La persistenza sarà la caratteristica della seconda e più importante avvezione di aria calda di questa stagione estiva. Sarà anche duratura e particolarmente ostica. In alcune regioni provocherà disagi soprattutto a quelle persone più deboli e indifese.
Al nord-Italia, solo a tratti, potrebbero manifestarsi temporali, anche intensi, sulle zone a nord del Po. Noi faremo aggiornamenti a breve-medio termine al fine di dare una informazione completa e allo stesso tempo più vicina alla realtà. Fino alla giornata di mercoledì 12 luglio in alcune zone della Sicilia e della Sardegna si potrebbero toccare valori tra 40°/42°. Sulle regioni centro-meridionali, zone maggiormente interessate dall’anticiclone nord-africano, i termometri segneranno temperature intorno ai 36°. In alcune zone avremo anche valori superiori di alcuni gradi.
In Campania si toccheranno 35°/36° in città come Avellino, Salerno e Napoli. Sulle pianure del casertano e del napoletano si toccheranno anche i 40°. Nelle zone interne dell’alta irpina il caldo, in graduale e progressivo aumento, porterà le temperature massime a toccare valori fra i 32°/33°. La crescente umidità dell’aria renderà il clima più fastidioso su tutta l’Italia. Pertanto, la percezione corporea sarà superiore alle temperature dell’aria circostante.
Bisogna sapere che…
Qual è la vera temperatura che ci circonda?
Quella dell’aria. Essendo, la stessa, un conduttore termico non proprio idoneo, ci serviamo di “un campione che più può rappresentare l’aria stessa”. Il termometro deve essere schermato. La misurazione deve avvenire a sufficienza distanza da ostacoli, edifici, ecc. e da fonti di calore. Il termometro va posto in un apposito schermo, a due metri dal suolo, su un terreno erboso rappresentativo, comunque, di un vasto territorio circostante.
Questa precisazione la riteniamo opportuna soprattutto per quelle persone che vengono “sviate” da informazioni non esatte che si leggono soprattutto sui “social”. Alla vigilia della seconda ondata di calore che ci interesserà dai prossimi giorni, e di cui pubblicheremo un apposito editoriale nel fine settimana, questa informazione ci potrebbe “aiutare” a vivere un po’ meglio le prossime giornate decisamente calde?
Michele Gatta