Rilancio del Laceno, Confindustria e Provincia ci sono

Rassegna stampa

IL MATTINO – Laceno, Confindustria ha il piano di rilancio

Confindustria c’è. L’unione degli imprenditori è pronta a dare il proprio contributo per il rilancio del Laceno. Inviti alla collaborazione sono arrivati anche dall’amministrazione comunale di Bagnoli Irpino. Appello immediatamente raccolto dagli industriali. Esiste già una bozza di piano pronta, rivela il presidente Giuseppe Bruno.

Gli imprenditori sono pratici, vanno subito al sodo. Confindustria Avellino ha elaborato una bozza di progetto per il rilancio del Laceno. «Abbiamo un disegno complessivo che non concerne solo le seggiovie – spiega il presidente Giuseppe Bruno – Mi preme sottolineare che questa nostra idea è ovviamente migliorabile. Ogni contributo è prezioso. Siamo aperti a tutti perché non abbiamo la presunzione di avere noi la ricetta giusta».

Bruno, che apprezza la richiesta e l’apertura dell’amministrazione di Bagnoli Irpino, pone un paletto: «L’importante è avere una strategia comune che guardi ai 365 giorni dell’anno e non si limiti alla sciata di un giorno».

Per il presidente di Confindustria bisogna puntare «su una destagionalizzazione del Laceno, che deve diventare fonte di attrattività sui dodici mesi». In che modo? Bruno illustra a grandi linee il progetto. Che parte dalla ricostruzione delle strutture di risalita con moderni impianti di innevamento artificiale e la ristrutturazione dei rifugi. A bordo pista un sistema di irrigazione e uno antincendio per difendere anche il verde intorno.

Si punta a realizzare lo slittino su monorotaia, da sfruttare soprattutto nel periodo estivo. «Il nostro obiettivo – aggiunge il leader di Confindustria – è di mettere in rete tutte le altre bellezze della zona. Quindi valorizzazione del grotte del Caliendo e delle produzioni locali, con un hub, un duty free dove esporre e vendere le eccellenze dell’Irpinia».

Il potenziamento della stazione sciistica non limita lo spazio ad altre discipline,. Il piano prevede scuole di equitazione e campi per la pratica di altri sport. Bruno ritiene fondamentale il rilancio del lago, che non riguarda solo lo specchio d’acqua, «ma il complessivo valore paesaggistico».

E questo attraverso l’utilizzo di tecniche di ingegneria naturalistica per il recupero del sistema lacuale. Secondo il presidente di Confindustria il risanamento passa anche per l’eliminazione di vecchie baracche e per un approccio diverso dell’accoglienza: mai più mucche al pascolo nell’area turistica con il rischio di finire con doposci e scarpe dentro gli escrementi degli animali (che non saranno abbandonati, anzi è prevista una sistemazione migliore per i pascoli).

L’accoglienza è la parola d’ordine per Bruno, che punta inoltre alla rigenerazione dell’intera area con un rilancio dei residence, delle villette, la costruzione di un eliporto, un’area parcheggio anche per bus a taxi, che dovranno arrivare fin sull’Altopiano. Il tutto sarà collegato con l’enogastronomia di qualità. Confindustria è pronta.

Ogni strategia di sviluppo dell’Altopiano passa per la rimessa in moto degli impianti di risalita, che sono ormai fermi da mesi. Il braccio di ferro tra municipio e gestori ha portato ad un a lunga battaglia davanti ai giudici amministrativi per stabilire la proprietà. Un primo round è stato vinto da Comune. L’altra parte spera ancora nel Consiglio di Stato. In questi giorni di abbondanti nevicate operatori turistici, appassionati degli sport invernali, amanti dell’Irpinia si sono mangiati le mani. Con le seggiovie in azione sdarebbe stata tutta un’altra musica. Ma, attenzione, il Laceno piace ancora.

E tanto. Basti pensare alle presenze durante le festività natalizie o nel giorno dell’Epifania. I numeri parlano chiaro: «Oltre cinquemila persone registrate il 6 gennaio. Si poteva fare ancora di più con gli impianti funzionanti.», fa sapere Federalberghi provinciale.


ITV.ONLINE.NEWS – Rilancio del Laceno, la provincia c’è. Biancardi: “Inventeremo il turismo in Irpinia”

Inventare il turismo in una provincia dove il turismo semplicemente non esiste. E non è un pregiudizievole commento, ma la mera constatazione dei fatti, supportata dai dati: la distribuzione percentuale delle presenze turistiche in regione Campania vede Avellino, secondo l’Istat, attestarsi al penultimo posto, lasciando dietro solo Benevento, con una cifra però irrisoria: del totale dei turisti che arrivano in regione, lo 0,8% si ferma ad Avellino.

I perchè sono molteplici, il neo presidente della provincia Domenico Biancardi ha messo al primo posto tra gli obiettivi di mandato proprio il turismo, convinto delle potenzialità del territorio. L’idea è quella di realizzare la Fondazione Irpinia, un ente diretto e coordinato da esperti del settore, “fuori la politica e i politici”, ha detto Biancardi ai nostri microfoni.

Mentre oggi a Palazzo Caracciolo ha riunito i protagonisti dell’economia e della cultura di Avellino: Confindustria, Confcommercio, Camera di Commercio, Ufficio Scolastico provinciale, Consorzio Universitario, il dipartimento di architettura della Federico II e l’Associazione Verde: lo scopo è quello di fare rete, ognuno deve portare idee e progetti per lanciare il brand Irpinia.

Al centro del progetto il Laceno: le potenzialità dell’altopiano sono ben note a Biancardi, che risponde presente all’appello lanciato dall’amministrazione di Bagnoli per la realizzazione del progetto su seggiovie e lo sviluppo dell’intero comprensorio.

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