In poche e povere parole: perché i parlamentari, i consiglieri regionali e provinciali, gli amministratori ricevono una indennità?
Per rendere possibile anche al più povero di essere eletto a quelle cariche.
E perché le indennità sono molto alte, soprattutto nel caso dei deputati e dei senatori?
Perché dare loro un tenore di vita notevole li tenga lontano dalla possibilità di essere corrotti facilmente.
Quando qualcuno di questi eletti, qualunque sia il loro colore politico, viene preso con le mani nel sacco o con la valigia piena di soldi, allora è giusto essere indignati.
Ed è altrettanto giusto chiedere loro non solo di ridare indietro fino all’ultimo centesimo quanto hanno rubato, ma anche di restituire allo stato o all’Europa tutta l’indennità che è stata loro data negli anni, perché se ne sono dimostrati assolutamente indegni.
E a chi dice che questo è populismo spicciolo, rispondo che il populismo e l’antipolitica che oggi la fanno da padroni sono alimentati giorno per giorno da questi personaggi. Rispondo che è molto facile che un disciplinato elettore diventi populista, e magari forcaiolo, quando vede una persona che ha contribuito ad eleggere girare con centinaia di migliaia di euro in valigia.
No, non basta chiedere che gli eletti si dimettano. Devono restituire fino all’ultimo centesimo.
Anche perché la fiducia, quella no, non la potranno mai restituire.
Luciano Arciuolo