Caro Nello, leggo il tuo articolo “Acta est fabula” e un dubbio mi assale: può mai uno stimato professionista ridursi a fare da balia alla Sindaca? Dimostri con questa tua interessata difesa quello che in tanti sospettano, ovvero che sei fra quei “professionisti della politica” (le famose eminenze grigie) che tirano le fila da dietro le quinte di questa amministrazione. Un’altra spiegazione non riesco a trovarla.
Avrei preferito non rispondere perché le tue accuse sono davvero deboli, oserei dire assurde, sembri un bambino a cui hanno tolto il pallone. Avrei preferito non replicare anche perché le tue osservazioni non sono materia per il sito web di PT39 ma vanno discusse in assemblea, fra i soci ordinari, quelli iscritti regolarmente al Circolo nell’anno corrente, e non su una piattaforma web fra il sottoscritto e chi si vanta di essere socio fondatore ma – a quanto mi risulta – non ha ancora rinnovato la tessera.
Riflettendoci però credo meriti comunque una risposta non fosse altro per risolvere definitivamente, almeno spero, questa fastidiosa questione, anche perché non è la prima volta che accade (come non ricordare un tuo articolo del 2018 dal titolo: PT39 informare o intrattenere?) e soprattutto perché le tue requisitorie arrivano puntualmente quando la discussione riguarda l’operato di questa amministrazione.
Per non annoiarti e per non annoiare troppo i lettori cercherò di essere breve, chiaro e coinciso sperando di non ritornare più su questo argomento.
- Innanzitutto a che titolo parli, e soprattutto rispondi, in merito ad una questione che riguarda la Sindaca? Ripeto, il nostro primo cittadino ha bisogno della balia? Non è in grado di rispondere da se, ha bisogno di qualcuno che lo faccia al posto suo? Eppure, nel suo primo manifesto da Sindaco, ha saputo definirci “Il Palazzo che inventa” senza peraltro mai argomentare le sue accuse. Mi viene il dubbio che anche quella affermazione gli sia stata imboccata o suggerita da qualche altra eminenza grigia, tuo affine. O forse caro Nello ci vuoi far credere che così all’improvviso, guarda caso, giusto quando pubblichiamo le domande alla Sindaca, ti interessi alle sorti del Circolo?
- L’intervista che contesti l’ho concordata personalmente con la Sindaca lo scorso mese di gennaio (ho gli screenshot dei messaggi whatsapp scambiati). Dall’inoltro delle domande sono trascorsi oltre 100 giorni e innumerevoli sollecitazioni (sempre tramite whatsapp), alle quali ho ricevuto solo vaghe e parziali risposte. Non vedo, quindi, per quale motivo non avremmo dovuto pubblicare le domande. Anzi attendiamo ancora le risposte e saremo lietissimi di pubblicare l’intervista completa se e quando questo accadrà. Ti ricordo inoltre che sei stato proprio tu, lo scorso dicembre, a sollecitarmi un’intervista alla Sindaca. Oggi invece contesti questa nostra iniziativa, probabilmente nemmeno a te, e forse soprattutto a te, non piacciono quelle domande.
- Quando ci accusi di “…esprimere un contenuto politico di parte”, dimentichi di ricordare a te stesso e alla comunità che la redazione del Circolo ha “…espresso gli stessi contenuti politici” anche durante l’amministrazione guidata dal dott. Filippo Nigro. Eppure in quel caso tu eri fra quelli che si complimentava con il sottoscritto per l’iniziativa intrapresa. Ti ricordo inoltre che le domande che oggi contesti riguardo al taglio della legna, alle discariche a cielo aperto, al rapporto fra allevatori e operatori del Laceno, sono le stesse che avevamo inviato in passato anche al Sindaco Nigro (ti invito a rileggere sul sito storico del circolo l’intervista pubblicata in data 11.11.2014). Almeno l’ex sindaco, nonostante il suo disappunto, ebbe la decenza di rispondere. Nemmeno in quell’occasione ricordo tutte queste tue osservazioni.
- Ti chiedi inoltre chi sia la redazione e in che rapporti sia con lo statuto del circolo. Perché le stesse domande non te le sei poste quando quella redazione ha fatto tante altre interviste, l’ultima in ordine di tempo ai medici di base nell’edizione di maggio del giornalino “Fuori dalla Rete”?
La risposta a tutte queste mie domande, probabilmente, la si può trovare nella parte finale del tuo articolo. La richiesta di rendere pubblici gli incarichi a ditte e professionisti viene percepita, da qualcuno, come una minaccia. Come sempre sono gli interessi di bottega a prevalere sul bene comune.
Acta est fabula…lo spettacolo è finito… peccato, ma hai fatto davvero una pessima figura.
Giulio Tammaro (Presidente del circolo PT39)