, ma proprio tutto, quello che accade nel territorio. Si rappresentano le cose positive e quelle meno, le iniziative di promozione del luogo e le denunce sul degrado, i comportamenti virtuosi e quelli incivili. Diamo spazio alla politica, alle loro iniziative, alle loro propagande. Diamo voce e megafono alle persone. Tutte, nessuna esclusa.
E lo facciamo pretendendo da ciascuno di metterci sempre la faccia, di sottoscrivere le loro opinioni. L’anonimato viene da noi fortemente osteggiato e lo abbiamo detto e scritto in tutte le salse. Il Circolo non ha un’opinione univoca, una sola voce, per fortuna! E’ composto da persone provenienti da esperienze culturali e politiche le più disparate. Per noi questo rappresenta un arricchimento, un valore aggiunto che non vogliamo vada disperso.
Il confronto dialettico, lo scontro di opinioni, devono portarci ad una più attenta riflessione, all’elaborazione del pensiero e alla proposta di iniziative e attività concrete, positive, per la nostra comunità. E si propone come un circolo dove progettare il futuro delle Aree Interne. E’ tutto questo, in sintesi, il segnale che vogliamo dare alla politica e ai vari settori della nostra società.
In quali fasce d’età e territori l’associazione è più presente?
Possiamo definire il circolo Palazzo Tenta 39 trasversale alle diverse generazioni, un’associazione per così dire “volutamente” eterogenea. Fanno parte della nostra realtà associativa persone di tutte le età ed appartenenti a tutte le classi sociali. Forte è la componente femminile sia all’interno dell’associazione che nel direttivo. Le cariche sociali previste dallo statuto, tranne la presidenza, sono tutte ricoperte da donne.
Com’è il rapporto con le altre associazioni ed organizzazioni che operano sul territorio? In che modo collaborate?
Il rapporto con le altre associazioni presenti a Bagnoli è ottimo. Collaboriamo con tutti a prescindere che sia un’associazione, un ente o un singolo cittadino. Accogliamo con favore qualsiasi suggerimento o iniziativa culturale, tante nostre manifestazioni sono nate proprio dall’idea di semplici cittadini che si sono avvicinati alla nostra associazione e a cui abbiamo dato tutto il supporto necessario per realizzare l’evento. Bisogna guardare al valore culturale dell’iniziativa, a prescindere da chi la propone.
Quali sono le iniziative o le attività che avete in mente per il futuro?
Terminata l’emergenza coronavirus, provvederemo innanzitutto ad indire le elezioni per il rinnovo del Consiglio Direttivo scaduto al 31 dicembre 2019. Al momento abbiamo in sospeso la ristampa di una raccolta di racconti e poesie del prof. Ferdinando Rogata, recentemente scomparso. “Nando”, come si faceva chiamare da tutti in paese, ha sempre supportato e incoraggiato le iniziative della nostra associazione, è stato un nostro storico iscritto, un uomo di grande cultura e generosità, ed è per questo vogliamo omaggiarlo con la ristampa dei suoi lavori, con l’auspicio che la sua bellissima testimonianza di vita possa essere di esempio per le nuove generazioni. L’intero ricavato della vendita del libro, in accordo con la sua famiglia, verrà devoluto in beneficenza.
Qual è la situazione in Irpinia dal vostro punto di vista? Vedete dei cambiamenti nell’ultimo periodo?
I problemi dell’Irpinia sono sotto gli occhi di tutti. Disoccupazione ed emigrazione sono piaghe sociali, siamo la provincia con il più alto numero di suicidi, in rapporto alla popolazione, in Italia. C’è un male di vivere diffuso, eppure siamo ancora divisi, c’è un campanilismo fra paesi che davvero non ha senso.
Prendiamo l’esempio del Laceno, la grave crisi che sta vivendo l’altopiano non è un problema prettamente bagnolese ma si ripercuote su tutta l’Alta valle del Calore. Il rilancio turistico può essere volano di sviluppo non solo per Bagnoli. Però fino a quando non iniziamo a fare rete a lavorare nell’interesse generale e non del proprio campanile credo che l’unica alternativa per tanti giovani è quella di riempire la valigia e partire.
Su cosa si dovrebbe investire e cosa si può fare per migliorare?
Dobbiamo innanzitutto capire cosa vogliamo fare da grandi. Davvero siamo convinti che l’Irpinia possa vivere di turismo? E se così fosse allora bisogna iniziare a fare uno studio ed una programmazione seria provando ad intercettare i flussi turistici. La sola città di Napoli, ad esempio, registra in un anno 3,7 milioni di visitatori (dati Istat), I dati riferiti all’Irpinia, invece ci mostrano che in un anno la nostra provincia ha registrato 67mila visitatori.
Con questi numeri vogliamo parlare di turismo? Se però crediamo che la nostra vocazione sia quella turistica allora, come dicevo prima, occorre studiare e programmare affidandosi ad esperti del settore, coinvolgendo tutte le categorie interessate, ascoltando le idee di tutti e non a limitarsi come abbiamo fatto fino ad oggi a fare una sagra per paese.
Grazie mille, Presidente. Complimenti e buon lavoro.
Grazie a voi e buon lavoro.
Stefano Carluccio (Latribuna.biz)