“Le migrazioni arricchiscono le nostre comunità. Anche Gesù fu profugo”!
Papa Francesco
SANTITÀ, Giuseppe e Maria trovarono tutte le “LE PORTE CHIUSE”, tutti pronti a sprangare gli usci, nessuna ONG ad accoglierli, curarli e sfamarli, fino a rifugiarsi in una fredda grotta, riscaldata dall’alito di un bue e un’asinello.
Oggi ancora mi chiedo, quanti di noi, una trentina d’anni dopo, non avrebbero condannato Gesù che ebbe la pretesa di definirsi la “VERITÀ” al cospetto del governatore romano Ponzio Pilato (Ego sum veritas), presentandosi nientemeno che come il figlio di Dio! Per questo finì in croce, probabilmente ritenendolo più pericoloso di un semplice ladrone.
“Il Mediterraneo, che per millenni ha unito popoli diversi e terre distanti, sta diventando un freddo cimitero senza lapidi. Questo grande bacino d’acqua, culla di tante civiltà, sembra ora uno specchio di morte”!
È l’appello accorato di Papa Bergoglio: “Vi prego, fermiamo questo naufragio di civiltà”!
Abbiamo abbandonato i nostri principi umanitari?
La situazione nel MEDITERRANEO – Dal 2014, più di 22 000 persone, con una enorme maggioranza di DONNE E BAMBINI hanno perso la vita nel nostro mare. Dall’inizio dell’anno, nel Mediterraneo centrale sono morte più di 1.200 persone, una cifra in aumento dal 2020 secondo l’Organizzazione internazionale per le migrazioni.
Dietro queste cifre si nasconde una drammatica realtà: quella di una crisi umanitaria alle porte dell’Europa.
Di fronte a una situazione del genere, gli Stati del continente europeo troppo spesso chiudono un occhio, relegando in secondo piano le questioni umane e ignorando i propri obblighi legali.
Aiutare le persone in difficoltà non è solo un imperativo umanitario, ma è anche un obbligo legale sancito dal diritto internazionale.
Nell’ambito della Settimana dei diritti umani 2021: SOS MEDITERRANEO E L’UNIVERSITÀ DI GINEVRA hanno dato voce a coloro che hanno vissuto queste realtà o che cercano di affrontarle. Sopravvissuti, persone sul campo, professionisti umanitari hanno condiviso le loro opinioni, le loro testimonianze…le loro proposte di soluzione sono stati discusse durante la Settimana dei Diritti Umani 2021, in partenariato con l’Università di Ginevra (Uni Dufour). Questi avvenimenti hanno, sinceramente, toccato l’anima a tanti di noi.
Pertanto non tutto è perduto: una luce verde che brilla nel buio ci viene in soccorso… anzi viene in soccorso a quei migranti intrappolati in quella terra di nessuno e respinti con pompe idriche, tra il confine polacco e bielorusso. In quelle case o negli edifici dove brilla quella luce i rifugiati possono chiedere a trovare aiuto e assistenza. (Io l’avrei acceso quella lucina verde).
Gino Di Capua