Mercoledì 24 aprile scorso, durante una conferenza stampa del Ministro Salvini, è successa una cosa che, sui principali mezzi di comunicazione, è passata quasi inosservata, forse per non disturbare il Capitano, impegnato in comizi in tutta Italia, mentre la criminalità alza sempre di più la testa e il tiro.
Salvini, infatti, ha dichiarato testualmente:”Negli ultimi quattro anni e mezzo il numero massimo stimabile degli immigrati irregolari in Italia è di circa 90 mila. Una cifra importante, ma non sono le centinaia di migliaia che temevamo in molti!”.
“Temevamo”? Ma come: tu costruisci la tua campagna elettorale sulla necessità di espellere i “600 mila irregolari” in Italia; successivamente, assieme ai tuoi probabilmente ignari complici dei 5 Stelle, scrivi nel contratto di governo che sono almeno 500 mila; fai le tue fortune politiche dicendo no alla “invasione”, e poi, appena ti trovi a contarli, da Ministro degli Interni, hai la faccia di bronzo di dire che “temevamo” che i clandestini fossero 600 mila, mentre invece sono solo 90 mila?
Dobbiamo dedurne che l’emergenza, l’invasione, la “sostituzione etnica” è finita, anche per chi, come te, ne ha fatto l’unico motivo di azione politica?
E’ ridicolo. Se non altro perché è come dire agli italiani, allarmati dall’invasione, che sono stati degli imbecilli a crederti. E’ ridicolo ma prova che il Ministro, in ogni caso, ora o durante questi ultimi anni, ha mentito e dovrebbe almeno chiedere scusa.
Che tutto questo passi sotto silenzio, non solo dei giornali, delle televisioni (ormai quasi tutte allineate alle posizioni del governo), dei social, ma anche delle altre forze politiche (alleate e di opposizione, che hanno appena fatto finta di indignarsi) è un fatto grave, che la dice lunga sulla libertà e sulla obiettività dell’informazione nel nostro paese.
Sembra una macchietta, è vero. Ma, a ben pensarci, non fa affatto ridere.
Luciano Arciuolo