Le festività natalizie sono da sempre portatrici di allegria, di famiglie riunite, di scambi di doni, di luci e suoni, si sente nell’aria una sensazione unica che nessuna altra festa può eguagliare.
Si diventa più generosi, più disponibili, anche se per poco, tutti fratelli.
Il Miracolo del Natale, però, mi fa riflettere anche sulla condizione di tanti padri di famiglia che hanno perso il lavoro, il sostegno economico, le speranze di un futuro meno preoccupante. Quando, dopo anni di lavoro, ormai in età avanzata, ti trovi buttato in mezzo alla strada ed intorno a te giovani e meno giovani confusi, disorientati e disperati che il lavoro non l’hanno mai visto. Strano però, è che tra i tanti giovani senza lavoro, non c’è nessun figlio di coloro che fanno la “politica attiva” ossia quelli dei sermoni televisivi quotidiani, a tutela del diritto al lavoro (mi scappa da ridere): lo sazio non crere a lo riuno!
Quando chi ha lavorato per tanti anni, si trova in una condizione disperata, perde non solo l’occupazione ma soprattutto la sua dignità. La dignità, appunto, calpestata ogni giorno anche a coloro che hanno la fortuna di lavorare in modo precario e non: queste persone non sono tutelate più da nessuno, senza diritti ma solo con tanti doveri, malpagati a volte sfruttati con buste paga gonfiate.
Tutti lo sanno ma nessuno fa il proprio dovere per difendere i diritti e la dignità della persona umana.
Come da usanza, si scrive una lettera a Babbo Natale per chiedere un dono. Ebbene io, che a Babbo Natale non credo più, invece, voglio fare un appello a tutti coloro che hanno fatto dell’accoglienza la propria bandiera: guardate PRIMA il vostro vicino di casa; il Povero Cristo avvolto in un cartone sotto la vostra abitazione, guardate i tanti bisognosi nei nostri paesi che nascondono la propria povertà e soprattutto ridate la DIGNITA’ a quei tanti padri di famiglia che hanno perso il profumo piacevole del Natale. Quel Natale che purtroppo non è più certezza di serenità ma luce di speranza.
Ne approfitto per augurare Buon Natale e Buone Feste a tutti i lettori di Palazzo Tenta con l’augurio di tanta serenità.
Carmine Marano
(da Fuori dalla Rete, Dicembre 2018, anno XII, n. 6)