L’autore di questo articolo ha partecipato al contest #travelmoondo, con una foto che rappresentasse la sua idea di viaggio. E’ stata selezionata tra le più belle del contest e con questo articolo il suo scatto si è tramutato in parole.
Dietro questa foto c’è tutto: le mie speranze, i miei dubbi, le miei gioie ed i miei dolori.
L’ho scattata poco prima di rientrare in Italia da Črnomelj, cittadina slovena in cui vivo temporaneamente per la realizzazione di un progetto europeo. Perché il treno? Perché è la metafora, a mio avviso, più bella e poetica per rappresentare il viaggio. Il treno è un “non luogo” dove leggere lettere, inviare messaggi e salutare persone, concedendoti il tempo per metabolizzare spazi e distanze. E’ un limbo interiore, che ti fa rimanere sospeso tra due emozioni contrapposte: la nostalgia e l’entusiasmo. Un viaggio è compiuto da ognuno in maniera totalmente personale e differente.
Viaggiare, per me, vuol dire interessarsi anche per soli 5 minuti alla vita delle persone che incontrerai lungo il tuo cammino, pur sapendo che non le rivedrai più. Arricchirsi, giorno dopo giorno, delle esperienze altrui andando a comporre come un puzzle la propria personalità.
La mia non vuole essere una visione “malinconica” del tutto, ma l’invito a compiere esperienze eccezionali che permettano all’individuo di crescere, attingendo dalla “diversità” il meglio che il mondo ha da offrire ed apprezzando ogni singolo sorriso ed abbraccio delle persone incontrate lungo il percorso.
Lasciatevi stupire dall’ignoto, lasciate che il viaggio vi entri nell’anima plasmandola.
Damiano Santoriello