Precari della scuola, la denuncia della Flc Cgil Padova
“È una grave ingiustizia che crea delle gravi disparità di trattamento tra gli insegnanti che quest’anno conseguiranno l’abilitazione: i più fortunati, cioè coloro che avranno la possibilità di inserire i propri titoli entro il 10 giugno, probabilmente otterranno la supplenza, gli altri, ossia quelli che conseguiranno il titolo a partire dall’11 giugno, altrettanto probabilmente dovranno riprovarci tra due anni, quando probabilmente si riapriranno le GPS (Graduatorie Provinciali per le Supplenze) e potranno inserire il titolo. La conseguenza di un provvedimento discriminatorio e penalizzante che basandosi su un criterio temporale assoluto ignora del tutto che in realtà gli insegnanti hanno acquisito le medesime competenze”. È contrariato Alessio Meloro, il coordinatore del Comitato Precari della Flc Cgil Padova, dopo che l’ordinanza ministeriale n.88 del 16 maggio ha stabilito il principio in base al quale i titoli dichiarati dall’aspirante supplente all’inserimento nelle Graduatorie Provinciali per le Supplenze vengono valutati se posseduti e conseguiti entro la data di scadenza di chiusura delle Graduatorie che quest’anno coinciderà con il 10 giugno.
“Di fatto – dice Alessio Meloro – gli insegnanti pur abilitandosi tutti a giugno, subiranno delle disparità di trattamento a seconda che i corsi siano terminati prima o dopo il 10 giugno ma comunque entro la fine del mese. E questo accade a causa dei ritardi nella riapertura delle GPS del tutto imputabili al ministero dell’Istruzione e del Merito e al ministero dell’Università e Ricerca, che non hanno previsto questa grave disparità che ricadrà tutta in capo ai docenti che, sacrificando tempo e denaro, hanno sostenuto durante l’anno 2023/2024 i percorsi di abilitazione. Per chi fa i TFA Sostegno (Tirocini Formativi Attivi) per ottenere la supplenza come insegnante di sostegno, significa per esempio rinunciare a 9 punti sulle altre classi di concorso cui hanno accesso, che sono un’enormità, sicuramente determinanti per ottenere o meno il posto. Per chi invece partecipa a un concorso ad esempio la perdita sarà di 3 punti. E tutto ciò non l’hanno certo voluto loro: questi corsi abilitanti si fanno nelle Università e quindi tutto dipende da come si sono organizzati i singoli Atenei sparsi per il Paese. Alcuni per il 10 giugno li avranno terminati, altri no. E purtroppo i TFA Sostegno organizzati all’Università di Padova termineranno tra il 17 e il 24 giugno, dunque troppo tardi. È oggettivamente un grave danno per chi li ha frequentati a cui ormai, visti i tempi, sarà impossibile rimediare. Almeno i ministeri competenti imparino dagli errori commessi ed evitino che in futuro si possano nuovamente verificare situazioni simili”.
“La verità – conclude il Coordinatore del Comitato Precari della Flc Cgil Padova – è che l’assegnazione dei punti doveva essere basata su criteri oggettivi e trasparenti che riconoscano le competenze di tutti i docenti, cosa che si sarebbe potuta ottenere se il Ministero dell’Istruzione avesse con le forze sindacali un dialogo più costruttivo con l’obiettivo di trovare soluzioni condivise che rispettino i diritti e le legittime aspettative di tutti gli insegnanti. Noi, da parte nostra, continueremo a combattere contro ogni forma di ingiustizia per un sistema educativo più giusto e inclusivo”.
Supplenze, Cgil protesta per le graduatorie chiuse
Protesta la Fic Cgil dopo la chiusura delle graduatorie provinciali per le supplenze. Motivo, sono stati ammessi solo i punteggi di coloro che termineranno i corsi abilitanti entro il 10 giugno creando ingiuste disparità di trattamento per l’ accesso alle supplenze.
«E una grave ingiustizia, per esempio all’Università i TFA Sostegno (Tirocini Formativi Attivi) termineranno tra il 17 e il 24 giugno, non permettendo così agli abilitati di aggiungere ben 9 crediti al proprio punteggio e vanificando così qualsiasi possibilità di ottenere la supplenza come insegnante di sostegno – dice Alessio Meloro, coordinatore Comitato Precari, così si crea una grave disparità di trattamento tra gli insegnanti che quest’anno conseguiranno l’abilitazione: i più fortunati, cioè coloro che avranno la possibilità di inserire i propri titoli entro il 10 giugno, probabilmente otterranno la supplenza e gli altri che conseguiranno il titolo a partire dall’ undici giugno probabilmente dovranno riprovarci tra due an ni, quando si riapriranno le GPS e potranno inserire il titolo».
Si tratta per Meloro di un provvedimento discriminatorio e penalizzante che basandosi su un criterio temporale assoluto ignora del tutto che in realtà gli insegnanti hanno acquisito le medesime competenze. «Di fatto gli insegnanti pur abilitandosi tutti a giugno, subiranno delle disparità di trattamento a seconda che i corsi siano terminati prima o dopo il 10 giugno ma comunque entro la fine del mese.
Questo accade a causa dei ritardi nella riapertura delle GPS del tutto imputabili ai Ministeri Mim e Mur che non hanno previsto questa grave disparità che ricadrà tutta in capo ai docenti che hanno sostenuto durante l’anno 2023/2024 i percorsi di abilita zione – chiude – la verità è che l’assegnazione dei punti doveva essere basata su criteri oggettivi e trasparenti che riconoscano le competenze di tutti i docenti, cosa che si sarebbe potuta ottenere se il Ministero dell’Istruzione avesse con le forze sindacali un dialogo più costruttivo con l’obiettivo di trovare soluzioni condivise che rispettino i diritti e le legittime aspettative di tutti gli in segnanti».
Luisa Morbiato – Il Gazzettino di Padova
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