La proposta del Ministro dell’Istruzione (sorvolo sul Merito…) di pagare di più i docenti del Nord, oltre ad essere ridicola, è pericolosa. Piace solo ai leghisti e probabilmente si spiega soltanto con la logica della Autonomia Differenziata, che vuole spaccare in due l’Italia, abbandonando ad un destino di miseria, di desertificazione e di spopolamento il Meridione.
- Anzitutto non è affatto vero che al Nord è tutto più caro. Lo sono certamente gli affitti ma, ad esempio, le tasse locali da noi sono più alte che a Milano.
- In secondo luogo i servizi pubblici, come ad esempio Sanità e Trasporti, funzionano in maniera differente, al Nord e al Sud. Da noi praticamente nessun docente raggiunge la propria scuola di servizio con il treno o con il pullman perché non arriverebbe mai in orario (se non partendo la sera prima, forse). Da Roma in su, invece, succede il contrario: quasi nessuno usa l’automobile, perché treni e bus funzionano. E allora: quanto costa di più essere costretti ad usare la macchina, per andare a lavorare?
- Ma poi: perché solo i docenti dovrebbero guadagnare di più? Secondo la logica del Ministro, anche gli altri dipendenti pubblici settentrionali dovrebbero avere uno stipendio più alto! Come farà il Governo a convincerli del contrario?
La verità è che, in Italia, salari e stipendi sono bassi per tutti, al Nord come al Sud. La verità è, come ho già avuto modo di dire, che gli stipendi e i salari non permettono più di vivere in maniera decente in ogni parte d’Italia. Questo è il vero problema. E sicuramente non lo si affronta aumentando gli stipendi solo in una parte del paese e solo per i docenti.
E infine: dalle nostre parti moltissimi edifici scolastici sono vecchi, freddi, fatiscenti e non di rado ci piove. Molte scuole dell’Italia Meridionale non hanno laboratori e spesso neanche una palestra. Molte scuole del Nord, invece, hanno palestre, laboratori, piscine che noi non riusciamo neanche ad immaginare. Anzitutto di questo dovrebbe occuparsi, il Ministro Valditara, non di compiacere la Lega con proposte che dimostrano solo che lui, giurista di grido, per carità, non sa assolutamente niente della scuola italiana.
Luciano Arciuolo