Nella Sacra Bibbia si narra che il Dio Onnipotente, buono e misericordioso, stanco e irritato dal comportamento degli uomini sulla terra, chiamò Noè e gli ordinò di costruire una grande arca per ospitare gli esseri viventi da salvare, in modo da purificare il mondo da tutto il degrado.
Ed ecco il diluvio universale. In seguito, inoltre, inviò suo figlio Gesù, per redimere i peccati del mondo. Visto il presente, anche questo tentativo sembra sia stato vano. La mia amarezza è dovuta al fatto che sono nato negli anni 60, In Italia dopo una monarchia, una dittatura fascista e una guerra era nata una repubblica costituzionale, in cui il primo articolo era deciso e chiaro: “L’Italia è una repubblica democratica fondata sul lavoro, la sovranità appartiene al popolo che la esercita nelle forme e nei limiti della costituzione“;
crescendo, leggendo e studiando la storia e soprattutto ascoltando i racconti di mio padre e dei nonni e di tutti quelli che hanno vissuto direttamente tali eventi, ho percepito gli orrori della guerra e della dittatura, fermamente convinto di non rivederli mai più.
Col passare degli anni ho capito l’importanza dei valori essenziali, per una vita dignitosa, la libertà e i diritti accompagnati dai doveri. Con il sisma del 1980 incominciarono a vacillare nella mia convinzione i valori su scritti: oltre a portare i danni materiali con distruzioni e morte, il terremoto ha aperto uno squarcio indelebile nell’anima e nel cuore delle persone e non si è più tornati alla vita di prima, quella vita fatta di comunità, rispetto, amicizia, solidarietà e appartenenza, valori sostituiti dall’egoismo e dall’indifferenza.
Il colpo mortale definitivo per la distruzione della vita sociale è stato l’arrivo del Covid 19, che come il terremoto ha portato la cancellazione dell’ultima vita sociale rimasta e soprattutto terrore e morte. La vita quotidiana che si spegne, la morte che prevale sulla vita. Le paure, le debolezze, le incertezze sono le linee guida della nostra sopravvivenza. In modo passivo si assiste a svariati violazioni della Costituzione, dei diritti e della libertà, simboli di tutte le democrazie moderne e dei popoli civili, penso che si sia superato ogni limite, con obblighi (simili a estorsioni), per poter svolgere una vita serena e normale.
In un paese civile, se per svolgere la tua vita quotidiana, hai bisogno di un pass, vuol dire che è un paese destinato a fallire.
Per non farci mancare nulla ecco anche il conflitto Ucraina- Russia, che sicuramente porterà morte, catastrofi, esodi e soprattutto per la nostra già martoriata patria, ulteriori problemi economici, di sopravvivenza, che possono compromettere definitivamente la nostra quotidianità.
Nel presente, dove i principi minimi per la dignità umana, sono soffocati e forzatamente delimitati, si sta avvicinando una società completamente alla deriva, per questo prendo per buono le parole del Maestro Battiato, quanto mai profetiche:
“….si credono potenti e gli va bene quello che fanno e tutto gli appartiene (…)
me ne vergogno un poco e mi fa male vedere un uomo come un animale(…)
Si può sperare che il mondo torni a quote più normali (…)
ma intanto la primavera tarda ad arrivare”.
Carmine Marano ’60
(da Fuori dalla Rete, Marzo 2022, anno XVI, n. 2)